49. Sorpresa.

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~Eravamo belli come l'inverno e la neve. Ma prima o poi l'inverno passa e la neve si scioglie.~ Cit.

"buonasera, posso chiederle un' informazione?" dissi cortesemente.

"si, mi dica" disse l'anziano uomo dietro la reception.

"vorrei sapere se qui alloggia Di Martino" dissi gentilmente.

"Stefan Di Martino? Si, alloggia qui" disse l'uomo sfogliando un registro.

"può dirmi qual'è la sua camera?" dissi sorridendo radiosa.

"la 469, si trova al sesto piano" disse l'uomo guardandomi di sottecchi.

"potrebbe darmi anche le chiavi?" dissi amabilmente.

"signorina pretende molto" disse rimproverandomi.

"la prego, sono la sua fidanzata" dissi innocente.

"vuole fargli una sorpresa" disse Megan intervenendo.

L'uomo ci osservò per alcuni secondi, poi sorrise allontanandosi.

"ecco a lei le chiavi" disse porgendomele.

"la ringrazio" dissi riconoscente.

Subito dopo trionfanti io e Megan prendemmo l'ascensore.

"questo corridoio è lunghissimo" disse Megan allibita.

"impiegheremo un bel po' di tempo a trovare la stanza di Stefan" dissi certa.

"forza, chi si ferma è perduto" disse Megan prima di iniziare a camminare.

"l'ho trovata" dissi esultando felice.

Avevo le mani che mi tremavano, ero emozionata come non mani. Presi un profondo respiro e inserì la chiave nella serratura, la porta si aprì. La stanza era davvero enorme, molto più della nostra, mi guardai intorno, non c'era nessuno.

"non c'è nessuno" dissi in un sussurro.

All'improvviso entrambe ci girammo.

"l'hai sentito anche tu quel rumore?" disse Megan stranita.

Annuì.

"andiamo a vedere" dissi a bassa voce, facendole segno di seguirmi.

"proviene da qui" disse Megan indicando una delle tante porte.

Lentamente aprì la porta, la scena che mi si presentò davanti mi spezzò letteralmente il cuore. Le gambe diventarono improvvisamente deboli e le braccia tremolanti, le chiavi che avevo tra le mani caddero a terra, attirando così l'attenzione di Stefan.

"Co" disse guardandomi sorpreso.

"p-perché?" dissi con voce strozzata.

Iniziai a piangere disperatamente, mi aveva tradita. Dovevo andarmene, il più lontano possibile da lui e da tutta quella sofferenza. Uscì di corsa sbattendo la porta, avevo gli occhi annebbiati dalle lacrime.

"fermati" disse urlandomi dietro.

Corsi il più veloce possibile, spinsi varie persone ed inciampai alcune volte. Finalmente riuscì ad uscire fuori da quel maledetto hotel. Appena mi fermai per riprendere fiato, Stefan mi strattonò per un braccio, costringendomi a girarmi.

Between love and hate (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora