33. Non dirmi addio mai.

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I raggi del sole illuminarono il mio viso, lentamente aprì gli occhi cercando di abituarmi alla forte luce. Mi guardai intorno ma non riuscì a trovare Stefan.

"dormigliona, stavo pensando di andarmene e lasciarti qui" disse con un grigno.

"antipatico" dissi imbronciata.

"buongiorno comunque" disse venendomi incontro, dandomi un bacio sulla fronte.

"buongiorno" dissi con la voce ancora impastata dal sonno.

Il viaggio di ritorno a casa fu silenzioso.

"non entri?" dissi vedendo che non scendeva dalla macchina.

"amore devo risolvere delle faccende con alcuni amici, ci vediamo stasera" disse sorridendomi.

"c-come mi hai chiamata?" dissi balbettando e sorridendo come un ebete.

"amore?" disse confuso, aggrottando le sopracciglia.

"è la prima volta che mi chiami amore" dissi continuando a sorridere felice.

"ti piace quando lo faccio?" disse con un mezzo sorriso.

Annuì entusiasta.

"vuol dire che da oggi in poi lo farò più spesso" disse dandomi un bacio a fior di labbra.

Poco dopo lo vidi sfrecciare via, entrai in casa e decisi di chiamare Megan.

Sentì bussare al campanello.

"Megan" dissi abbracciandola.

"mollami così non respiro" disse lamentandosi divertita.

"acida" dissi ridendo.

Ci sedemmo sul divano, una difronte all'altra.

"devo dirti una cosa" dicemmo in coro.

"parla prima tu" dissi incuriosita.

"no, prima tu" disse.

"prima tu, poi racconto io" dissi convinta.

"prima tu" disse incrociando le braccia al petto.

"ho passato la notte con Stefan"

"ho passato la notte con Federico"

Lo dicemmo entrambe contemporaneamente, ci guardammo per poi scoppiare a ridere insieme. Passammo la serata a raccontare tutto quello che era successo la sera precedente, Megan era davvero contenta d'altronde come lo ero anch'io.

Improvvisamente squillò il mio cellulare, era un numero che non avevo selezionato in rubrica, perché non mi usciva il nome.

"pronto?" risposi.

"buonasera, signorina lei è una parente del ragazzo Stefan Di Martino?" disse l'uomo.

"sono la sua fidanzata p-perché?" dissi allarmata con voce strozzata.

"ha avuto un incidente, è ricoverato nel nostro ospedale le condizioni del paziente sono gravi" disse.

"o-oddio, arrivo s-subito" dissi iniziando a balbettare entrando nel panico.

"cos'è successo?" disse Megan venendomi vicino allarmata.

"dobbiamo correre subito in ospedale, Stefan ha avuto un incidente" dissi con gli occhi colmi di lacrime.

"muoviamoci" disse sconvolta.

Poco dopo arrivammo in ospedale.

"mi scusi, sa dirmi dove si trova Stefan Di Martino? È un vostro paziente è stato ricoverato pochi minuti fa" dissi scossa.

"mi faccia controllare per favore" disse la donna.

"si, è in grave condizioni si trova al 3 piano stanza 266" disse.

"la ringrazio" dissi velocemente.

In lontananza vidi Federico seduto a terra con le spalle contro il muro.

"ra-agazze" disse con voce strozzata.

"come sta?" dissi in un sussurro.

"è in coma" disse straziato.

"c-cosa?" disse Megan afflitta.

"non può essere" dissi distrutta dal dolore.

"ci sono io con te, andrà tutto bene" disse Megan confortandomi.

Era mattina, non c'era stato nessun miglioramento. Avevamo passato tutti e tre la notte nel corridoio, con la speranza di ricevere delle belle notizie. Megan aveva cercato di consolare sia me che Fede non riuscendoci minimamente, lui l'abbracciava come se fosse la sua ancora di salvezza, un debole sorriso lasciò le mie labbra. Uno dei medici che assisteva Stefan si avvicinò a noi.

"uno di voi può entrare" disse il medico.

"vado io" dissi alzandomi.

Entrambi annuirono.

"amore mio" dissi con le lacrime agli occhi avvicinandomi a lui.

"ti prego non mi lasciare, il tuo posto è qui accanto a me." dissi liberandomi in un pianto disperato.

"se muori tu, io non vivo più. Sei la mia vita senza di te ormai non vivo, per favore svegliati." dissi piangendo a singhiozzi, stringendogli la mano.

Piansi come non avevo mai fatto. Lo guardai, aveva i capelli arruffati ma sempre perfetti e le labbra socchiuse, volevo vedere i suoi occhi di quell'azzurro così intenso da perdermi dentro.

"svegliati" dissi poggiando delicatamente le mie labbra sulle sue.

Sussultai quando sentì muovere le sue labbra.

"s-stefan" dissi incredula.

Aprì leggermente gli occhi.

"chi sei tu?" disse con voce roca.

FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE❤️❤️ UN BACIO, VI VOGLIO BENE.❤️❤️

Between love and hate (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora