Prologo

1.1K 38 3
                                    

Cristian quel lunedì sera mi aveva invitato a casa sua con i ragazzi a cena, dato che i suoi genitori erano fuori città e non sarebbero rientrati per tutta la sera. Accettai quasi subito la proposta del ragazzo, anche perchè non avevo nulla da fare e non avevo nessuna ragazza da portarmi a letto. Presi il giubbotto nero in pelle che avevo indossato per andare a scuola e andai verso casa Lo Presti a piedi, tanto non era poi così lontana, ci si arrivava in cinque minuti a piedi da casa mia.

Suonai il campanello e mi venne ad aprire Daniele.

«Oh, finalmente Mattì, tu l'orologio non sai neanche cosa sia» commentò Daniele non appena varcai la soglia.

«Lo sai che sono fatto così, Dani» gli risposi io, volevo sempre farmi desiderare, e soprattutto accadeva con le ragazze.

Tutte cadevano ai miei piedi, bastava uno sguardo, un gesto, un sorriso per farle letteralmente sciogliere. Mi avviai in cucina dove ormai erano già tutti gli altri, intenti a mangiare una pizza.

«Ciao ragazzi» annunciai appena entrai nella stanza.

«Pensavamo non venissi più» disse Stash, sorseggiandosi una Becks.

«Ecco il signor Briga» aggiunse Cristian.

«Hei ritardatario, ti abbiamo preso la pizza» mi salutò Gabriele,allungandomi il cartone nel quale stava la mia cena.

Gabriele,tra i quattro, è quello con cui ho legato di più. Non che con gli altri non ci sia amico, anzi, con loro ci sono cresciuto,con tutti quanti, ma Gabriele è sempre stato capace di capirmi prima degli altri tre.

«Grazie» borbottai io, mentre addentavo la pizza.

Mangiammo tutti insieme, e poi decidemmo di andare in camera di Cristian per raccontarci le nostre ultime esperienze, ormai ogni volta che ci vedevamo finiva così: parlavamo delle nostre ultime fiamme e facevamo considerazioni sulle ragazze della nostra scuola.

«Ragazzi,dico solo una parola: Gatta» annunciò Stash soddisfatto,sdraiandosi sul letto di Cristian a pancia all'insù.

«Non dirmi che te la sei fatta!» gli urlò Daniele tirandogli una pacca amichevole sulla spalla.

«Ci manca poco! L'altra sera ci sono uscito, e devo dire che non è niente male» disse infine Stash, contento «e tu invece? Cos'hai da dirci?» gli chiese.

«Ti dirò, mi voglio prendere una pausa e ricomincio a rimorchiare all'apertura della nuova discoteca questa domenica» concluse Daniele.

«E tu, Gabri? Sempre con la Pepa?» si rivolse Cristian a Gabriele. Gabriele odia quando parliamo 'male' della sua ragazza. Lui è davvero preso da questa storia con questa ragazza, è tanto che stanno insieme, mi sembra un mese -tanto per me,ovvio-, nonostante tutto non la vuole lasciare perchè, beh, dice che si amano a vicenda.

«Oh Cri, se gli piace non ci può fare nulla» andai in difesa di Gabriele, che mi rivolse un sorriso «ti ricordi invece quando tu sbavavi dietro a quella del quinto anno quando noi stavamo in seconda?»

«Il passato è il passato» affermò Cristian con fare filosofico «non passo più tanto tempo dietro ad una ragazza, infatti questo mese sono andato a letto con quattro ragazze» concluse il discorso sempre rinfacciandoci il suo record personale.

«Invece te Mattì? La tua ultima preda?» mi domandò Daniele.

«La scorsa settimana mi sono fatto una delle cheerleader, quella rossa,ma al momento non sono preparato per discutere» ridacchiai io alla fine.

Di solito ne avevo sempre una con cui stare -stare per me significa una botta e via- e magari se mi andava bene avevo anche quella di riserva, ma questa settimana me la sono presa comoda.

«Aspetta un secondo» prese fiato Gabriele «Mattia Briga Bellegrandi che non ha una ragazza con cui stare? Dai Mattì, non ci credo neanche se ti vedo» sia Gabriele sia i ragazzi sembravano sbalorditi.

«Allora rimediamo subito» si affrettò Cristian.

Prese il portatile della Apple e se lo appoggiò sulle ginocchia,mettendosi a sedere in terra accanto a me, poggiato con la schiena al bordo del letto, così da far vedere a tutti lo schermo.

«Allora, vediamo un po'..» Cristian smanettava sul computer, era entrato sul suo profilo facebook e stava andando sull'opzione 'amici'.

«Siccome non ne hai nessuna adesso» spiegava Cristian «troviamo un modo per fartela avere. Io ho molti amici di scuola su facebook, premi una lettera a caso senza guardare della tastiera, e la prima ragazza che viene diventerà la tua prossima vittima» concluse Cristian, con un sorrisetto in viso.

«Qualsiasi ragazza sia, niente ripensamenti, tanto sono convinto che la farai tua Mattì» mi appoggiò Stash.

Certo che Cristian non aveva avuto una cattiva idea, era una cosa nuova e di certo non mi sarei mai tirato indietro ad una sfida del genere. Chiusi gli occhi e lasciai cadere un dito sulla tastiera, poi quando sentii toccare un tasto aprii gli occhi per vedere cosa fosse uscito fuori.

«Uhm, P. La prima ragazza che c'è si chiama Paola Marotta, e frequenta la mia stessa classe di spagnolo, chimica e qualche altra lezione che non mi ricordo» aggiunse Cristian.

«Andiamo a vedere le foto» disse prontamente Daniele.

Cristian aveva questa 'Paola' come amica solo per il fatto che aveva qualche lezione in comune con lei, così cominciammo a scorrere le foto del suo profilo e devo ammettere che la fortuna aveva girato a mio favore, non era neanche poi così brutta, anzi.

«Mi sembra una cosa trattabile, totalmente» condivisi con i ragazzi il mio pensiero.

Aveva un fisico oserei dire perfetto, dei lunghi capelli biondi e boccolosi e degli occhi meravigliosi.

«Scherzi Mattia? E' proprio figa questa» aggiunse Stash, totalmente imbambolato nella vista di una foto della ragazza di spalle.

«Paola ha tutto, ci resta solo da scoprire se è brava a letto come lo è a scuola» disse prontamente Cristian.

«Non dirmi che è una secchiona..» odiavo le secchione.

«No, non va nè bene nè male, tutto qua, se non sbaglio a spagnolo e chimica ha la media del sette» mi rispose il ragazzo.

«Più di quanto Stash prenderebbe in tutto un anno scolastico» scherzò Gabriele ,provocando la risata di tutti.

«Okay,si può decisamente fare» si, era proprio una sfida per Mattia Briga.

«Attento però Mattì, potremmo provarci noi» disse Daniele da parte degli altri due.

Continuammo per tutta la sera a guardare le foto di questa ragazza, autoconvincendoci del fatto che in ogni foto era sempre più figa, e discutemmo anche del piano da attuare. Perlomeno mi sarei divertito. Verso le 23 decisi di tornarmene a casa, salutai i ragazzi e mi incamminai verso casa mia. Non appena entrato, urlai a mia madre che ero tornato e me ne andai in camera buttandomi sul letto e riflettendo senza l'aiuto dei ragazzi -i quali mi avevano offerto qualche consiglio, ma io sapevo benissimo fare da solo- quale tecnica utilizzare per conquistare Paola Marotta.


Solo una sfidaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora