Tre anni dopo l'epilogo
Il popolo era in festa, il giorno tanto atteso era finalmente arrivato.
A breve si sarebbero celebrate le nozze del Principe con la figlia del Duca Nero. Da quel momento in poi si sarebbe sancita definitivamente un'alleanza con la Scozia.
Il paese era in fibrillazione dal giorno dell'annuncio, avvenuto in una tranquilla mattinata di luglio dell'anno precedente.
Nicholas, William e Margaret avevano infine ceduto e avevano dato le rispettive benedizioni per quel matrimonio tanto agognato. Entrambi i genitori sapevano bene a quello che sarebbero andati incontro i figli: Elijah sarebbe stato l'erede al trono e la sua compagna sarebbe dovuta essere all'altezza di tale incarico. Da una parte erano felici che tra i loro figli fosse sbocciato l'amore, ma dall'altra volevano essere sicuri che non si trattasse di una passione passeggera. Avevano rifiutato due volte di dare la loro benedizione per le nozze, facendo passare alcuni anni, così che i due ragazzi avessero avuto modo di conoscersi nel profondo.
Quando, per la terza volta, Elijah e Victoria avevano chiesto la loro benedizione per convolare a nozze Nicholas, William e Margaret gliela avevano concessa. Avevano osservato la loro relazione crescere e mutare, diventare solida con il passare degli anni. Certo, avevano avuto alti e bassi, ma avevano affrontato il tutto come una squadra, con complicità e intelligenza.
Da quel giorno erano passati circa otto mesi. Avevano deciso di sposarsi con l'arrivo della bella stagione, e la servitù aveva lavorato senza sosta per fare in modo che fosse tutto perfetto.
Nicholas aveva assistito alle prove dell'abito di Victoria. Gli si erano inumiditi gli occhi la prima volta che l'aveva vista: la sua bambina era ormai una donna, pronta per iniziare una nuova vita con il suo futuro marito.
La sera prima delle nozze Nicholas si era rifugiato nella sua camera, attendendo l'arrivo del compagno. A palazzo circolavano delle voci sul loro continuo "sgattaiolare" via insieme in qualche stanza. William aveva ordinato alla servitù di non fare uscire una singola voce dal palazzo. Certo, era evidente che tutte le volte che il Duca tornava a Londra per fare visita alla figlia, il Re veniva visto sempre meno con la Regina.
William aveva messo subito a tacere le malelingue. Gli era bastato solo ribadire l'importanza di passare del tempo di qualità insieme alla famiglia del Duca e sottolineare il fatto che le loro famiglie fossero ora indissolubilmente legate. Certo, aveva fatto storcere il naso a molte persone, ma non avevano osato controbattere.
"Cosa assilla la tua mente?" la voce di William lo riscosse dai suoi pensieri. Lo vide comparire nella sua stanza da letto, bello come sempre. Per puro caso, a Nicholas era stata assegnata la stessa stanza del suo primo soggiorno nel palazzo, quella che comunicava con la camera del Re tramite un passaggio segreto.
Già, una vera casualità.
"Niente di importante" rispose il Duca con un sorriso, osservandolo mentre lo raggiungeva a letto. William si chinò su di lui e pretese un bacio. Una richiesta che Nicholas non fece fatica ad esaudire.
"Sei sicuro che non sia nulla di importante?" sussurrò il Re, le labbra ad un soffio da quelle del compagno.
"Sono solo irrequieto per il matrimonio di domani" confessò lui "Tra una manciata di ore la mia bambina diventerà una donna a tutti gli effetti. È una sensazione strana"
"Victoria sarà una principessa eccellente. Ha tutta la tempra di suo padre e sono certo che saprà adattarsi perfettamente alla vita di corte"
"Hai ragione, credo che io mi stia fasciando la testa per nulla" sospirò Nicholas chiudendo gli occhi. Sentì la mano del compagno sulla sua guancia, risalendo poi verso la tempia.
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Duca Nero (Solangelo)
FanfictionLe impronte sulla neve si confondevano tra loro: gli zoccoli dei cavalli, le zampe di Sirio durante l'attacco e le impronte degli stivali si mescolavano tra loro senza un senso logico. Grandi chiazze di sangue si erano allargate sotto i freddi cadav...