Passò una settimana e Nicole era stata rimessa dall'ospedale.
Fortunatamente si era ripresa bene e quando seppi che era tornata a casa, mi precipitai da lei.
Uscii di casa e feci di corsa quei cinque isolati che ci dividevano. Durante il tragitto, grazie alla mia sfiga che mi segue come un ombra e non mi abbandona mai, andai a scontrarmi con più di una persona cadendo a terra.
Arrivai a casa di Nicole dopo pochi minuti e percorsi il piccolo giardino che c'era sulla faccia davanti. Bussai il campanello più volte e mi venne ad aprire la madre.- Salve signora Clifford, posso vedere Nicole per favore?- Chiesi impaziente e con ancora il fiatone.
- Ohh tu devi essere Fiamma! Certo, è di sopra- disse cordialmente indicandomi la scala alle sue spalle -e dammi del tu... altrimenti mi farai sentire vecchia- disse sorridendo.
- Grazie mille..-Mi diressi nella stanza di Niky e appena arrivai alla porta la spalancai. Incrociai le braccia al petto e cominciai a parlare:
- Finalmente ti senti meglio! Come stai? Sai che sei una deficiente? Ti dovrei ammazzare per quello che hai fatto. Mi sei mancata in questi giorni... abbracciami.-
Dissi saltandole poi al collo.
- Best! Anche tu mi sei mancata tanto...- disse stringendomi a sé a sua volta.
Quando ci allontanammo, dopo interminabili minuti, ci sedemmo sul letto a gambe incrociate come facevamo sempre di pomeriggio e cominciammo a chiacchierare.- Raccontami gli ultimi pettegolezzi!- Urlò entusiasta.
- Sempre la solita! Beh... non c'è molto da sapere... non ti sei persa niente. A scuola si parla solo della signora della mensa che ha tinto i capelli di verde.-
- Lo ha fatto veramente?! L'ho sempre detto che quella tipa era strana- disse per poi scoppiare a ridere.
- Mmh...- aggiunse, picchiettando l'indice sul mento -tu e Luke?-
- Oh... non me ne parlare- dissi alzando gli occhi al cielo e gettandomi con la schiena sul letto a peso morto.
- Il signorino invece di scusarsi mi evita- sbuffai -non ci parliamo dal nostro ultimo incontro all'ospedale e sto soffrendo così tanto- dissi abbracciando un cuscino -per lui sto sprecando tempo, lacrime e forze. Non ne posso più di piangere.- Aggiunsi affondando la testa nel morbido guanciale.
- Invece piangi, urla, picchia questo stupido cuscino e butta tutto per terra. Poi metti a posto il casino che hai fatto, te stessa inclusa e rialzati. Più forte di prima.-
- Mi manca Niky...- dissi abbassando lo sguardo -l'altro giorno stavo parlando con Michael e ad un certo punto, arriva insieme a quella troietta di Savannah con aria accigliata e quindi mi sono allontanata per evitare di soffrire ancora di più. E quella stronza della sua amichetta appena mi ha vista sai che ha fatto? Ha fatto il simbolo di "vittoria" alzando l'indice e il medio.-
- E tu come hai risposto?-
- .....ho alzato solo il medio.-
- Questa è la mia Fiamma!- Disse scoppiando a ridere. - Comunque mi dispiace...-
- C'est la vie! Tu hai intenzione di perdonare Ashton? Infondo non ha fatto niente di male...-
- E chi può saperlo... solo il tempo deciderà.-La giornata passò velocemente tra una chiacchiera e l'altra e l'indomani tornai nuovamente da lei.
Ero così felice di rivedere la mia migliore amica! Per un momento avevo avuto quasi paura di perderla.
Senza di lei mi sentivo persa.Andai a dormire a casa sua e la serata passò velocemente.
Erano circa le dieci di sera quando arriva una chiamata da Irwin.
- Rispondi!- Incitai la mora.
- Sì, calma... ma che vorrà mai a quest'ora?-
- Beh, se rispondi lo scoprirai.- Dissi ovvia.
Fece una smorfia e rispose mettendo il viva voce.
- Ash?-
- Nicole... come stai?-
- Uhm l'ultima volta che ti ho visto eri un po'... sfocato. Ora sto meglio e la settimana prossima tornerò a scuola.-
- Ero "sfocato" come dici tu perché forse avevi bevuto come se non ci fosse un domani?-
- Mi hai chiamata per farmi la predica?-
- No... per dirti che dobbiamo parlare.-
- Lo stiamo facendo.-
- Da vicino sarebbe meglio...-
- Non mi sembra il caso, caro.-
- Sapevo l'avresti detto- rise - allora affacciati.-
Nicole chiuse la telefonata e mi guardò sconvolta, poi si avvicinò alla finesta e sentimmo il suono di una chitarra. Aprimmo la finestra e c'era Michael che suonava, mentre Ashton iniziò ad intonare una canzone.
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Finally || Luke Hemmings
FanfictionFiamma Anderson è una normale adolescente alle prese con i classici problemi che affrontano tutte le ragazze della sua età: i disagi dovuti dall'essere l'ultima arrivata in una nuova scuola, i primi amori, le paure sulle scelte da prendere per il pr...