47. Promise

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Luke's pov

La sera in cui chiesi a Fiamma di sposarmi, la passammo praticamente in bianco.
Restammo per non so quanto tempo a baciarci e a guardare le stelle sulla spiaggia isolata.

Il mattino seguente la riaccompagnai a casa e mi diressi nel mio appartamento saltellando a piedi uniti come un bambino che aveva appena comprato il suo giocattolo preferito.

Entrai nella stanza canticchiando, pensando di essere solo ma quando mi guardai intorno, vidi i miei amici dormire malamente, chi sul divano e chi a terra.
Sbuffai esasperato e cominciai a battere le mani per svegliarli.

- Ma che cazzo di problemi hai Hemmings? È l'alba.- Sbotto Calum nervosamente, portandosi una mano davanti al viso.
- Senti chi parla. Sei tu quello che sta dormendo a terra nel mio appartamento. E poi sono le undici.- Enunciai spalancado le finestre per far entrare un po' d'aria data la puzza di fumo che appestava l'intera stanza.

Il moro si mise seduto massaggiandosi la schiena dolorante e intanto anche gli altri ragazzi aprirono gli occhi.
Ashton, in particolare, appena mi vide trasalì. -Hai passato la notte fuori- cominciò -questo significa...-
- Che ha detto si!- Esclamai sorridendo a trentadue denti.
- Sgancia, Ash!- Disse la mora con la voce ancora impastata dal sonno.
Con una smorfia Ashton lanciò una banconota sul letto che la ragazza intascò con noncuranza.

Poi Nicole guardò il telefono e vide che Fiamma la stava telefonando.
- Il dovere da migliore amica mi chiama.- Si alzò riluttante dal letto, posando un casto bacio sulla guancia del ragazzo prima di andare via.

- E quindi ti sposi?- Chiese Michael osservandomi attentamente, come per scovare una minima insicurezza nei miei occhi.
- Se è così, voglio fare il testimone di nozze! - Esclamò ridendo. La sua risata fu l'unica a risuonare nella stanza.
Io lo guardavo curioso, mentre i restanti con fare omicida.
- È ovvio che sarò IO a fare da testimone a Luke- disse altezzoso Ashton, passando un braccio sulle mie spalle.
Calum tossì leggermente.
- Io ci so fare di più con le parole, potrei fare io il testimone...-
- Io sono il ragazzo della migliore amica di Fiamma, nonché amico di sempre. Prima io! - Si accese Ashton. Lui VOLEVA fare il testimone.
- Va bene. Chiariremo questa faccenda come veri uomini. Venite qui.-

I quattro assunsero improvvisamente un'espressione seria.
Si avvicinarono di colpo tutti tranne me, che intanto impallidivo, e si guardarono a turno negli occhi. Mancava solo la musica dei film western.
- CARTA FORBICE SASSO!- Urlarono all'unisono.
- STOP!- Sbottai, allibito da quella scena pietosa.

Sbuffai rumorosamente e pensai a una soluzione razionale.
- Potrei fare da giuria.- Proposi -voi farete il discorso del testimone, e io sceglierò quello più bello, anche perchè il mio testimone non sarà scelto con carta forbice sasso, signori...-
I tre si guardarono, e poi scrollarono le spalle.
- Bene!- Sospirai sollevato -allora vi do un po' di tempo. Un ultima cosa... ditemi che stanotte non avete fatto cose sconce in questa stanza.-
- Ma per chi ci hai preso?- Sbottò Michael con aria offesa -eravamo troppo stanchi per tornare a casa.-
- Farò finta di crederci.-

Fiamma's pov

- Sono tornata!- Esclamai una volta entrata in casa. -Mamma ci sei?- Continuai mentre posavo la giacca di pelle che mi aveva prestato Luke, sull'appendiabiti nell'ingresso.
- Sono in cucina!- Rispose la donna che probabilmente stava già preparando il pranzo.

Appena entrai nella stanza, si voltò e mi guardò con sguardo truce. Ero nei guai.
- Ti sembra l'orario per ritornare a casa? Era molto preoccupata. Non rispondevi nemmeno al telefono! Ho dovuto chiamare Nicole e mi ha detto che eri con Luke. È così?- Chiese velocemente.
- Si mamma... scusami.-
- Pensavo che ti avessero rapita!- Sbottò adirata.
- Sei sempre troppo pessimista.- Sbuffai aprendo il frigo per versarmi un bicchiere d'acqua.
La donna sospirò frustrata.
- Ricorda sempre di non camminare da sola di notte...- sussurrò improvvisamente.
- Mamma non sono una bambina. Queste raccomandazioni me le facevi quando avevo dodici anni. Ti vorrei ricordare che ora ne ho ventitré.-
- Già... il tempo passa troppo in fretta. Sembra ieri che ti cambiavo i pannolini.-
- Mamma! Ma che schifo...- la rimproverai spingendola mentre ridacchiavo.
- Comunque non fare mai più una cosa del genere. Fin quando vivi sotto questo tetto devi sottostare alle mie regole.-
- Scusa... non volevo farti spaventare.-
- Ci mancherebbe! Quando Nicole mi ha detto che eri con Luke mi sono tranquillizzata. Mi fido di quel ragazzo.-
- Si... a proposito di Luke... devo dirti una cosa.-
- È successo qualcosa?- La donna subito si allarmò.
- Si ma niente di brutto.- Forse ero crudele ma volevo tenerla un po' sulle spine.
- Cioè?- Mi incitò a continuare.
- Beh, se vuoi saperlo, nei prossimi mesi saremo molto impegnate.-
- Fiamma arriva al punto! In questi due giorni ti diverti proprio a mettermi in ansia, vero?-
Ridacchiai e mi portai la mano sinistra vicino al viso, cominciando a giocherellare con l'anello di fidanzamento e nel frattempo mi guardavo attorno tranquillamente.
- Oh mio Dio e questo?!- Urlò afferrandomi la mano. -È una pietra enorme! Aspetta. Non dirmi...-
- Mi sposo!- Esclamai entusiasta, completandogli la frase.
- Cosa?- Rimase quasi come pietrificata per qualche secondo.
- Ti prego dì qualcosa.- La supplicai impaziente.
- Te l'ha chiesto finalmente! Quando? Com'è successo? Raccontami tutto!- E mentre diceva tutto questo scoppiò in un mare di lacrime.
- Mamma! Tu non sei una che piange!- La beffeggiai.
Si asciugò le lacrime con il dorso della mano annuendo e mi fece segno di parlare.
- Beh quando me l'ha chiesto non potevo crederci. È successo ieri sera, mi ha portata a Manly Beach, dove ci siamo conosciuti ed è stato dolcissimo! Abbiamo prima cenato, poi mi ha portato in un gazebo allestito sulla spiaggia e lì mi ha fatto la proposta.-
Altri singhiozzi.
- Mamma, respira!- Scherzai.
- Che cosa stupenda...- mormorò tra le lacrime.
- Mamma... tu sei d'accordo?- Domandai dubbiosa.
La donna sospirò interrompendo i singhiozzi. -Fiamma, hai ventitré anni. Sei matura abbastanza da fare le tue scelte. Anche io mi sono sposata presto e ti assicuro che non sarà tutto rose e fiori come pensi. Coinvivere con un'altra persona è difficile. Ma se sei sicura e lo ami, allora è la scelta giusta. Poi tu e Luke sembrate fatti l'uno per l'altra, e avrei scommesso tutto quello che ho che prima o poi ci sareste arrivati. Quindi perché aspettare ancora? È stato anche molto romantico, galante... un vero e proprio gentiluomo.-
- Mamma, sono io che sto per sposarlo. Non vorrei che tu provassi a conquistarlo al mio matrimonio!- Scherzai ironica. -Comunque sono felice che ti piaccia...-
- Come potrebbe essere altrimenti? È un ragazzo d'oro.-

Ad un tratto bussarono alla porta.
- E ora chi è?- Chiese mia madre inarcando un sopracciglio.
- Sarà sicuramente Nicole. Le ho mandato un messaggio poco fa per darle la bella notizia.-

Mi avvicinai alla porta e appena la aprii, la ragazza mi saltò addosso e un secondo dopo ci ritrovammo a terra.
- Non ci posso credere!- Urlò la mora stringendomi forte. -Porca puttana sono così felice per te! Era ora che si decidesse a chiedertelo.-
- La tua delicatezza mi sorprende.- Esclamai ridendo mentre ci rialzavamo da terra.

- Come ci si sente ad essere fidanzata ufficialmente?- Mi chiese mentre ci dirigevamo nella mia stanza per chiacchierare come facevamo tutti i giorni.
Feci un respiro profondo.
- Sono praticamente la persona più felice di questo mondo!-

~spazio autrice~
Hi everyone!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto. La storia ormai volge al termine.
Io vi mando come sempre un bacio grande❤

~jaceismyiratze

Finally || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora