Capitolo 24

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Dopo il matrimonio, che per noi è stato più un rinnovamento delle promesse, il nostro rapporto ha iniziato lentamente a migliorare. Sembrava che, passo dopo passo, stessimo ricostruendo qualcosa di più forte e sincero, anche se alcune ferite richiedono tempo per rimarginarsi. Questo Natale, lo abbiamo trascorso in intimità, solo io, lui e le nostre figlie. È stata una decisione naturale, soprattutto perché sapevamo che le festività, così cariche di gioia per molti, avrebbero portato con sé un senso di mancanza per noi.

Nonostante tutto, abbiamo cercato di creare un ambiente caldo e familiare, decorando la casa insieme. Le bambine ridevano e correvano intorno all'albero, illuminando l'atmosfera con la loro innocenza. "Papà, metti questa stella in cima!" gridava la più piccola, mentre Ignazio la sollevava per aiutarla. Quei momenti, seppur brevi, sembravano perfetti. Ma sotto la superficie, entrambi sapevamo che c'erano cose irrisolte che ci avrebbero messo alla prova.

Siamo nel 2022. Come ogni anno, partecipo al Festival di Sanremo come ballerina. È un'esperienza che amo e che mi riempie di energia, ma questa volta è diversa. Quel senso di déjà-vu mi assale. È come se il passato, con tutto il dolore che lo accompagna, fosse tornato a tormentarmi. Io e Ignazio, nonostante gli sforzi, decidiamo di separarci ancora una volta. È stata una decisione sofferta, ma inevitabile. Lui si fidanza poco dopo, e io, invece, decido di dedicare tutto il mio tempo e le mie energie alle nostre figlie e alla mia carriera, che negli ultimi tempi avevo trascurato.

Ricominciare non è stato facile. Le bambine erano confuse e spesso chiedevano del loro papà. "Quando torna papà a vivere con noi?" chiedeva la più grande, con gli occhi pieni di speranza. Cercavo di spiegare con dolcezza, senza mentire, ma anche senza ferirle troppo. "Papà vi vuole bene, e sarete sempre la cosa più importante per lui, anche se adesso non viviamo insieme."

Le giornate passavano lente, e con esse i mesi. Arriviamo al 2023, un anno che ho affrontato da sola con le bambine. Ho festeggiato Natale e Capodanno senza Ignazio. Per Natale, sono andato a casa dei miei genitori con le bambine, cercando di ritrovare un po' di serenità tra le mura familiari. Mia madre e mio padre hanno fatto di tutto per farmi sentire meno sola, e per un attimo sono riuscita a mettere da parte il dolore. L'indomani, siamo andate a casa dei genitori di Ignazio, che ci hanno accolto con affetto e calore. Nonostante l'atmosfera familiare, sentivo la sua mancanza.

"Come va?" mi chiedeva sua madre, con uno sguardo comprensivo. "Cerco di andare avanti," rispondevo, cercando di nascondere la tristezza. Nonostante il dolore, sapevo che era importante mantenere un buon rapporto per il bene delle bambine.

Ignazio e la sua nuova relazione erano un argomento che evitavo, ma dentro di me sapevo che ne soffrivo. Tuttavia, cercavo di essere coerente con me stessa. Avevo fatto soffrire Ignazio in passato, e forse era giusto che anche lui trovasse la felicità altrove.

Fortunatamente, quella separazione non durò nemmeno un anno. Ignazio, nonostante la nuova relazione, non aveva mai smesso di pensare a noi. E io, nonostante tutto, continuavo ad amarlo. Quando ci siamo rivisti per parlare delle bambine, ho percepito qualcosa di diverso nei suoi occhi. Dopo un mese dalla fine della sua relazione, ci siamo riavvicinati. Non c'è stato bisogno di molte parole: il nostro amore era lì, più forte di ogni difficoltà.

Abbiamo deciso di darci un'altra possibilità, questa volta con la promessa di impegnarci davvero per far funzionare le cose. "Non voglio perderti mai più", mi ha detto, guardandomi con una sincerità che mi ha commossa. "Neanche io," ho risposto, consapevole che il nostro amore era sopravvissuto a tutto proprio perché autentico.

Questa volta, speriamo che sia l'ultima separazione. Abbiamo imparato tanto dai nostri errori e dalle nostre sofferenze. Vogliamo finalmente vivere come una famiglia, senza intoppi, e costruire un futuro sereno per noi e per le nostre bambine.

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