*sei mesi dopo*
Odiavo la sveglia, l'avevo sempre odiata ma quel giorno ancora più degli altri. Forse non avrei dovuto fare così tardi ieri sera. Tutta colpa di Dylan che aveva insistito per andare a quella stupida festa alla quale mi sono anche annoiata.
Mi alzai già nervosa e mi avvicinai all'armadio prendendo la mia maglietta preferita, quella con il simbolo della pace.
Mi preparai velocemente e in pochi minuti uscii di casa.
Chiusi la stanza a chiave mentre Dylan dormiva ancora e mi incamminai verso la facoltà.Entrai nell'aula di pittura e per fortuna c'era ancora poca gente, così trovai un posto non troppo avanti e mi accomodai.
Il professore entrò poco dopo e mi squadrò per poi rivolgermi un sorriso... ricambiai un pò in imbarazzo e mi sistemai per incominciare la lezione.- Buongiorno ragazzi. Oggi è una giornata veramente speciale- iniziò il docente -voglio parlarvi di un progetto molto interessante. Come ben sapete la nostra scuola organizza annualmente dei lavori con lo scopo di valutare voi studenti e apportare crediti aggiuntivi al vostro percorso di studi. Quest'anno mi è stato proposto personalmente di occuparmi di un nuovo progetto dedicato alla storia artistica di Milano. Il progetto dovrà essere consegnato fra tre mesi.
Ora farò passare un foglio e voglio i nominativi di chi è intenzionato a partecipare sicuramente e in seguito sceglieremo le coppie.-
Detto questo il prof si alzò un attimo per uscire dall'aula.Aspettavo in ansia il foglio e con la coda dell'occhio guardai il ragazzo che stava firmando in quel momento. Notai che anche lui mi stava fissando e voltai subito lo sguardo.
Ero così presa da lui che nemmeno mi accorsi che il foglio ormai lo avevano passato a me.
- Hey aderisci?- Mi chiese la ragazza vicino a me, vedendo che ero rimasta impassibile.
- Oh, si grazie... ero distratta.- Risposi sorridendo e presi a scrivere il mio nome e il mio numero di telefono.
- Oh è normale, anche io mi farei distrarre da uno come me.-
Mi immobilizzai sentendo una voce roca a me sconosciuta. Mi voltai lentamente per poi trovarmi davanti il ragazzo di prima.
- Che presuntuoso.- Sussurrai tra i denti non troppo piano, affinché potesse sentirmi. -Ti serve qualcosa?-
- Sono venuto a prendere questo foglio.- Disse sfilandomi il modulo dalle mani -partecipi? Vediamo un po' sei stata l'ultima a firmare... quindi ti chiami Fiamma, giusto?- Sorrise.
- Tutta questa pagliacciata per sapere il mio nome? Potevi semplicemente chiedermelo, no? Te l'avrei detto.- Ma da dove lo trovavo il coraggio di rispondergli a tono?- Allora!- Sobbalzai alla voce squillante del professore e mi sistemai, girandomi. -Ho avuto un'idea. Invece di scegliere a sorte le coppie, la persona che avete accanto sarà il vostro rispettivo compagno di progetto. Presentatevi e iniziate a elaborare qualche idea.-
Il prof ci venne vicino.
- Qualche problema qui?-
- Assolutamente no.-
- Meglio così, perchè voi due dovete lavorare insieme e non voglio tensioni tra i miei allievi.-
- Nessun problema..- disse velocemente il ragazzo.
- Perfetto, mi raccomando dovete fare un buon lavoro, ogni coppia nelle prossime settimane ci farà vedere i propri progressi, chi non presenta una bozza del progetto entro due settimane verrà espulso immediatamente dall'iniziativa. Vi consegnerò dei fogli con le indicazioni necessarie su come procedere ma per il resto tutto sta alla vostra testa e alla vostra creatività. Non deludetemi, ora vi lascio.-
Quel professore sapeva esattamente come far salire l'ansia.Presi il mio zaino e mi avviai verso l'uscita, avevo proprio bisogno di una cioccolata calda del bar in piazza, così mi incamminai ma poco dopo mi sentii strattonare.
- Ma che diavolo?- Mi girai e mi trovai davanti due occhi verdi.
- Sei scappata dall'aula, come mai?- Chiese lo stesso ragazzo di prima.
- Non sono "scappata" e poi a te cosa importa, tizio?-
- Thomas. Tutta questa pagliacciata per sapere il mio nome?- Mi guardò quasi scoppiando a ridere, stava usando le mie parole quell'imbecille? -Dove vai?- Chiese poi.
- Al bar.-
- Posso farti compagnia?- Domandò sorridente. Mi scappò una risata.
- Certo.-***
Sorseggiavo la mia cioccolata quando il telefono iniziò vibrare.
- Chi è?-
Guardai il display e sorrisi.
- Ehm... scusa non volevo essere impertinente.-
- Non lo sei. Comunque è il mio ragazzo.-
- Oh e non rispondi?-
- Si... puoi scusarmi due minuti?- Chiesi mortificata.
- Certo. Non preoccuparti.-Accettai la chiamata e la voce squillante di Luke mi fece saltare.
- Tesoro!-
- Luke! Tutto bene?-
- Si, che mi racconti di nuovo.-
- Ci siamo sentiti ieri sera- ridacchiai -cosa ci potrà mai essere di nuovo?-
- Ah non lo so. Dimmelo tu.-
- Okay, c'è qualcosa di nuovo. Devo lavorare a un progetto d'arte e...- mi bloccai un attimo perché sentii Thomas chiamarmi per dirmi che aveva pagato lui il conto e quindi lo ringraziai.
- Chi c'è con te?- Chiese Luke a quel punto.
- Oh nessuno, un amico.-
- Dylan?-
- No.-
- Va bene. Scusami possiamo parlare di questo progetto più tardi? Stanno per ricominciare le prove. E ricordami che devo mandarti la demo dell'ultima canzone che abbiamo scritto io e Cal.-
- Va bene, salutami i ragazzi. Ci sentiamo dopo.-Chiusi la chiamata e diedi un'occhiata all'orario.
- Tom io devo andare... altrimenti il mio compagno di stanza comincia a preoccuparsi e a farmi trecento chiamate perché ha fame.-
- Tranquilla, ti do io un passaggio. Ho la macchina qui vicino.-***
- Grazie mille per avermi accompagnata a casa, sei stato dolcissimo. Ci vediamo presto!- Dissi sorridendogli allegramente. Feci per scendere dall'auto, quando mi fermò prendendomi delicatamente per il braccio. Stupita, mi voltai di scatto. Mi guardava con un sguardo a dir poco disarmante.
- Non voglio metterti pressioni ma stasera è troppo presto per rivederci?- Sfoggiò uno dei suoi sorrisi migliori. Come potevo dirgli di no?
- Ehm per me andrebbe anche bene, ma domani ci sono i corsi...-
- Guarda che è venerdì oggi- disse ridacchiando e facendomi diventare paonazza -in tal caso mi concede questa uscita, signorina?-
- Che sbadata! Allora credo che possa andare bene per stasera.-
- Perfetto! Alle otto per te è un problema?-
- Nessun problema.-
Poi tirò fuori un quaderno, strappò l'angolo di una pagina vuota e si mise a scrivere un numero di telefono, molto frettolosamente.
- Tieni, se ci sono problemi chiamami pure.-
Presi il foglietto e me lo infilai in tasca. -A stasera, allora.-
- A stasera!- Mise in moto la macchina e mi salutò con la mano fuori dal finestrino prima di ripartire.~spazio autrice~
Okay questa volta non sono in clamoroso ritardo ahahahah spero tanto che il capitolo vi piaccia. Io adoro Thomas *^*
Lasciatemi come sempre un piccolo commento e... niente.
Mi bacio grande♡~jaceismyiratze
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Finally || Luke Hemmings
FanfictionFiamma Anderson è una normale adolescente alle prese con i classici problemi che affrontano tutte le ragazze della sua età: i disagi dovuti dall'essere l'ultima arrivata in una nuova scuola, i primi amori, le paure sulle scelte da prendere per il pr...