2. Sparisci.

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"Cosa ci fai tu qui?" chiese, alquanto sorpreso.

"Cosa ci fai tu qui!" esclamai, sbalordita.

"Veramente, questa è la mia scuola da quasi cinque anni ormai. Tu, dovresti essere la nuova arrivata. Giusto?" domandò, sarcasticamente.

"Già, mi sono appena trasferita. Questo dovrebbe essere il mio primo giorno di scuola" dissi imbarazzata.

"Guarda un po', alla fine finiamo sempre per ritornare l'uno dell'altro" sorrise, beffardo.

"Dovrai sopportarmi a partire da oggi" dichiarai.

"Cos'è un incubo questo? Voglio essere svegliato! Devo essere sincero, non so se riuscirei a sopportare di vedere la tua faccia tutte le mattine" disse, passandosi nervosamente una mano tra i capelli scuri.

"Credimi, sono profondamente dispiaciuta ma purtroppo dovrai accettare di vedere questo bellissimo faccino tutte le mattine, è inevitabile" dissi teatralmente, fingendo una faccia dispiaciuta.

"Smettila, sei una pessima attrice" mi accusò.

"Ah, quante baggianate!" affermai, divertita.

Scoppiò a ridere e lo seguii a ruota, la sua risata era contagiosa. L'adoravo, perché riusciva a farmi tremare il cuore ogni volta.

"Potresti indicarmi la segreteria? Non riesco a trovarla" dissi gentilmente.

"Si. Infondo al corridoio, gira a destra, poi a sinistra, l'ultima porta" disse prima di darmi le spalle e andarsene.

Non era cambiato, rimaneva sempre il ragazzo scostante e antipatico. Nessuno era mai riuscito a gestirlo, forse, perché lo ritenevano troppo complicato per essere capito. A differenza degli altri, non mi ero mai arresa con lui, ero riuscita a capirlo e anche se spesso non ci riuscivo, perlomeno ci provavo. Seguii le indicazioni che mi aveva dato, appena giunsi alla mia destinazione, aprii la porta sfoderando un sorriso che andava da un orecchio all'altro ma quando notai che non era la segreteria ma uno sgabuzzino mi incupii in volto. Arrabbiata, sbattei la porta con forza e andai alla ricerca di qualcuno che potesse aiutarmi. Da lontano, vidi una ragazza, ero in procinto di avvicinarmi quando sentii qualcuno picchiettarmi sulla spalla.

"Ciao, sei nuova?" disse un ragazzo sorridendomi.

"Si"sussurrai, timidamente.

"Piacere, Alessandro. Non intimidirti! Non mordo, sono innocuo" scherzò.

"Piacere, Connie. Potrei chiederti un favore?"

"Certo, puoi chiedermi tutto" disse, mostrandosi molto disponibile nei miei confronti.

"Dov'è che si trova la segreteria? È da un po' che la cerco ma non riesco a trovarla" dissi impacciata, torturandomi le mani.

"Seguimi" disse, facendomi un cenno con la mano.

Decisi di seguirlo, senza indugio e riuscii finalmente a raggiungere la mia meta. Alessandro, mi aveva confessato che nella sezione in cui ero capitata, si trovavano docenti molto severi che pretendevano parecchio dagli alunni. Insomma, mai una gioia nella vita.

"Grazie, non so cosa avrei fatto senza te. Probabilmente, starei ancora vagando come un'anima in pena per l'intera scuola" dissi riconoscente.

"Di niente! Buona fortuna, piccola" disse, salutandomi con un caloroso abbraccio.

Puoi farcela.
Non lasciarti impaurire.
Riuscirai a fare una buona impressione.

Ripetei continuamente quelle frasi nella mia mente e quando mi sentii psicologicamente pronta, afferrai la maniglia con l'intento di aprire la porta dell'aula ma qualcuno mi precedette, sbattendomela in faccia. Toccai il mio naso dolente e un gemito di frustrazione lasciò le mie labbra.

"Sei un'imbranata! E spostati, stai intralciando il mio passaggio" urlò aggressivo.

"Fottuto stronzo!" gridai, imbestialita.

Mi guardò con occhi colmi d'odio e disprezzo, poi se ne andò, lasciandomi lì, sull'orlo di una crisi nervosa.

"Signorina" udii.

"Si?" mugnai, con gli occhi socchiusi a causa dell'acuto dolore.

"Vuole andare in infermeria?" disse, la professoressa.

"No, grazie. Prof, non si preoccupi" risposi, digrignando i denti.

Presi un profondo respiro e mi presentai alla classe. Successivamente, andai a sedermi affianco a una ragazza, era l'unico posto libero, in prima fila. Imprecai sottovoce e dopodiché iniziai a seguire la professoressa che aveva appena cominciato a introdurre il Romanticismo.

NUOVO CAPITOLO❤

Between love and hate (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora