Il giorno dopo, Harry dovette recarsi al Ministero per riferire di quanto accaduto. Avvisò Draco che stava uscendo, prima di andare. Il biondo era in camera sua, sdraiato sul letto ma con gli occhi aperti, più o meno nella stessa posizione in cui lo aveva trovato la sera prima, quando era passato da lui prima di andare a dormire nella propria stanza. Draco gli aveva detto di essere stanco e di voler riposare, ma non sembrava averlo effettivamente fatto. "Tornerò tra qualche ora" gli comunicò Harry, affacciandosi sulla porta. "Va bene" rispose il biondo, in tono piatto e senza guardarlo. "Hai bisogno di qualcosa?" chiese il professore, preoccupato per l'altro: "Vuoi che rimandi l'appuntamento e resti con te?". Draco scosse la testa, rispondendo in tono monocorde: "Non mi serve niente, devo solo riflettere. Vai pure, tranquillo. Lasciami solo". Harry serrò la mascella, ma non replicò.
Tornò a casa che era quasi buio, dopo aver riferito a un funzionario del Ministero tutto quello che sapeva. Appena entrato, fu sorpreso di trovare Draco ad attenderlo sul divano del salotto, con un'espressione illeggibile. "Ciao" lo salutò, incerto. Avrebbe voluto abbracciarlo e baciarlo, ma l'altro sembrava molto distaccato e non voleva forzarlo. Draco non ricambiò il saluto, ricordandogli: "Il mese prossimo compirò diciotto anni". Harry spalancò gli occhi, lo aveva completamente dimenticato. Il biondo continuò a parlare, dopo aver preso un respiro profondo: "Ho sentito tante cose, Harry. Su di me, su quello che sono stato e la mia famiglia". Harry si avvicinò, sedendo sul divano vicino a lui, poggiandogli una mano su una gamba. L'altro si irrigidì, fissandolo con gli occhi lucidi: "Non voglio più sapere, non devi dirmi niente". "Oh, Draco" esclamò il bruno, dispiaciuto per lui. Il biondo si morse un labbro, prima di continuare: "In questo mondo, nel tuo mondo, Harry molte persone mi odiano per motivi opposti. Sono stato, un Mangiamorte? Io, non lo ricordo. Ho giurato fedeltà al signore oscuro e, poi, l'ho tradito? Non so neanche questo". "Non hai fatto del male a nessuno, credimi. Anzi, mi hai aiutato, mi hai salvato" ribatté il bruno, carezzandogli la gamba rigida. Draco sospirò, poggiando la propria mano sulla sua, sussurrando con voce rotta: "Non riesco, Harry, a vivere nel tuo mondo". "Cosa significa?" chiese il bruno, spaventato. Il più giovane abbassò il capo, continuando con voce bassa e roca per il pianto: "Mi dispiace, il tuo mondo non è il mio mondo. Non posso vivere qui, non voglio". Il più grande si fece più vicino, promettendo: "Io ti sarò vicino, Draco. Andrà tutto bene". "No, Harry" ribadì il biondo, trattenendo un singhiozzo: "Non andrà mai bene, questo non è più il mio posto". "Ma sei un mago, Draco, come me. Il mondo magico è il tuo mondo" gli ricordò Harry. L'altro si alzò di scatto in piedi, prendendo un respiro e fissandolo con gli occhi umidi e rossi. "Vorrei essere forte abbastanza. Per te, per noi. Ma non lo sono" spiegò con voce sottile: "Devo andarmene, in quel mondo dove non esiste la magia e nessuno mi conosce". Harry spalancò gli occhi e si alzò a sua volta, chiedendo incredulo: "Vuoi dire, il mondo babbano?"
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Ritorno all'innocenza - Drarry Fanfiction
FanficWarnings/Avvertenze: Magia, age-gap, storia con differenza di età tra i personaggi romanticamente coinvolti, scene di sesso esplicite, linguaggio forte. Trama Dopo la sconfitta di Voldemort, la vita di Harry avrebbe dovuto essere semplice. La carrie...