⋆ Chapter 46

164 5 0
                                    

☆⋆。‧_____________‧。⋆☆

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

☆⋆。‧_____________‧。⋆☆

Helena aveva appena finito di farsi una doccia nella stanza che condivideva con Vybes, llan e Trigno. Indossava una lunga maglia bianca, i capelli ancora umidi le ricadevano in morbide onde sulle spalle. Mentre cercava di asciugarsi il viso con un asciugamano, sentì la porta del bagno aprirsi all'improvviso. Trigno entrò senza preavviso, chiudendo la porta dietro di sé e bloccandola con un gesto deciso.

Helena lo guardò sorpresa, ma non ebbe nemmeno il tempo di dire una parola. Trigno si avvicinò a lei con uno sguardo intenso, posando le mani sui suoi fianchi e attirandola a sé. Senza esitazioni, la baciò, un bacio profondo e appassionato che sembrava voler colmare tutte le volte in cui si erano dovuti trattenere Helena si lasciò andare, avvolgendogli le braccia attorno al collo, mentre il calore tra loro aumentava.

Trigno sollevò Helena con delicatezza, facendola sedere sul bordo del lavandino, e continuò a baciarla con sempre più intensità. Le sue mani percorrevano la sua schiena, mentre Helena si perdeva nei suoi baci, dimenticando per un momento tutto ciò che li circondava
Era come se, in quel momento, esistessero solo loro due, lontani da tutto il resto del mondo.

Helena chiuse gli occhi, lasciandosi completamente trasportare dal momento. Le labbra di Trigno erano calde e sicure, e ogni suo tocco sembrava raccontarle quanto lui avesse desiderato quel momento. La maglia bianca di lei, ormai incollata alla pelle per via della doccia appena fatta, si appoggiava leggera contro il petto nudo di Trigno, facendo emergere ancor di più il contrasto tra il loro respiro affannoso e il silenzio ovattato della stanza.

Sospirò quando le sue mani le scivolarono lungo i fianchi, fermandosi per un attimo prima di risalire verso la sua schiena, tracciando ogni curva con una delicatezza sorprendente, quasi volesse imprimere ogni dettaglio di lei nella sua memoria. Trigno la guardava intensamente, come se cercasse di assorbire ogni emozione attraverso gli occhi. Helena ricambiava lo sguardo, ritrovandosi perduta in quel profondo mare scuro che le prometteva amore e protezione.

"Mi sei mancata, sussurrò Trigno, la sua voce roca che tradiva un desiderio accumulato, soffocato da giorni di distanze imposte, di momenti rubati in mezzo agli impegni e alle telecamere.

Helena sorrise, una leggera risata che le sfuggi dalle labbra mentre gli accarezzava la guancia, i suoi pollici che sfioravano la linea della mascella forte di lui. "Anche tu, anche se sei qui accanto a me ogni giorno.. sento la tua mancanza." Era una confessione che le uscì dal cuore, parole che non aveva nemmeno pianificato di dire.

Trigno si chinò di nuovo, sfiorandole il collo con le labbra in una serie di baci lenti e leggeri, lasciandole la pelle calda e leggermente arrossata. Ogni bacio, ogni carezza era come una piccola promessa di quei momenti che avevano desiderato momenti che nessuno poteva togliergli. Sentiva le mani di lei stringersi sui suoi capelli mentre lo attirava ancora più vicino, come se temesse che quell'istante potesse dissolversi da un momento all'altro.

La posizione era scomoda, e il bordo del lavandino freddo sulla pelle di Helena, ma niente di tutto questo sembrava importare. Era come se il mondo si fosse fermato, lasciandoli sospesi in quella bolla di intimità e complicità che era solo loro

Trigno fece una pausa, lasciando che la loro fronte si toccasse mentre i loro respiri si mescolavano. "Non so quanto ancora riuscirò a resistere così, Helena," ammise, il suo sussurro un misto di passione e frustrazione.

Helena gli accarezzò il viso, il suo sguardo addolcito.

Questione Di Sguardi| TrignoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora