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Helena era in casetta, cercando un posto dove potersi concentrare sulle canzoni che avrebbe portato alla prossima puntata. Dopo una breve riflessione, alzò lo sguardo verso gli altoparlanti e, con un filo di esitazione, chiese: "Maria? C'è una sala libera per fare delle prove?"
Dopo pochi istanti, la voce familiare di Maria risuonò nella stanza. "Certo, Helena. La Sala 2 è disponibile per le prossime ore. Puoi andare lì."
"Grazie mille, Maria!" rispose Helena con entusiasmo. Si alzò, raccolse i suoi appunti, il quaderno con qualche strofa nuova, e si diresse verso la sala.
Nella Sala 2, iniziò a lavorare sulla prima canzone, una cover intensa che voleva cantare in modo originale, dando il suo tocco personale. Voleva giocare con sonorità diverse, sperimentando nuovi arrangiamenti.
Dopo diverse ore di prove e di lavoro intenso, sentì la porta aprirsi. Alzò lo sguardo, aggrottando le sopracciglia sorpresa, e vide Pietro in piedi accanto all'ingresso.
"Ecco dov'eri," constatò il cantante, richiudendo la porta dietro di sé. Senza pensarci troppo, Helena incrociò le gambe, osservandolo mentre si sedeva di fronte a lei.
"Perché?" chiese, un po' stupita ma anche incuriosita dalla sua apparizione improvvisa.
Pietro si sistemò sulla sedia di fronte a lei, lasciando scivolare le sue mani sulle ginocchia in un gesto rilassato. La guardò per qualche istante, un sorriso appena accennato sulle labbra, come se cercasse le parole giuste.
"Beh," iniziò, con un tono tranquillo, "volevo vedere come te la stavi cavando. Non ti vedevo da stamattina, e sai, è strano non sentirti girare per casa."
Helena sorrise a sua volta, sentendo una piacevole sorpresa crescere dentro di sé. "Eri preoccupato per me?"
Pietro distolse lo sguardo per un attimo, scuotendo la testa con una risatina leggera. "Non esageriamo," rispose, quasi per mascherare un pizzico di imbarazzo, "ma sì, diciamo che non mi dispiace tenere d'occhio i miei compagni di squadra."
Helena sorrise di rimando, scrollando le spalle. "Sto provando una cover..."
Pietro annuì, visibilmente interessato. "Posso ascoltare? Mi piace sentirti cantare..."
Helena si illuminò, prendendo la chitarra e preparandosi a suonare una delle strofe più ritmate.
Helena:
"Corro libera sotto al sole,
senza pensieri né parole,
inseguo i sogni, salto in alto,
oltre i confini, io non mi fermo mai.Sento il vento e il suo calore,
questa è vita, questo è amore,
e non importa quanto sarà dura,
io rido forte, io sono sicura.""If you ever find yourself stuck in the middle of the sea,
I'll sail the world to find you.
If you ever find yourself lost in the dark and you can't see,
I'll be the one to guide you.""Se mai ti senti sola,
non temere, io ci sarò,
ti abbraccerò come il sole,
non mollare mai, insieme noi voliamo.""Find out what we're made of,
when we are called to help our friends in need.""Sarai forte come un albero,
la tempesta passerà,
con il vento che ci guida,
la speranza mai svanirà."Helena concluse con un sorriso, osservando Pietro per capire cosa ne pensasse. Lui annuì, visibilmente colpito dalla leggerezza della canzone.
"Mi piace davvero, Helena. È... diversa..." disse Pietro, sorridendo.
"Grazie," rispose lei, visibilmente contenta del suo apprezzamento. "Volevo fare qualcosa di spensierato."
"Beh, ci sei riuscita," rispose Pietro. "Ha qualcosa che ti rappresenta. Si vede che l'hai scritta pensando a qualcosa di positivo."
Helena annuì, soddisfatta.
Helena sentiva il cuore alleggerirsi al commento di Pietro, come se fosse riuscita a trasmettergli esattamente l'energia che aveva immaginato per la canzone. Lui la guardava, quasi con una nuova luce negli occhi, e sembrava sinceramente colpito.
"È una bella differenza rispetto alle ultime cose che hai cantato," continuò Pietro, un sorriso di apprezzamento sulle labbra.
Lei rise, stringendosi nelle spalle. "Ogni tanto ci vuole. Non sempre si riesce a trasmettere solo la malinconia, e poi mi piace cambiare, sperimentare."
"Te la cavi bene, direi," ammise lui, chinando un po' la testa come per darle maggior credito. "Sai, hai una voce che si adatta a tante cose... penso sia un grande punto di forza."
Helena arrossì leggermente, sorpresa dalla genuinità del suo complimento. "Grazie, Pietro."
Lui si sporse leggermente verso di lei, mantenendo quel tono amichevole ma con un'intensità nello sguardo che Helena trovava difficile da ignorare. "Dovresti far sentire questa canzone anche in puntata. Potrebbe colpire davvero."
"Ci stavo pensando..." Helena abbassò lo sguardo, riflettendo. "Forse può far vedere un altro lato di me."
Rimasero in silenzio per qualche istante, condividendo un momento di reciproca comprensione. Helena sentiva che, pur senza parole, Pietro stava cercando di dirle qualcosa di più: sostenerla, farle sentire che anche lui era lì per lei, anche in modo più profondo di quanto avesse immaginato.
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Questione Di Sguardi| Trigno
FanfictionHelena ha diciannove anni, una voce che tocca il cuore, e un unico sogno: tornare a cantare. Da due anni, però, la sua vita è ferma al giorno in cui ha perso la sorellina Sofia. Ma tutto cambia quando, Helena viene selezionata per Amici. Nonostante...