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La tensione nella casetta era palpabile. Helena non riusciva a trovare pace. Da quando avevano fatto quella gara di canto, il pensiero che Trigno potesse essere a rischio non le dava tregua.
Mentre camminava avanti e indietro per il soggiorno, i suoi occhi si posavano continuamente sull'orologio appeso alla parete. Trigno era forte, ma nel programma le sorprese erano sempre dietro l'angolo. Un giudizio sbagliato o una performance sottotono potevano cambiare tutto in un attimo.
Seduto al tavolo, Vybes osservava Helena con aria preoccupata.
"Helena, stai sprecando energia a preoccuparti così. Trigno sta preparando la sfida al massimo, sai quanto ci tiene. E poi ora è a lezione con Anna."Helena si fermò, fissandolo.
"Non capisci, Vybes. Non è solo per la sfida. Questo percorso ad Amici significa tutto per lui. E se dovesse perdere? Se venisse eliminato, cosa succederebbe? Non voglio vederlo soffrire così."Vybes scrollò le spalle.
"Ma è proprio per questo che dobbiamo sostenerlo. Lui ha bisogno di sapere che credi in lui, non che sei qui a immaginare scenari disastrosi."Helena sospirò e si lasciò cadere sul divano, affondando il viso tra le mani.
"Non posso farne a meno. Da quando è iniziato tutto questo, Trigno ha messo ogni singola parte di sé in questo percorso. Se finisse qui, non so come reagirebbe... e non so come reagirei io."Mentre Helena parlava, non si accorse che Trigno era entrato nella stanza. Si fermò sulla soglia, osservandola con attenzione, e un piccolo sorriso si formò sulle sue labbra. Era chiaro che lei stava soffrendo per lui, e questo lo toccava nel profondo.
"Helena," disse piano, il suo tono calmo e affettuoso.
Lei alzò lo sguardo di scatto e si irrigidì, colta alla sprovvista.
"Trigno... io... non sapevo che fossi qui.""L'ho sentito," disse, avvicinandosi e sedendosi accanto a lei sul divano. Prese la sua mano tra le sue, stringendola con delicatezza. "Non devi preoccuparti così tanto. Lo so che sei spaventata, ma devi avere fiducia in me."
Helena abbassò lo sguardo, incapace di trattenere le lacrime.
"Non è che non mi fido di te, Trigno. È solo che non riesco a smettere di pensare al peggio. Se uscissi, perderesti il tuo sogno... e io perderei te qui, con me. Sei importante per me. Non sopporterei di vederti soffrire."Trigno sorrise dolcemente e le accarezzò il viso con la punta delle dita.
"Helena, il mio sogno non finisce con questa sfida. Anche se dovessi uscire, non significa che tutto sia perduto. Continuerò a cantare anche fuori dalla casetta. E una cosa è certa: non mi perderai. Non importa dove andrò, io tornerò sempre da te."Helena lo guardò con occhi lucidi, cercando conforto nelle sue parole.
"Non capisco come fai a essere sempre così sicuro di te. Io mi sento così... impotente. Vorrei poter fare qualcosa di più, aiutarti."Trigno rise piano e le posò un bacio leggero sulla fronte.
"Mi stai già aiutando, Helena. Sapere che ci sei, che credi in me, è tutto quello di cui ho bisogno. Non devi fare altro."Il silenzio cadde tra loro per qualche istante. Helena abbassò lo sguardo, fissando il pavimento, mentre le lacrime scivolavano silenziose sulle sue guance.
"Per la prima volta, dopo tanto tempo, mi sento come se avessi qualcosa di speciale da proteggere. Dopo la morte di Sofia... pensavo che non avrei mai più provato qualcosa del genere. Ma tu..."Trigno la guardò con dolcezza, comprendendo appieno il peso di quelle parole.
"Piccola fenice, sei molto più forte di quanto pensi. Sai perché ti chiamo così? Perché rinasci ogni volta dalle tue difficoltà, più luminosa e più forte. E questo vale anche per noi. Qualunque cosa accada, non smetteremo mai di combattere."Helena lo fissò, commossa, e annuì. Si strinse a lui, appoggiando la testa sulla sua spalla, e per la prima volta in quella giornata si concesse di respirare a fondo.
"Qualunque cosa accada, sono orgogliosa di te," sussurrò piano.
Trigno la abbracciò, tenendola stretta come se potesse proteggerla da tutte le sue paure.
"Grazie, piccola fenice. Questo significa tutto per me."La notte avanzava, ma in quel momento, nel silenzio della casetta, sembrava che tutto fosse sospeso. Insieme, Helena e Trigno trovarono la forza di affrontare l'incertezza, sapendo che, qualunque fosse il risultato, il loro legame sarebbe rimasto intatto.
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Questione Di Sguardi| Trigno
FanfictionHelena ha diciannove anni, una voce che tocca il cuore, e un unico sogno: tornare a cantare. Da due anni, però, la sua vita è ferma al giorno in cui ha perso la sorellina Sofia. Ma tutto cambia quando, Helena viene selezionata per Amici. Nonostante...