⋆ Chapter 53

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La giornata era stata più lunga del solito, e Helena continuava a portarsi addosso quella tristezza che sembrava non volerla abbandonare. Trigno, che l'aveva osservata da lontano durante le prove, sentiva che qualcosa non andava, ma non riusciva a capire esattamente cosa. Decise, però, che non poteva più restare a guardare senza fare nulla.

Aveva bisogno di fare qualcosa per aiutarla, per farla sorridere di nuovo. Ma che cosa?

Seduto nel corridoio, con la testa piena di idee, un pensiero gli venne improvviso. E se potessi farle una sorpresa? Qualcosa che la faccia sentire amata, qualcosa che la faccia sorridere come una volta.

Non ci pensò due volte. Trigno si mise in contatto con Matteo il fratello di Helena. Dopo una breve conversazione, si accordarono su come organizzare la sorpresa. Matteo aveva accettato di aiutarlo e si sarebbe occupato di inviare un pacco per Helena, un pacco che avrebbe portato con sé non solo ricordi, ma anche un gesto affettuoso da parte della sua famiglia. Un gesto che l'avrebbe fatta sentire più vicina a casa, lontano da tutto ciò che la rendeva triste.

Il piano era semplice. Trigno avrebbe aspettato il pacco durante la giornata e, nel frattempo, cercato di tenere Helena occupata e distratta. Quando il pacco fosse arrivato, sarebbe stata una sorpresa inaspettata, qualcosa che l'avrebbe colpita nel profondo.

La mattina seguente, proprio quando Helena stava attraversando la sala prove con un'espressione che tradiva la sua tristezza, Maria la chiamò. "Helena, c'è un pacco per te." disse con un sorriso, cercando di tenere la situazione leggera.

Helena sollevò lo sguardo, sorpresa. "Un pacco?" Non se lo aspettava, ma il pensiero che fosse qualcosa da casa la fece sorridere un po'. "Lo posso aprire?"

"Certamente, aprilo," rispose Maria, con un sorriso affettuoso.

Quando Helena aprì il pacco, un lieve nodo le si formò alla gola. All'interno c'erano diverse foto, tutte piene di vita, di sorrisi, ma anche di dolore. C'erano le foto di Sofia, la sua sorellina che non c'era più, con i suoi occhioni azzurri e il sorriso luminoso. Helena le guardò a lungo, il cuore che si stringeva mentre riviveva quei momenti felici che sembravano appartenere a un'altra vita. C'era anche il fratello Matteo, che aveva sempre cercato di proteggere, e sua madre, che non smetteva mai di essere il suo punto di riferimento. Le immagini parlavano di momenti passati, di giochi, di vacanze, di cene in famiglia. Ma tutto era diverso ora, ed Helena sentiva che una parte di lei era andata persa insieme a Sofia.

 Ma tutto era diverso ora, ed Helena sentiva che una parte di lei era andata persa insieme a Sofia

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Nella scatola, tra le foto, c'era anche una lettera. La prese con delicatezza e lesse:

"Cara Helena, sappiamo che non è facile, e che quest'anno, per il tuo compleanno, non siamo riusciti a farti arrivare nulla come avremmo voluto. Ma sappiamo che tu sei forte, e che anche se ci separano chilometri, sei sempre nel nostro cuore. Ti vogliamo tanto bene, e speriamo che queste foto ti ricordino quanto sei amata, ovunque tu sia. Ti aspettiamo a casa, con un abbraccio che ti toccherà anche da lontano."

Helena chiuse gli occhi per un attimo, sentendo il peso delle parole. Le lacrime cominciarono a salire, ma stavolta non c'era tristezza pura. C'era qualcosa di diverso: un senso di connessione, di amore che non poteva essere spezzato, nemmeno dalla distanza. Nonostante fosse lontana, la sua famiglia era con lei, e quello le dava una forza che non pensava di avere.

Tra le foto e la lettera, c'era anche qualcosa che la fece sorridere. Un piccolo ciondolo dorato a forma di cuore, con un'incisione che ricordava la sua famiglia, la sua casa. Era un regalo che sua madre portava sempre con sé, come simbolo dell'unione che li legava. Un simbolo che ora Helena avrebbe custodito gelosamente.

Mentre stava guardando il ciondolo, un pensiero attraversò la sua mente. Come hanno fatto a sapere che avevo bisogno di qualcosa di così speciale?

Nel frattempo, Trigno, che si era allontanato per le lezioni, non riusciva a smettere di pensare alla sorpresa che aveva organizzato per Helena. Sentiva che qualcosa si stava muovendo nel cuore di lei, e sperava che quel gesto, quella piccola sorpresa che aveva preparato, avesse avuto l'effetto che sperava. Ma non poteva essere certo, non poteva saperlo finché non l'avesse visto con i suoi occhi.

Quando, qualche ora dopo, rientrò nella sala prove, lo trovò. Helena era ancora seduta sul divano, il ciondolo che brillava al collo, mentre osservava le foto, persa nei suoi pensieri. Non aveva bisogno di dire nulla. La sua espressione parlava da sola.

"Ehi," disse Trigno, avvicinandosi con un sorriso che cercava di essere incoraggiante. "Hai ricevuto il pacco?"

Helena alzò lo sguardo, e per un attimo, il suo sorriso fu tanto genuino che Trigno si sentì sollevato. "Sì. È stato bellissimo. Grazie... davvero."

Trigno annuì, sentendo un senso di soddisfazione crescere dentro di lui. "Sono contento che ti sia piaciuto. Volevo solo che tu sapessi che, anche quando sei lontana da casa, ci sono sempre cose che ti ricordano quanto sei amata."

Helena lo guardò per un lungo momento, gli occhi ancora lucidi ma un sorriso che ora non riusciva più a nascondere. "A volte... i ricordi sono dolorosi, ma oggi, grazie a questa sorpresa, mi sento più vicina a loro. Non so come avresti fatto a sapere, ma... mi ha fatto davvero bene."

Trigno si avvicinò di più, con un gesto di comprensione. "A volte non serve sapere, basta fare qualcosa che arrivi al cuore. E sono contento che ti abbia fatto sentire meglio."

In quel momento, Helena capì che non era sola. Non solo la sua famiglia, ma anche le persone che aveva incontrato in quel nuovo capitolo della sua vita, la stavano sostenendo. E non c'era distanza che potesse spezzare quel legame.

Questione Di Sguardi| TrignoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora