È finalmente gennaio, e l'aria fredda di Messina porta con sé un mix di nostalgia e trepidazione. È il mese in cui Alberto torna per il suo concerto speciale, il primo dopo il lungo tour in America. Per me, è come se la sua voce dovesse riscaldare questa sera d'inverno. L'attesa è elettrizzante mentre mi preparo per l'occasione.
Scelgo con cura il mio outfit: un vestito di maglia morbida color panna che accarezza dolcemente la mia figura, evidenziando la pancia che inizia a intravedersi. Sono solo al terzo mese, ma quel piccolo segno della nostra nuova vita mi riempie di gioia. Per affrontare il freddo pungente, indosso un lungo cappotto color cammello, una sciarpa in lana grigia avvolta con cura, guanti coordinati e stivaletti bassi. Anche con tutto questo strato di protezione, sento il cuore battuto forte sotto il vestito.
Arrivata al teatro, l'atmosfera è un misto di eccitazione e magia. Il pubblico riempie ogni angolo della sala, i volti illuminati da un'attesa condivisa. Mi siedo con i genitori di Alberto nelle prime file; il calore della loro presenza mi conforta. Le luci si abbassano, e una scarica di emozione attraversa la sala quando la musica comincia.
Ed eccolo lì, Alberto. Quando appare sul palco, elegante nel suo completo nero, sembra brillare sotto i riflettori. La sua voce riempie ogni spazio del teatro, avvolgendoci come una coperta calda in una fredda notte d'inverno. Ogni nota sembra una dedica personale, come se stesse cantando solo per me e il nostro bambino.
Ad un certo punto, mentre canta una ballata che porto nel cuore, un gesto mi viene naturale: poggio una mano sulla pancia. È un momento privato ma potente, come se stessi condividendo l'intensità della sua performance con la nostra piccola creatura. Non riesco a trattenere un sorriso mentre guardo Alberto sul palco. Lui incrocia il mio sguardo e, per un attimo, il mondo sembra fermarsi. Il sorriso appena accennato sul suo volto mi conferma che mi ha vista, e il cuore mi si scioglie.
Quando lo spettacolo finisce, mi faccio largo tra lo staff e raggiungo il backstage. Alberto è ancora avvolto nell'adrenalina della serata, ma appena mi vede, apre le braccia verso di me con un sorriso che si scioglierebbe anche il gelo di gennaio. Mi tuffo nel suo abbraccio, sentendo il calore della sua pelle ancora calda per lo sforzo dello spettacolo.
"Sei stato meraviglioso," gli dico, stringendolo forte. Lo guardo, osservando i suoi occhi ancora pieni di energia e il sorriso che mi ha sempre fatto sentire amata.
"E tu sei stupenda," risponde, accarezzandomi il viso e poi posando la mano sulla mia pancia. Il suo tocco è gentile, pieno d'amore. "Tutto bene?"
Scuoto la testa con un sorriso. "Stiamo benissimo"
Ride con quel suono che tanto amo e mi avvolge in un abbraccio ancora più forte. "Non vedo l'ora che arriva quel momento in cui potrà sentire i rumori. Ho già in mente tutte le canzoni che gli farò ascoltare"
Ridiamo insieme, ed è un momento perfetto, un frammento di felicità che voglio custodire per sempre.
Usciamo dal teatro insieme, mano nella mano, sotto gli occhi curiosi di qualche fan e membri dello staff. La strada verso casa è breve, ma piena di conversazioni leggere e risate. Alberto mi racconta aneddoti del tour e piccoli episodi del concerto appena concluso, mentre io gli parlo delle emozioni che ho provato vedendolo sul palco.
Quando arriviamo a casa sua, il tepore ci avvolgerà immediatamente. Mi tolgo il cappotto e mi siedo sul divano mentre lui accende il camino. "Stai comoda," dice con il suo solito tono premuroso, portandomi una coperta e una tazza di tisana calda. Si siede accanto a me, passando un braccio attorno alle mie spalle.
"È stato un bel concerto, vero?" chiede con un sorriso timido.
"È stato perfetto," rispondendo, poggiando la testa sulla sua spalla. "Ma sai qual è la cosa migliore? Sapere che ogni canzone che hai cantato questa sera ha portato un po' di amore a noi due... e al nostro piccolo."
Lui mi bacia la fronte, e in quel momento così che non potrei essere più felice. Quando andiamo a letto, il suo braccio si posa protettivo sulla mia pancia, come a cullare il nostro bambino. Chiudo gli occhi, con il cuore pieno di amore e gratitudine per la nostra piccola, perfetta famiglia in crescita.
STAI LEGGENDO
Destini Incrociati
FanficNel 2015, Melina, una ballerina poco conosciuta ma appassionata, si esibiva con una piccola compagnia. La sua vita personale, però, era in crisi: era fidanzata con Logan, ma la loro relazione si stava sgretolando a causa del comportamento imprevedib...