La vera forma dell'amore

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"Da quando, Naruto? Quando vi siete incontrati a parte ieri sera? Tu e Itachi avete l'aria di conoscervi da tanto."

Naruto non aveva mai visto Sasuke con il viso così distorto dalla collera, nemmeno durante i primi tempi in cui lo aveva conosciuto a scuola, cupo e in ansia per Itachi.

Neanche nel tugurio di Orochimaru mentre Madara rischiava la vita.

Faceva paura. Naruto era paralizzato con ancora l'asciugacapelli a mezz'aria.

I pugni di Sasuke scricchiolavano come se avesse dei guanti di pelle, così stretti che avrebbe potuto rompersi le ossa da solo, tremavano attaccati ai fianchi.

"Sasuke" Naruto aveva dovuto concentrarsi al massimo per non strozzarsi con la saliva "Ti stai sbagliando. Io, come te, ho solo cercato di aiutare Itachi. Non lo vedi che ci stiamo riuscendo?"

"Bella scusa, intanto te lo porti a letto sfruttando le sue fragilità" Sasuke aveva fatto l'ultimo mezzo passo che lo separava dall'amico, ogni parola sembrava gettare benzina sulla sua rabbia "Itachi ha subito traumi che lo portano a legarsi ai peggiori individui, chi mi assicura che tu non sia uno di loro, Naruto?"

"Otouto, ti prego" nonostante Itachi si fosse avvicinato, restava a un paio di metri di distanza dal fratello anche lui intimorito "Naruto è un ragazzo straordinario, il più gentile che io abbia mai conosciuto. Un mese fa mi ha salvato la vita..."

"Sta' zitto, Itachi!" Sasuke si era voltato di scatto verso il fratello agitandogli il pugno contro "Lo stai solo giustificando come hai fatto con Juugo stanotte. Non ne posso più di questo tuo atteggiamento."

Itachi aveva lasciato andare due lacrime senza cambiare espressione.

"Sasuke, è la verità" Naruto finalmente era riuscito a sedersi composto e a mollare l'asciugacapelli "Non te lo abbiamo detto per non farti allarmare ulteriormente vista la situazione, ma Itachi è stato portato in pronto soccorso con un'intossicazione. È quasi morto per calmare il dolore che gli aveva dato la rottura con Zabuza. Non voleva arrivare a tanto, accecato dalla sofferenza, ha perso il controllo. Io sono stato l'unico a capire cosa era successo, gli ho sempre solo parlato. Adesso Itachi ha bisogno di persone che gli stiano vicino, non di conflitti."

"Ora è più chiaro perché non me lo avete detto, Naruto" sempre peggio, Sasuke aveva della schiuma agli angoli della bocca "Così siete stati liberi per tutto questo tempo."

"Sasuke, io e Itachi ci conosciamo da dieci anni" malgrado dovesse trattenere la disperazione, Naruto si era fatto solenne "Quando avevo otto anni ha messo in fuga tre bulli che mi stavano aggredendo nonostante tutti i problemi che avevate in quel periodo. Un gesto d'affetto che qualunque amico si scambierebbe non certo per portarselo a letto. So che vostro padre è morto pochi giorni dopo, so di Shisui e di quello che avete passato. Itachi me lo ha detto perché si fida di me e io voglio aiutarvi davvero."

Naruto sapeva perché una lacrima gli stava solcando la guancia rosa, adesso. Itachi non era un amico qualunque, lo amava da dieci anni.

"Che faccia tosta, Naruto!" il pugno sinistro di Sasuke era pronto a scattare "Hai manipolato mio fratello a tuo piacimento."

"Sasuke..."

Naruto aveva fatto una capriola all'indietro colpito al viso con una violenza inaudita, aveva addirittura scavalcato la poltrona per finire di schiena sul pavimento.

"Otouto, basta, per favore" Itachi riusciva a mantenere un tono gentile anche afferrando il fratello dal maglione nel tentativo di trattenerlo.

Itachi era troppo esile per competere con un ragazzo molto più forte di lui che si allenava da anni. Sasuke, balzato sul corpo di Naruto, gli aveva sferrato un altro pugno dalla parte opposta.

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