Helena ha diciannove anni, una voce che tocca il cuore, e un unico sogno: tornare a cantare. Da due anni, però, la sua vita è ferma al giorno in cui ha perso la sorellina Sofia. Ma tutto cambia quando, Helena viene selezionata per Amici. Nonostante...
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La sala era illuminata da una luce calda, con il pianoforte al centro e la vocal coach seduta accanto, sfogliando un fascicolo di spartiti. Helena stava davanti al microfono, i fogli di uno dei brani scelti davanti a lei.
"Va bene, Helena," disse la signora con il solito tono incoraggiante. "Proviamo questa. È 'Someone Like You' di Adele. È una canzone potente, emotiva. Lavora sulla tua espressività, ok?"
Helena annuì, prendendo un respiro profondo ed iniziò a suonare al pianoforte, e la melodia familiare riempì la stanza.
Helena iniziò a cantare:
"I heard that you're settled down, That you found a girl and you're married now..."
La sua voce era chiara e forte, ma nel ritornello vacillò leggermente.
"Stop un attimo," disse la vocal coach alzando una mano. "C'è qualcosa che ti trattiene. Helena, stai pensando troppo alle note e troppo poco alle emozioni. Questa canzone deve venire da dentro. Proviamo di nuovo, ma stavolta immagina di cantarla a qualcuno."
Helena sospirò, riprendendo la posizione davanti al microfono. "Ok, ci riprovo."
Ripartirono, e questa volta la sua voce sembrava più sentita, "Va meglio, ma possiamo fare di più...Non ti preoccupare, ci lavoreremo. Per oggi basta così. Puoi tornare in casetta e riposarti."
Helena raccolse le sue cose, un po' frustrata ma grata per la pausa. Uscì dalla sala, attraversando i corridoi silenziosi, fino ad arrivare alla casetta che condivideva con gli altri concorrenti.
Quando entrò nella casetta, però, fu subito colpita dalla presenza di una ragazza che non aveva mai visto prima. Era seduta sul divano, con un'aria composta e tranquilla. I capelli castani erano raccolti in una coda alta, e gli occhi osservavano Helena con curiosità.
Helena si fermò sulla soglia. "Tu sei?"
La ragazza si alzò, tendendole la mano con un sorriso leggero. "Sono Laura."
"Laura?" ripeté Helena, confusa. "E cosa ci fai qui?"
La ragazza esitò per un momento, abbassando lo sguardo. "Sono qui per... una presunta sostituzione."
Helena sentì un nodo allo stomaco. "Sostituzione? Di chi?"
Prima che Laura potesse rispondere, dagli altoparlanti risuonò la voce familiare di Maria: "Tutti i cantanti e i ballerini sono pregati di uscire dalle casette e andare sulle gradinate. Helena, c'è una busta per te. Ripeto, tutti sulle gradinate."
Helena lanciò un'occhiata veloce a Laura, poi afferrò la giacca e uscì di corsa. prese velocemente la lettera per poi tornare sulle gradinate dove gli altri ragazzi erano già seduti.
Maria iniziò a leggere le parole della Pettinelli
"Cara Helena, In questo periodo ho osservato il tuo lavoro con attenzione. Hai talento, ma ho notato delle mancanze nella tua interpretazione e nel modo in cui affronti le sfide. Per questo motivo, ho deciso di inserire Laura come tua possibile sostituta. Non significa che tu sia esclusa, ma è una prova: voglio vedere come reagirai a questa situazione. Mostrami di che pasta sei fatta. Con affetto, Prof.ssa Anna Pettinelli."
Helena abbassò lentamente il foglio, il viso arrossato dall'emozione e dalla tensione. Sentiva un peso sul cuore, una sensazione di insicurezza che cercava di combattere.
