Mattia's pov.
Fortunatamente riuscii a fermare la sveglia prima che suonasse, mi ero svegliato -stranamente- cinque minuti prima delle sette non si sa con quale miracolo.
Mi ero messo ad osservare Paola, dato che ancora dormiva: era così bella. Le accarezzai una guancia con due dita, scostandole una ciocca bionda. Mi alzai lentamente attento a non svegliarla e scesi in cucina, dove regnava il silenzio - ancora per poco.
Arrivò di corsa Flami, seguita da Rebecca; mia madre posizionò le tazze di latte fumante in ogni posto, eccetto quello di mio padre, dato che non c'era.
«Oh, buongiorno Mattia» mi salutò mamma, rivolgendomi un sorriso.
«Ciao mamma» risposi «i cornetti..»
Mia madre posò il vassoio dei cornetti sul tavolo, due se li prese Flami, uno Rebecca e l'ultimo lo afferrò mia mamma.
«Bene, non faccio colazione» annunciai, lasciandomi andare sulla sedia.
«Che avete fatto ieri sera tu e Paola?» chiese curiosa Rebecca.
«Abbiamo fumato una sigaretta e poi ci siamo infilati a letto» risposi, omettendo tutto il nostro discorsetto.
«Mmh, davvero? Non è che avete dormito inseme?» domandò con fare indagatore Rebecca.
Ma cos'era,una nuova puntata di 'mettiamo in imbarazzo Mattia'?
Mi stava letteralmente sputtanando di fronte a mia madre, e sinceramente non era la migliore delle cose. Infatti, mi guardò un po' strana, alzando le sopracciglia, poi prese a fare le sue solite faccende, ma mi ero accorto che voleva assolutamente ascoltare ciò che stavo per rispondere.
«Ma certo che no» cercai di essere il più convincente possibile.
«E allora voglio controllare» Rebecca si alzò e corse di sopra.
Oh cazzo, cazzo, cazzo.
Ero nella merda più totale.
Mai ero stato in imbarazzo per aver dormito con una ragazza, men che meno con una con cui non ho fatto niente. Rincorsi mia sorella per le scale, preoccupato.
Lo avrebbe detto a mia madre, e le moine e gli interrogatori non avrebbero mai avuto fine. Non è che potevo dire a mia mamma che Paola è davvero sexy e che andremo a letto insieme -perchè andremo a letto insieme-!?
Rebecca non mi avrebbe dato più pace, e anche Paola poi sarebbe stata incastrata dalle loro domande. Gli interrogatori della CIA non erano niente in confronto a ciò che avrebbero fatto la mia apparentemente adorabile mini-Mattia in versione femmina.
«Mi sono sbagliata» si strinse nelle spalle e tornò giù, salterellando.
Aprii la porta di camera mia e trovai Paola distesa nel letto singolo davanti alla scrivania.
Quella ragazza era un genio.
Sicuramente si era svegliata, oppure mi ero sognato tutto. Incrociai le braccia al petto e incrociai una gamba, battendo silenziosamente la punta del piede.
La osservavo con un sorrisetto stampato in faccia: dormiva beatamente con un braccio dietro la testa e uno sulla pancia, la bocca dischiusa, il torace che si alzava e abbassava con ritmo regolare. Era stata geniale, neanche avesse sentito tutto il trambusto del piano di sotto.
Mi ricordai poi, che io avevo scuola, perciò dovevo prepararmi. Andai in bagno e mi lavai, poi tornai in camera e scelsi un paio di jeans stretti scuri e le Adidas superstar che avrei abbinato ad una maglietta nera semplice. Mi spogliai -tanto Paola ancora dormiva, e poi vedermi mezzo nudo era soltanto l'ottava meraviglia del mondo- e indossai i pantaloni e le scarpe, rimanendo a torso nudo, dato che la maglietta non mi convinceva.
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Solo una sfida
FanfictionCopertina: @xEdenB «Aspetta un secondo» prese fiato Gabriele «Mattia Briga Bellegrandi che non ha una ragazza con cui stare? Dai Mattia, non ci credo neanche se ti vedo.» sia Gabriele sia i ragazzi sembravano sbalorditi. «Allora rimediamo subito.» s...