22. Stai lontana da me.

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Mi ero appena svegliata, avevo un mal di testa fortissimo così decisi di andare di sotto e prendermi un aspirina, ne avevo proprio bisogno. Decisi di vestirmi e andare da Stefan, non potevamo continuare così avevo bisogno di un chiarimento, mandarlo a fanculo e dargli un paio di schiaffi. Andai in camera mia mi e vestì, presi dei pantaloncini stracciati, un top bianco e le mie adorate vans e decisi infine di rimanere i miei capelli biondi sciolti, mi truccai leggermente ed ero finalmente pronta per andare da lui. Mi trovavo davanti la sua porta di casa da una decina di minuti, non avevo il coraggio di bussare, tirai un lungo respiro mi feci coraggio e bussai, poco dopo mi venne ad aprire. Mi mancò il fiato appena lo vidi, aveva i capelli bagnati e un asciugamano alla vita, dove essere appena uscito dalla doccia.

"cosa ci fai qui?" disse assottigliando lo sguardo.

"s-sono venuta perché v-voglio chiarire con te" dissi tutto d'un fiato.

Non poteva farmi questo.

"ti piace quello che vedi eh?" disse con il suo solito grigno.

Lo guardai con la bocca socchiusa, non riuscì a ribattere.

"dai entra" disse guardandomi.

Feci quello che mi disse.

"vado a vestirmi e poi parliamo" disse guardandomi per l'ultima volta.

"va bene" dissi sospirando.

Dopo un po' lo vidi tornare, aveva una camicia a scacchi rossa, dei jeans stracciati e delle Vans ai piedi.

"cosa vuoi?" disse freddamente.

La rabbia prese il sopravvento.

"cosa voglio? Oddio tu mi hai umiliata davanti a quel tuo amico, ci hai pensato a me? A come sono stata? Perché? Perché continui a farmi del male, cosa ti ho fatto? Dimmelo." dissi esausta con gli occhi lucidi.

"perché non riesci a guardare in faccia la realtà? Perché continui ad illuderti? Vuoi sentirtelo dire?" disse guardandomi con quei suoi occhi di ghiaccio.

"si" dissi anche io guardandolo, volevo davvero sentirmelo dire da lui.

"ti ho solo usata Co, sai cosa sei per me? Una fottuta scommessa che ho fatto con Federico, io non tengo a te, non ci ho mai tenuto." disse linciandomi con lo sguardo.

Il mondo parve cadermi addosso, non poteva averlo detto davvero, perché mi disprezzava così?

"una s-scommessa?" dissi e un singhiozzo lasciò le mie labbra.

"si una scommessa, eri solo un trofeo da vincere e a me non piace perdere, quindi stammi lontana e esci una volta per tutte dalla mia vita."

Le lacrime rigavano copiosamente il mio viso, mi avvicinai a lui non riuscivo a crederci, non poteva avermi mentito per tutto questo tempo così, i nostri sguardi, le nostre carezze, i nostri baci, non poteva essere tutta un illusione.

"non avvicinarti" disse ringhiandomi contro e prendendomi per le spalle mi spinse violentemente lontano da lui, io persi l'equilibrio e caddi a terra.

Il mio ormai divenne un pianto isterico.

"scu-us-sami, tolgo il disturbo" dissi fra i singhiozzi che ormai uscivano incontrollati dalle mie labbra.

"non scusarti" disse con lo sguardo basso.

Mi alzai dolorante da terra e mi avviai verso la porta.

"a-addio" sussurrai per poi uscire definitivamente da quella casa.

Avevo fatto l'errore più grande di tutti ci avevo creduto, avevo creduto in un noi che non era mai esistito, mi aveva solo usata, stracciata e buttata via. Arrivai a casa e salì di sopra in camera mia, mi buttai sul letto e piansi come non mai, come non avevo mai fatto prima, perché quando i suoi occhi non ti guardano più, e le sue labbra non ti baciano più, e le sue mani non ti toccano più, quando cadi, distrutta, sfinita, ma lui non lo sa e non gli importa, quando ti manca e non glielo dici perché sarebbe inutile, quando fa male, di quel dolore che diventa fisico, di quello forte che lo senti nelle ossa e quando non c'è, come si resta a galla? Io non lo sapevo, infatti non sarei riuscita a rimanere a galla ancora per molto, non senza di lui. Mi alzai dal letto e mi chiusi in bagno, presi una lametta e inizia a tagliarmi, feci dei tagli profondi, perché più profondi erano e più riuscivo a sentirmi meglio, guardai le mie braccia erano ricoperte di sangue, la mia vista iniziò a diventare sfocata, persi i sensi e caddi a terra sul pavimento freddo del bagno e stavolta avevo la certezza che nessuno sarebbe venuto a salvarmi, così lentamente chiusi gli occhi.

EHI GUYS UN NUOVO CAPITOLO! FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE PER ME È DAVVERO IMPORTANTE SAPERLO! COSA NE PENSATE DEL COMPORTAMENTO DI STEFAN? LA NOSTRA CO DOVEVA ANDARE A LUI OPPURE NO? SCRIVETEMI TUTTO QUELLO CHE VI PASSA PER LA MENTE!! BACIII💋💋

Between love and hate (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora