tra le note del cuore - kid yugi

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La porta si chiude con un lieve rumore, e per un momento tutto ciò che riesco a sentire è il silenzio che riempie la stanza. La sua presenza, quella di Francesco, sembra ancora nell'aria, pesante come una nebbia che non vuole dissolversi. Le sue parole risuonano nella mia testa, come una melodia sinistra che non riesco a scacciare. Mi siedo sul divano, avvolta nei miei pensieri, incapace di fare altro che riflettere su ciò che mi ha detto.

Per un po', rimango così, in uno stato di semi trance, come se il mondo esterno non esistesse più. La luce del tardo pomeriggio filtra debolmente attraverso la finestra, gettando ombre lunghe sulla stanza. La calma apparente è solo superficiale. Mi chiedo come ho fatto a non accorgermi di tutto ciò prima. Come ho potuto ignorare i segnali che ora sembrano così evidenti.

La verità che Francesco mi ha rivelato è come una pietra che si è schiantata contro il mio mondo, facendolo crollare in mille pezzi. Il suo coinvolgimento in un giro che va ben oltre la musica, la sua connessione con persone potenti che, a quanto pare, mi conoscono... È tutto così surreale che faticherei a crederci se non fosse per il suo sguardo serio, per la determinazione con cui ha parlato. Qualcosa in lui è cambiato. È come se avesse smesso di essere il ragazzo enigmatico e distante che ho conosciuto, per diventare qualcuno che ha una missione più grande, qualcosa che non posso ignorare.

Sento un nodo allo stomaco. La curiosità che mi aveva sempre spinta verso di lui ora si mescola con il terrore. Cosa vuole davvero da me? Perché ha scelto di dirmi tutto questo? E soprattutto, cosa significa per me? Non sono mai stata una persona che si è fatta coinvolgere da dinamiche più grandi, da mondi che non mi appartenevano. Ma ora mi trovo davanti a un bivio: ignorare la verità e andare avanti come se nulla fosse, oppure affrontare le conseguenze di ciò che Francesco ha appena rivelato?

Un battito di campanello mi scuote dai miei pensieri. Mi alzo di scatto, sentendo il cuore accelerare. Chi sarà a quest'ora? Forse Tony, che è tornato a casa. Oppure qualcun altro che ha bisogno di qualcosa. Apro la porta senza pensare troppo, ma quando vedo chi c'è dall'altra parte, il mio respiro si blocca.

Francesco.

È lì, sulla soglia, con lo sguardo serio e i suoi occhi che sembrano più intensi che mai. La sua presenza è imponente, quasi palpabile, eppure c'è una certa incertezza nel suo atteggiamento, come se anche lui non fosse sicuro di come io avrei reagito.

«Posso entrare?» chiede, la voce bassa ma ferma. Non è una domanda, è una richiesta silenziosa che non posso ignorare.

Faccio un passo indietro, lasciandolo entrare senza parole. L'atmosfera tra di noi è tesa, carica di quella rivelazione che ci ha separati. La porta si chiude dietro di lui, e restiamo entrambi in piedi nel salotto, senza sapere come rompere il silenzio che si è creato. Ogni parola sembra pesare troppo.

«Hai detto che una volta che conosci la verità non puoi tornare indietro,» dico finalmente, rompendo il silenzio. La mia voce è ferma, ma dentro di me c'è una tempesta di emozioni che non riesco a controllare. «Ma io non so se sono pronta a tutto questo.»

Francesco mi guarda, il suo viso serio e concentrato, ma c'è qualcosa di diverso nei suoi occhi. Un accenno di vulnerabilità che non avevo mai visto prima. «Non ti sto chiedendo di essere pronta. Ti sto chiedendo di scegliere. Perché anche se non lo capisci adesso, la tua vita sta per cambiare.»

Ogni parola che pronuncia sembra scavare più a fondo, come una spada che affonda lentamente nel mio petto. Mi sento presa in un vortice che non posso fermare. Il pensiero di tornare indietro non esiste più. Il mondo che Francesco ha appena aperto davanti a me è troppo vasto, troppo sconosciuto, per essere ignorato.

«Cosa devo fare?» chiedo, la voce quasi un sussurro. Non lo so, ma so che non posso più ignorare ciò che sta accadendo.

Francesco fa un passo verso di me, i suoi occhi non si distolgono dai miei. «Devi capire che non sarai mai più solo una spettatrice. Tu e io... siamo legati in questo. Quello che accadrà, accadrà per entrambi.»