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la tranquillità venne spezzata dal rumore improvviso della porta d'ingresso che si apriva con troppa forza. Mi voltai di scatto, sentendo il familiare tono di Tony echeggiare per la casa.

«Vanessa? Francesco?» chiamò, la voce più dura del solito.

Francesco, seduto accanto a me sul divano, si irrigidì immediatamente. Fino a un attimo prima, stavamo condividendo un momento raro e leggero:  Ma ora, l'aria sembrava essersi congelata.

Tony entrò nel soggiorno, il suo sguardo alternato tra di noi. Bastò un secondo per capire che qualcosa non andava.

«Che diavolo sta succedendo qui?» chiese, incrociando le braccia sul petto.

«Tony...» iniziai, cercando di mantenere un tono calmo.

Francesco si alzò, le mani sollevate in un gesto di difesa. «Aspetta, lascia che spieghi io.»

Tony lo interruppe subito. «Spiegare cosa, Francesco? Tu e mia sorella?»

L'atmosfera si fece ancora più tesa. Vedevo la rabbia crescere negli occhi di Tony, ma anche una sorta di delusione che mi ferì più di quanto volessi ammettere.

«Tony, non è come pensi,» cercò di spiegare Francesco, mantenendo un tono pacato. «Io e Vanessa... non volevamo nasconderlo, stavamo solo cercando il momento giusto per dirtelo.»

«Il momento giusto?» sbottò Tony. «E quando sarebbe stato? Quando lo scoprivo così, per caso? Pensavo che fossi un mio amico, Francesco!»

«Lo sono!» replicò Francesco, la voce più alta di prima. «Proprio perché sono tuo amico, volevo fare le cose nel modo giusto. Vanessa non è una ragazza qualsiasi per me.»

Quelle parole mi colpirono profondamente. Francesco non mi aveva mai detto nulla del genere prima, e sentire quel tipo di sincerità in mezzo al caos mi fece quasi dimenticare la tensione del momento.

Tony si girò verso di me, scuotendo la testa. «E tu? Perché non me l'hai detto, Vanessa? Ti fidavi così poco di me?»

«Non è questo, Tony,» dissi, alzandomi per affrontarlo. «Sapevamo che sarebbe stato complicato per te, tutto qui. Ma non volevo ferirti. Francesco non è qualcuno che ho incontrato per caso. È importante per me.»

Tony sembrava combattuto. Lo conoscevo abbastanza bene da capire che dietro la sua rabbia c'era soprattutto la paura di perdere il controllo su qualcosa di importante per lui: la sua famiglia, i suoi amici, la sua vita.

Dopo un lungo silenzio, sospirò profondamente. «Sai una cosa, Vanessa? Sei adulta, puoi fare quello che vuoi. Ma Francesco...» si voltò verso di lui, puntandogli un dito. «Se le fai del male, non ci sarà musica o carriera che ti salverà da me.»

Francesco annuì, serio. «Non lo farò mai, Tony. Te lo prometto.»

Tony rimase in silenzio per qualche istante, poi fece un passo indietro e scosse la testa con un sorriso amaro. «Non posso credere che sto dicendo questo... Ma spero che sappiate quello che state facendo.»

Non era un'accettazione completa, ma era un inizio. Francesco mi lanciò un'occhiata, e io gli risposi con un lieve sorriso. Forse, con il tempo, Tony avrebbe capito che i nostri sentimenti erano reali.

Tony si allontanò lentamente verso la cucina, lasciandoci soli nel soggiorno. Non sapevo se tirare un sospiro di sollievo o se prepararmi al peggio, ma almeno la prima esplosione sembrava superata. Francesco era ancora in piedi, le mani affondate nelle tasche e lo sguardo fisso sul pavimento.

«Sta cercando di accettarlo,» dissi, più per convincere me stessa che lui.

Francesco scosse la testa, un sorriso nervoso sulle labbra. «Sta cercando di non picchiarmi, più che altro.»

Mi avvicinai, posando una mano sul suo braccio. «Tony è protettivo, ma col tempo capirà. Lo farà per me, se non per te.»

Francesco alzò lo sguardo, i suoi occhi che sembravano scrutarmi nel profondo. «Non voglio che tu debba scegliere tra me e tuo fratello. Non sarebbe giusto.»

Sorrisi, cercando di trasmettergli una sicurezza che forse non sentivo del tutto. «Non sto scegliendo nessuno. Vi voglio entrambi nella mia vita. Dobbiamo solo trovare un equilibrio.»

Prima che potessimo dire altro, Tony tornò con una birra in mano, scrutandoci con una nuova espressione. Non era più rabbioso, ma sembrava incredibilmente serio. Si fermò davanti a noi, sorseggiando lentamente il suo drink.

«Va bene,» disse infine, con un tono più calmo. «Facciamo un patto.»

Io e Francesco ci scambiammo un'occhiata confusa. «Che tipo di patto?» chiesi.

Tony indicò Francesco con la bottiglia. «Tu, Kid Yugi, superstar della trap, farai tutto quello che è in tuo potere per rendere felice mia sorella. Niente giochi, niente drammi, niente distrazioni. Chiaro?»

Francesco annuì immediatamente. «Chiaro come il sole.»

Poi Tony si rivolse a me. «E tu, Vanessa, farai in modo di non farmi pentire di aver accettato questa cosa. Perché se va tutto a rotoli, sarà una bella bomba da gestire per tutti noi.»

«Va bene,» risposi, cercando di sembrare più sicura di quanto fossi.

Tony ci osservò per un momento, poi sospirò di nuovo. «Non posso credere che stia succedendo davvero. È come un brutto copione di una commedia romantica.»

Francesco sorrise leggermente. «Un brutto copione, ma con un buon cast.»

Nonostante tutto, Tony rise debolmente. Era il suo modo di accettare la situazione, o almeno di provare a farlo. Poi si allontanò verso il salotto, accendendo la TV come se volesse dimenticare tutto per qualche minuto.

Quando il rumore della televisione iniziò a riempire la stanza, Francesco si voltò verso di me, ancora con quella scintilla di insicurezza negli occhi.

«È andata meglio di quanto pensassi,» sussurrò, accennando un sorriso.

Mi avvicinai a lui, stringendogli la mano. «Andrà tutto bene. Ora dobbiamo solo dimostrargli che ha fatto la scelta giusta.»

Francesco mi guardò intensamente per un momento, poi si rilassò leggermente. «Non voglio rovinare niente, Vanessa. Tu sei... sei importante per me. Non voglio deluderti.»

«Non lo farai,» risposi senza esitazione.

Restammo così, mano nella mano, per un momento che sembrava eterno. Qualcosa era cambiato: non era solo tra noi due, ma nell'aria stessa. La nostra relazione non era più un segreto, e il mondo esterno aveva iniziato a interferire. Ma, per la prima volta, sentii che eravamo pronti ad affrontarlo insieme.

tra le note del cuore - kid yugi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora