"stronzo" urlai frustata.
"Co, devi calmarti" disse Megan preoccupata.
"come faccio a calmarmi? mi ha tradita. Avrei dovuto capirlo quando mi ha detto che lo stavo soffocando e aveva bisogno dei suoi spazi" dissi gesticolando e alzando la voce.
"possiamo aver frainteso, devi parlare con lui" disse seria.
"non lo so" dissi amareggiata.
"adiamo in classe quando sarai più calma lo andrai a cercare per chiarire le cose" disse incrociando le braccia al petto.
"va bene" dissi poco convinta.
Uscimmo fuori dal bagno, mentre stavamo camminando per i corridoi della scuola, sentì una voce chiamarmi da lontano.
"Co? ti ricordi di me? sono Gio il ragazzo che incontrasti in discoteca" disse sorridendo.
"Ciao mi ricordo di te, sei il ragazzo che mi aveva scritto il suo numero sul braccio vero?" dissi sorridendo anch'io.
"si, mi sono trasferito da poco in questa scuola, potresti aiutarmi a trovare la mia aula per favore?" disse dolcemente.
"certo, in che classe sei capitato?" dissi.
"5•L" disse controllando il foglio che aveva in mano.
"siamo nella stessa classe" dissi sorridendo.
"coincidenze o destino?" disse ridendo.
"non ne ho idea" dissi ridendo anch'io.
Arrivati in classe, decidemmo di sederci insieme. Parlammo per tutto il tempo, mi raccontò che la sua storia d'amore non era finita nei migliori dei modi, lui teneva ancora molto a lei mentre lei già l'aveva rimpiazzato con un'altro ragazzo, la sua storia sembrava essere molto simile alla mia.
"tu invece? hai risolto alla fine con il tuo ragazzo?" disse.
"no" dissi sconfortata.
"sei sicura dei sentimenti che provi per lui?" disse.
"io sono sicura di amarlo, lui non so se mi ama davvero, ne dubito fortemente" dissi sospirando.
"lascialo perdere, se ti ama ti cercherà lui per chiarire le cose" disse facendomi un mezzo sorriso.
"tu credi?" dissi incerta.
"si" disse convinto.
"mi fido di te allora" dissi sorridendo.
"fai bene" disse ridendo.
La giornata passò piacevolmente, avevo invitato Gio a casa e lui aveva accettato, anche perché non volevo rimanere da sola.
"film?" disse sdraiandosi sul divano.
"fai con comodo" dissi ridendo.
Rise anche lui, mostrando la sua dentatura perfetta.
"prima prepariamo i popcorn" disse alzandosi dal divano.
"va bene capo" dissi seguendolo.
"ne sei capace vero?" dissi osservandolo.
"dubiti delle mie capacità?" disse alzando un sopracciglio.
"si" dissi sorridendo beffata.
Sorrise scuotendo la testa.
Dopo pochi minuti che avevamo messo i popcorn in padella, iniziarono a scoppiare, uno andò in un occhio di Gio. Scoppiai a ridere, mentre lui mise il broncio. Poco dopo i popcorn uscirono tutti fuori dalla padella, erano sparsi un po' per tutta la cucina.
"forse dovevamo metterci qualcosa sopra" disse guardandosi intorno, per poi ridere sonoramente.
"lo credo anch'io" dissi ridendo.
Con lui non facevo altro che ridere, a fine serata mi avrebbe fatto male la mascella.
Alla fine decidemmo di prenotare una pizza.
"film romantico?" dissi con gli occhi a cuoricino.
"non se ne parla, horror assolutamente" disse convinto.
"ma io ho paura degli horror" dissi lamentandomi come una bambina.
"non mi interessa, io quei polpettoni rosa non li vedo" disse certo.
"andiamo fallo per me" disse facendo il labbruccio.
"con me non funziona" disse alzando gli occhi al cielo.
Stavamo guardando un film romantico per la precisione Titanic, ero riuscita a persuaderlo.
"non posso ancora crederci, sei riuscita a convincermi a vedere questa roba" disse continuando a lamentarsi e guardare disgustato lo schermo.
"la finisci? come fa a non piacerti? è una bellissima storia d'amore" dissi sconcertata.
"bellissima storia d'amore? tra poco vomito giuro" disse con una smorfia.
"stupido" dissi dandogli un leggero schiaffo sulla spalla.
Avevo la faccia girata al lato opposto al suo, era la scena finale e stavo piangendo come una cretina.
"finalmente la tortura è quasi finita" disse con un sospiro di sollievo.
Non risposi, avevo il timore che mi sarebbe uscito un singhiozzo.
"Co?" disse.
"stai piangendo?" disse urlando allibito.
"è così triste" dissi mentre le poche lacrime rigavano ancora sul mio viso.
"non ci posso credere" disse per poi scoppiare a ridere.
"finiscila" dissi ridendo anch'io, spingendolo da sopra il divano facendolo cadere a terra.
"questa me la paghi" disse con tono minaccioso, per poi afferrarmi per un braccio e farmi cadere da sopra al divano.
"il mio sedere" dissi urlando dolorante.
"ben ti sta" disse trattenendo un sorriso.
All'improvviso sentimmo suonare il campanello, andai ad aprire.
"che ci fai qui?" dissi guardandolo.
"sono venuto per parlati" disse.
"Co?" disse Gio venendoci incontro.
"vedo che hai compagnia" disse Stefan lanciando uno sguardo di fuoco al mio amico.
"hai qualche problema amico? chi sei?" disse Gio guardando truce Stefan.
Stefan rise in modo sarcastico.
Li guardai entrambi, si lanciavano sguardi di sfida e puro odio, la cosa sarebbe finita molto male.
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Between love and hate (IN REVISIONE)
RomanceSi odiano fin da piccoli, fra di loro c'è sempre stata rivalità, loro sono da sempre nemici. Per un periodo di tempo si perderanno di vista, ma alla fine finiranno per ritrovarsi. Cosa succederà quando gli occhi verdi di lei incontreranno di nuovo q...