Capitolo 6

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Il sole del mattino filtrava dolcemente attraverso le tende, e un raggio caldo mi sfiorò il viso, svegliandomi lentamente. Accanto a me, Alberto dormiva ancora, con un'espressione così serena da sembrare quasi infantile. In quel momento, il tempo sembrava fermarsi, come se il mondo esterno fosse svanito. Eppure, la mia mente era in subbuglio, affollata da pensieri che non riuscivo a ignorare.

Ricordavo la mia vita prima di ritrovarmi in questa sorta di isolamento. I miei sogni, le mie aspirazioni. La danza, il palco, e quell'opportunità che avevo sempre desiderato ma che sembrava sfuggirmi di mano. Ora, mentre stavo scoprendo un legame sempre più profondo con Alberto, mi chiedevo se sarei mai riuscita a riprendere in mano la mia carriera. E soprattutto, se avrei potuto farlo con lui al mio fianco.

Mi alzai con cautela, cercando di non svegliarlo, e mi diressi verso la cucina. Decisi di preparare una colazione veloce. Mentre il caffè iniziava a sobbollire, il suo aroma riempì la stanza, portandomi indietro nel tempo. Improvvisamente, mi tornarono alla mente i momenti trascorsi con Ignazio. Le risate, le lunghe conversazioni che si protraevano fino a notte fonda. Un groppo mi si formò in gola. Nonostante fossi innamorata di Alberto, parte di me non poteva fare a meno di pensare a Ignazio, come una presenza che non voleva lasciare il mio cuore.

Sentii Alberto muoversi dietro di me, e la sua voce sonnolenta mi raggiunse. "Cosa stai preparando di buono?" mi chiese con un sorriso che mi fece subito battere il cuore.

"Solo un po' di caffè e qualche biscotto," risposi, cercando di nascondere il tumulto che provavo dentro. "Spero ti piaccia."

"Anche solo il pensiero mi basta," disse, avvicinandosi e abbracciandomi da dietro. Il suo abbraccio era caldo e rassicurante, e in quel momento mi sembrava tutto ciò di cui avevo bisogno.

"Il tuo abbraccio è il miglior dolce che ci sia," scherzai, anche se il pensiero di Ignazio continuava a riaffiorare nella mia mente, come un'ombra impossibile da allontanare.

Dopo aver gustato la colazione, Alberto suggerì di fare qualcosa di diverso. "Perché non scriviamo delle lettere ai nostri io futuri? Immagina di poter dire a te stessa tra cinque anni dove vuoi essere," propose con entusiasmo.

Mi piacque l'idea. Mi sedetti e iniziai a scrivere, riflettendo su ciò che davvero desideravo. "Voglio essere una ballerina di successo," annotai. "Voglio viaggiare, esibirmi sui palchi più importanti, ma allo stesso tempo voglio costruire una vita con qualcuno che mi ami e che io ami altrettanto." Scrissi anche delle mie paure, di come avessi paura di deludere le persone a cui tenevo.

Quando terminai, lessi ad alta voce ciò che avevo scritto. Mi sentii vulnerabile, come se stessi esponendo le parti più fragili di me. Alberto mi ascoltò attentamente e, alla fine, mi disse: "Hai così tanto coraggio, non dimenticarlo mai. Anche quando ti sembra che il mondo stia crollando, tu sei forte."

Quelle parole mi colpirono profondamente. "E tu?" chiesi, curiosa di sapere cosa desiderasse per il suo futuro. "Cosa hai scritto nella tua lettera?"

"Voglio continuare a fare musica, ma voglio anche una vita ricca di esperienze. Voglio essere felice con la persona che amo," rispose, e il suo sguardo si fece più serio. "E ora che ti ho trovata, voglio costruire un futuro con te."

Le sue parole mi scaldarono il cuore, ma sapevo di dovergli dire tutta la verità. "Alberto, devo essere onesta con te. Ho avuto una vita complicata," confessai, cercando comprensione nei suoi occhi.

Iniziai a raccontargli di Logan, il mio ex fidanzato. "Logan era una persona fantastica all'inizio, un padre meraviglioso. Ma le cose cambiarono, e alla fine, dopo avermi tradita e aver mostrato un lato di sé che non riconoscevo, decisi di lasciarlo. Nostra figlia vive ora con un nostro amico comune, James, e non ci sentiamo da quando sono tornati in America."

Alberto mi strinse la mano, il suo sguardo era pieno di comprensione. "Devi essere stata incredibilmente forte, Mely."

"Grazie," dissi, sentendo il suo sostegno come un balsamo sul mio cuore. "Dopo Logan, è arrivato Ignazio. All'inizio ero attratta da Gianluca, ma poi mi sono innamorata di Ignazio. Abbiamo costruito una vita insieme, ma ci sono stati dei momenti difficili..."

Alberto annuì, incoraggiandomi a continuare. "Con Ignazio, la mia carriera di ballerina era sempre una fonte di tensione. Quando lui era in tour, mi sentivo sola. Dopo Sanremo ho provato a parlargli, sono andata in America per chiarire... ma la mia vita ha preso una piega inaspettata."

Alberto mi ascoltava in silenzio, e alla fine disse: "È normale sentirsi persi in situazioni come questa. L'amore è complicato e a volte ci porta a prendere decisioni che non rispecchiano davvero ciò che siamo."

Quelle parole mi fecero sentire vista e compresa. "Quando ti ho conosciuto, ho capito che tra noi c'era qualcosa di speciale," confessai.

"E adesso?" chiese Alberto, il suo sguardo fisso nei miei occhi.

"Ora voglio affrontare il passato, non scappare più. Voglio costruire una vita con te," risposi, finalmente sentendo il peso del passato alleggerirsi.

Alberto sorrise e mi strinse ancora più forte. "Allora lo faremo insieme. Affronteremo tutto, il passato e il futuro. Io sono qui per te, adesso e sempre."

Le sue parole mi confortarono, e per la prima volta in tanto tempo mi sentii pronta. La speranza cominciava a crescere dentro di me. Nonostante i ricordi di Ignazio continuassero a riaffiorare, sapevo che con Alberto accanto, potevamo affrontare tutto.

Quella notte, mentre il mondo fuori si addormentava, io e Alberto ci promettemmo di affrontare insieme qualunque cosa ci riservasse il futuro.

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