2. Lui. Sempre lui.

2.4K 207 105
                                    

La mattina successiva mi svegliai col sorriso sulle labbra. Mi sorprendeva come fossi di buon umore nonostante la terribile insonnia della sera precedente passata a pensare agli occhi di quello strano ragazzo. Degli occhi così puri e limpidi che sembravano ricreare a pieno le stesse identiche sfumature dell'oceano.

Mi alzai molto presto, indossai una semplice t-shirt, un pantaloncino e scesi al piano di sotto.
La mamma già si trovava in cucina ed era immersa come sempre tra i suoi documenti. Si occupava di un'agenzia immobiliare e quindi spesso tornava a casa tardi per delle riunioni o passava il week-end fuori per concludere una vendita. Io e Rachel ormai eravamo abituate a questo stile di vita e avevamo imparato a badare a noi stesse per qualche giorno senza provocare troppi danni. La cucina purtroppo era ancora un tabù per noi, così ogni volta che ci veniva una certa fame, finivano per ordinare una pizza e la cosa, ad essere sincera, non mi dispiaceva.

- Buongiorno mammina!- Esclamai fin troppo pimpante, salutandola con un veloce bacio sulla guancia.
- Buongiorno tesoro, oggi siamo di buon umore?- Chiese scrutandomi per bene e cercando di trovare una risposta solo attraverso i miei movimenti.
- Uhm... cosa te lo fa pensare?- Dissi appoggiandomi al bancone e mordendo distrattamente una mela.
- Oh niente in particolare, stai solo saltellando per tutta la stanza anziché camminare normalmente...- rispose per poi ritornare a prestare attenzione alle sue carte.
- Sarà perché ho fatto un bel sogno- sussurrai, pensando invece che quel Luke era assolutamente reale.
- Comunque... dove sono le chiavi di casa?- Continuai restando sul vago.
- Sul mobile dell'ingresso. Ma dove devi andare?-
- In spiaggia!- Urlai prima di uscire e chiudermi la porta alle spalle.

***

Il mare quel giorno era agitato, le onde si infrangevano violente sugli scogli e metà della spiaggia era ancora in ombra. Mi sorprendeva come il microclima dell'Australia cambiasse così rapidamente da un giorno all'altro.

- Buongiorno- dissi timidamente, vedendo Luke e entrando nel bar.
- Hey rossa! Allora sei venuta veramente.-
- Dubitavi forse?- Chiesi leggermente imbarazzata per l'appellativo simpatico che mi aveva rivolto.
Okay, nella mia vita mi avevano chiamata in quel modo milioni di volte, ma quel soprannome, pronunciato da lui, suonava decisamente adorabile.
- Mmh... probabilmente si.-
- Beh allora hai sbagliato- dissi con un sorridendo flebile.
- E sentiamo, sei caduta dal letto o hai fatto le corse perché non vedevi l'ora di incontrarmi di nuovo?- Mi chiese con aria da sbruffone -sai... lo dico perché sono appena le nove- disse indicando l'orologio dietro di me.
- Ha-ha-ha molto divertente. Vuoi che vada via e venga più tardi?- Risposi ironizzando.
- Certo che no!-
- Mi sono svegliata presto perché i cani dei vicini hanno cominciato ad abbaiare senza sosta.- Mentii -comunque... vorrei una granita al cocco, per favore-
- Arriva subito, dolcezza.-

- Hey Luke... non mi presenti la tua nuova amica? - Disse un ragazzo moro che probabilmente lavorava lì con lui.
- Ehm.. certo. Ash lei è Fiamma. Fiamma, lui è Ashton ed è un coglione- disse il biondo con quel sorrisetto sornione sempre stampato in faccia.
- Io direi, Dio greco non che tuo migliore amico dai tempi delle elementari- specificò il moro dandogli una pacca sulla spalla
-ahh e sai che se la signora Virginia ti vede parlare in questo modo con i clienti, ti uccide con le sue stesse mani? Non è decisamente la vecchina più dolce del mondo.- Ribattè Ashton divertito.
- Si, lo so. Ma come avrai notato, oggi arriva più tardi, quindi non può vedermi e spero non sarai tu a fare la spia.- Rispose Luke con un cipiglio annoiato - e poi, Dio greco, mi lasci respirare due minuti?- Continuò sbuffando.
- Fai come vuoi.. comunque piacere di conoscerti Fiamma- disse il riccio ammiccando.

Guardai il telefono notando che mi era appena arrivato un messaggio da mia sorella e dopo averlo letto alzai gli occhi al cielo.
- Piacere mio, Ashton... ma ora devo proprio andare- affermai posando i soldi sul bancone nonostante non avessi neanche toccato la mia bevanda.
- Già vai via? Ma sei arrivata da appena cinque minuti.- Disse il biondo con aria dispiaciuta.
- Si... mia sorella a quanto pare ha un grosso problema con un ragazzo e devo correre da lei. Ci siamo trasferite da pochissimo e un tipo l'ha già invitata ad uscire. Ma che hanno questi australiani al posto del cervello?- Dissi roteando gli occhi nuovamente.
- E tu sei gelosa di questa cosa?- Chiese d'un tratto Ashton -perché se vuoi potremmo subito rimediare- aggiunse con un sorrisetto malizioso.
- Ashton!- Urlò Luke a quel punto -smettila di fare lo stupido.-
- Che ho detto di male?- Disse alzando le mani.
- Oh.. niente. La conosci solo da trenta secondi e la inviti ad uscire.... è una cosa normalissima- rispose il biondo infastidito.
- Ahh ora ti metti a fare il santarellino? Ti devo forse ricordare le decine di ragazze con cui sei uscito tu? La maggior parte le conoscevi da quanto? Due minuti?- Sbottò allora Ash tirandosi i capelli indietro.

Mi sentii improvvisamente in imbarazzo quindi decisi di correre via prima che si scatenasse il putiferio.
- Uhm.. okay. Vi lascio litigare in pace.- Dissi sviando la conversazione che stava per degenerare. -Ashton.. grazie per l'invito ma sarà per un'altra volta.- Risposi trattenendo una risata e scendendo dallo sgabello, per poi dirigermi verso l'uscita.
- Ci vediamo domani- salutai velocemente entrambi aprendo la porta.
- A domani Fiamma...- dissero in coro i due ragazzi.

La porta stava per chiudersi alle mie spalle quando mi girai un'ultima volta e sentii il biondo dire "sei proprio un demente Irwin." Dandogli uno spintone.

•spazio autrice•
Heey girls! Capitolo abbastanza breve e dialogato, spero sia di vostro gradimento!
Ecco a voi un nuovo personaggio... e voi siete team Ashton o team Luke?
Commentate in tante... sono curiosa di sapere da che parte state!
Un bacio forte♥

~jaceismyiratze

Finally || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora