Amico

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C'erano molte cose che odiava....

Si...forse ad analizzare bene il suo carattere ci si ritroverebbe a chiedersi come facesse ad andare avanti con solo sé stesso su cui contare..

Ma non era realmente così...

Katsuki era si un concentrato di orgoglio e supponenza...era si qualcuno che, a primo impatto, poteva sembrare scorbutico e rabbioso...

Ma era cambiato ai tempi della UA....ed anche se non lo avrebbe ammesso, nemmeno sotto tortura, aveva stretto delle amicizie in quella scuola...delle alleanze che non avevano bisogno di lunghe telefonate o bevute al chiaro di luna...
Semplicemente loro, i vecchi studenti della classe A e persino qualcuno delle altri classi, c'erano se uno di loro aveva bisogno di aiuto....

Per questo bastò una singola telefonata, a quello che comunemente veniva chiamato bastardo a metà, per far sì che Katsuki ottenesse due cose...

Il fatto che Izuku venisse richiesto per una consulenza, a livello finanziario, da Endevor in persona....
E perché Atsume Mei fosse, proprio in questo momento, davanti al biondino....con un caffè in mano

A:" la tua telefonata mi ha sorpreso....non pensavo che ti ricordassi nemmeno il mio nome..."

Katsuki sogghignò, bevendo un lungo sorso di caffè nero ed amaro, per poi sollevare lo sguardo verso la ragazza

K:" diciamo che ho particolarmente apprezzato il tuo perculare il robot al festival sportivo...."

Anche la ragazza ridacchiò, sistemandosi la fede al dito, per poi spargere diversi fogli sul tavolo

A:" beh.....quella perculata, come la chiami tu, mi ha fatto guadagnare un eccellente marito ed un padre, per i miei figli, meraviglioso....quindi...viva il festival no?"

Katsuki annuì, guardandosi intorno, per poi sporgersi verso di lei

K:" allora...per quello che ti ho chiesto?"

La ragazza prese alcuni fogli ed accarezzandosi il ventre, nuovamente gonfio, iniziò ad indicargli delle immagini

A:" allora ...ho diversi Baby che potrebbero fare al caso tuo... Ci sarebbero dispositivi capaci di richiamare il Quirk, anche se dolorosi, e farlo esporre al ragazzo "

Katsuki fece no, con la testa, ed Atsume sorrise

A:" immaginavo....poi per l'altra questione...quella dei ricordi...te lo devo chiedere...perché non ti sei rivolto ad uno psicologo?"

Katsuki rigirò quella brodaglia, ormai diventata fredda, e tirò fuori una lista di nomi

K:" perché credo che non sia una cosa psicologica ma che sia legata al mio Alpha.... È come se ci fosse qualcosa di spezzato in me... qualcosa di ...mmm...non completo...."

La ragazza annuì, prendendo alcuni appunti, per poi rialzare lo sguardo

A:" richiamare il proprio Alpha e portare alla luce qualcosa che ha voluto rimuovere....devo avvisarti Bakugou...non sarà né piacevole né tantomeno indolore... In questo momento è come se stessi combattendo contro te stesso e contro qualcosa che, in ogni caso, ti ha fatto del male.... Non sarebbe molto più semplice portare alla luce il Quirk del ragazzo ed appurare che è tuo figlio?"
Katsuki si passò una mano sul volto, tremendamente stanco dopo l'ennesima notte in bianco, e bevve un'altro sorso di caffè

K:" anche in questo caso, oltre alla mia cazzo di coscienza, sento che l'Alpha mi ammazzerebbe se gli facessi del male... No...se qualcuno dovrà soffrire per scoprire la verità...sarò solo io..."

Atsume annuì, tirando fuori dalla borsa una piccola boccetta, e passandola all'alpha

A:" questo è ciò che mi hai chiesto.... Assicurati di non essere da solo quando collegherai il dispositivo e berrai questo liquido...hai bisogno di qualcuno di cui ti fidi e che sarebbe disposto a riportarti in vita anche se ...beh...sei una testa di cazzo..."

Katsuki sorrise , a questa affermazione, e prese il dispositivo sul tavolo e la boccettina che gli veniva passata

K:" baci tuo marito con quella bocca?"

La ragazza si tirò indietro i lunghi capelli, sistemandosi gli occhiali, e si mise le mani a coppa davanti alla bocca

A:"...oh...ci faccio anche di peggio sai?"

Un'espressione disgustata apparve sul volto dell'Alpha, che però sorrideva, mentre si alzava dal tavolo e guardava il cellulare

K:" beh...direi che dopo questa perla di saggezza...posso anche andarmene a fanculo..."

Atsume Mei ridacchiò, rimettendo le carte nella borsa, e si alzò lei stessa

A:" beh...non posso che augurarti di riuscirci...ad andare a fanculo..."

I due si salutarono ,sulla porta del locale, e Katsuki mandò un breve messaggio a Red Riot prima di vedere l'email che gli era arrivata

Mitt:
Bastardo a metà

Ciao Bakugou
Ho fatto ciò che
mi hai chiesto
ed abbiamo avuto fortuna
Lui è qui ...e sta
aspettando di venir
ricevuto da
mio padre per il lavoro
Devo dirti che
anche il suo
compagno è qui

Aspetto istruzioni

Shouto

Katsuki richiuse il cellulare, con uno scatto, e si girò verso destra iniziando a camminare

Avrebbe voluto mollare tutto e precipitarsi nell'agenzia di Endevor...ma per fare cosa?

Aveva bisogno di prove ...

Ed aveva bisogno di sapere se, davvero, gli aveva fatto del male

Strinse la boccetta tra le mani, mentre guardava di fronte a sé, e si fermò sull'uscita della scuola mentre i ragazzini iniziavano ad uscire...

Kaminari, che si era tenuto in contatto con Shiro, lo aveva invitato in gelateria con lui ed  il morto di sonno...

Invito a cui, il ragazzo, aveva risposto immediatamente ed in modo positivo....

Ed ora Katsuki lo stava aspettando, per accompagnarlo al luogo dell'incontro, sperando con tutto il cuore che il ragazzo non reagisse male...

Si sistemò per l'ennesima volta la maglia, sentendo il bisogno di essere perfetto, e guardò quei ragazzini che schiamazzavano all'uscita

Il suo sguardo individuò immediatamente Shiro ma non fu l'unica cosa che vide...

Altri ragazzi della sua classe, che aveva conosciuto in quella giornata, stavano uscendo dalla scuola proprio in quel momento

Ed i labbri spaccati, e gli occhi neri, attirarono completamente l'attenzione del pro Hero che si avvicinò a loro

K:" che cazzo vi è successo?"

Uno dei ragazzi, un bulletto con il Quirk più forte della classe, fece per aprire bocca...

Ma un'altra voce si levò dietro di loro

S:" stai decisamente diventando inquietante Dynamight....lo sai si?"

I ragazzini sgranarono gli occhi, affrettandosi ad allontanarsi, e Shiro arrivò sorridente di fronte a lui...

Lo sguardo del verdino sembrò vibrare per un momento, guardando gli altri ragazzi scappare, per poi tornare verso quello di Katsuki e, schioccando la lingua, incamminarsi sulla strada

S:" tsk...comparse di merda..."

Katsuki rimase raggelato, per qualche secondo, per poi iniziare a camminare dietro al verdino passando di nuovo di fianco ai bulli...

E nulla poté impedire al suo sguardo di notare la paura nei loro occhi mentre si distanziavano da loro...coprendosi, non abbastanza velocemente, le ustioni che avevano sulle braccia

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