Kai

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Shiro era in salotto a studiare per portarsi avanti con gli esami di fine anno...

Lo faceva sempre....ogni sabato...in modo che, anche con i cambi continui delle scuole, la sua media non si sarebbe abbassata e sarebbe riuscito a frequentare una scuola superiore, ed una successiva università, degna di nota....

Voleva a tutti i costi rendere i suoi genitori orgogliosi di lui....
Voleva diventare un medico, proprio come suo padre, e salvare le vite delle persone....

Un eroe umano ...e non un mostro....

Staccò gli occhi dal foglio, dopo un calcolo parecchio difficile, ed aprì la mano con il palmo in su...

C'era caldo in casa...

Chisaki si premurava sempre di lasciare una temperatura stabile e confortevole in modo che suo figlio, che soffriva particolarmente il freddo, non si sentisse male....
Ed in modo che l'omega si sentisse sempre avvolto da un piacevole tepore....

Shiro sorrise, pensando a quanto fosse premuroso con loro, ed osservò una goccia di sudore staccarsi dalla sua mano...

La goccia vorticò in alto a pochi centimetri dal suo palmo e ,concentrandosi, riuscì a fargli cambiare forma prima di farla detonare con un piccolo scoppio

C:" ... non riesci a sollevarla di più?"

Chisaki era sulla soglia, con la spalla appoggiata allo stipite della porta, che lo guardava sorridendo

Shiro arrossì e chinò il capo mentre, trattenendo quasi il respiro, mise le mani sotto il tavolo

S:"m-mi...mi dispiace papà..."

Kai camminò verso di lui, sedendogli di fronte, ed allungò una mano a scompigliargli i capelli

C:" ti dispiace per cosa? È il tuo Quirk... è il tuo dono...."

Shiro si mordicchiò il labbro, sempre senza il coraggio di guardarlo, e le sue guance assunsero una strana colorazione ciliegia

S:"...non ... n-non voglio farti male...."

Chisaki afferrò una mela, posta in un meraviglioso centrotavola, e si sfilò il guanto bianco
C:" sai...quando ottenni il mio Quirk anch'io lo odiavo.... Non potevo fare a meno di pensare che apparteneva a quell'uomo che mi aveva messo al mondo ma che di me, in tutti gli anni che sono stato con lui, se n'è fregato... Ho quasi combattuto contro di esso e...e mi vergognavo di avere delle mani che potevano fare così tanto male..."

La mela si scompose, davanti ai loro occhi, e l'uomo sospirò continuando a toccarne la polpa

C:" ma...non tutto è bianco o nero... Ciò che sembra orribile, a volte, è solo un'altra sfumatura di colore...una nuova strada...una nuova vita..."

La polpa iniziò a vibrare, davanti ai loro occhi, e la mela si ricompose tornando ad essere perfetta...

Shiro sorrise, alzando gli occhi, ma smise quando incontrò lo sguardo serio di suo padre

S:"... Pa'...che cos'hai?"

Kai sospirò, rimettendosi il guanto, per poi alzare gli occhi verso quelli del ragazzo

C:" ho bisogno di chiederti perdono Shiro...."

S:" per cosa Pa? E...e dov'è papà?"

Kai gli accarezzò il viso, passando i polpastrelli sulle lentiggini chiare, e si sforzò quasi di sorridere

C:" anni fa.... quindici per l'esattezza...io incontrai un ragazzo che aveva le tue stesse lentiggini...le stesse stelle dipinte, come da un'artista pazzo, sulla sua pelle...."

Shiro sorrise, mettendo una mano sulla sua, e lasciandosi coccolare riascoltando la storia che aveva già sentito

Chisaki prese un profondo respiro, deglutendo un groppo in gola, e continuò a far passare il pollice sul suo viso

C:" quel ragazzino....tuo padre....era disperato perché per la prima volta aveva lasciato la sua natura libera di agire....ed era spaventato.... Era letteralmente terrorizzato all'idea di affrontare l'Alpha con cui si era unito...e pagare le conseguenze del loro atto..... Gli proposi di aiutarlo...gli proposi di modificare i ricordi di quell'altra persona affinché non si ricordasse ciò che era successo.... Tuo padre accettò immediatamente, spaventato da una sua possibile reazione, ed io l'ho fatto....io ho usato il mio Quirk su di lui...ed ho rimosso tutto..."

Shiro annuì, aprendo la bocca per parlare, ma Chisaki vi posò un dito sopra...
C:" ma.... m-ma non ha funzionato.... Tuo padre... t-tuo padre piangeva tutte le notti, mentre aspettava te, e sentiva il loro legame crescere sempre di più.... In molte occasioni, nonostante la manipolazione che avevo fatto, Bakugou Katsuki si ritrovava casualmente nelle città in cui eravamo noi...era come se l'istinto...lo portasse vicino a voi...come se sentisse che voi eravate li... Finché un giorno anche Izuku, prendendoti con sé, non gli andò incontro.... Io lo seguii...io lo tenni d'occhio, a distanza, e li vidi fermi ...l'uno verso l'altro...ad osservarsi... Izuku fece per aprire bocca... l-lui...l-lui voleva parlare con Bakugou ma...ma mi vide fermo, nel vicolo dietro di lui, ed abbassò la testa...tornando verso di me... passandoti nelle mie braccia e ...e chiedendomi di modificare i ricordi dell'eroe...in modo che , anche se avesse sentito l'istinto di farlo...non vi avrebbe più cercato..."

Shiro sgranò gli occhi, vedendo una lacrima lasciare quelli gialli di Kai, ed allungò una mano a toccarlo

S:" pe-perche...perché mi stai dicendo queste cose?"

Kai chiuse gli occhi, mentre la mano di suo figlio gli rimuoveva la lacrima, per poi passarsi l'altra sul volto

C:" perché... pe-perche ho sbagliato Shiro...i-io...i-io mi sono illuso che sarebbe bastato instillare dei ricordi fasulli...mi sono illuso che sarebbe bastato modificare il marchio, sotto richiesta di Izuku, per tenerli lontani... P-per...per vivere la nostra vita da sogno e...e non rischiare di perdervi.... Ma.... m-ma Bakugou continuò a tornare, nelle città dove eravamo, ed Izuku continuava a sognarlo ed io...ed io vedevo quanto fosse spezzato in due...quanto stesse male nonostante a malapena si ricordasse il suo odore.... "

Chisaki afferrò il viso di Shiro, tra le mani, e piangendo si rivolse a lui

C:" i-io ho amato tuo padre...io amo Izuku di un amore umano....di un amore fuori dal genere e dalla natura....ma...ma tuo padre non ama me....Izuku...non ha mai amato me...."

Chisaki singhiozzò, mettendosi le mani sul volto, e Shiro si caracollò ad abbracciarlo

S:" NO PA!!! PAPÀ TI VUOLE BENE! SAI... T-TU SAI CHE TI VUOLE BENE!!!"

Chisaki annuì, stringendolo a sé, e gli posò le mani sulla schiena

C:" si....lo so...mi vuole talmente bene che...che per anni ha represso ciò che è...ciò che prova...ma... m-ma è ora che io vi dimostri il mio amore...che io gli dimostri che quel ragazzo... c-che...il tuo vero padre...non è un mostro....era solo un ragazzino spaventato da un sentimento che lo confondeva....e che , a causa nostra, ha perso tutto...."

Chisaki si alzò, separandosi da lui, e gli accarezzò il viso con dolcezza

C:" io ti amo Shiro...io ti amo come un figlio e, per me, sarai sempre il mio bambino sdentato che finiva nel mio letto quando aveva paura..."

Shiro singhiozzò, appoggiando la fronte al suo torace, e Chisaki gli accarezzò i capelli

C:" ma è giusto... è giusto che anche lui possa conoscerti...che possa amarti...."

S:" NO!!! I-IO... I-IO NON VOGLIO PERDERTI PAPÀ!!!"

Le mani di Kai, chiuse a coppa sulle sue guance, gli sollevarono il viso per guardarlo negli occhi

C:" e non mi perderai mai....tu sarai sempre il mio bambino e, nonostante il sangue diverso, sarò sempre qui per te....sempre Shiro.... Ma i tuoi papà hanno il diritto di provarci almeno...hanno il diritto di chiarire, senza alcuna modifica, che cosa realmente li lega...lo capisci vero?"
Shiro annuì, stringendosi a lui, e singhiozzò sul suo torace

S:" si ma... m-ma tu resterai sempre il mio papà vero?"

Chisaki annuì, deglutendo a fatica, e lo strinse a sé

C:" te lo prometto...nessuno mi allontanerà mai da te..."

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