CAPITOLO 22

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EMMA
Sì è innamorato di me, incredibile, non ci credo...
Eppure non so perché ma mi dispiace averlo lasciate da solo così, ma lo avevo avvisato più di una volta, doveva smetterla, doveva dire basta.
Anche se non gli do le colpe, non facciamo mica apposta ad innamrorarci no?
Comunque, appena arrivo mi fiondo in camera e ripenso alla sia frase, non se n'è nemmeno reso conto eppure l'ha detto, era disposto a beccarsi un mega cazziatone da sua madre per farmi restare a cena.
Però sbagliamo, non dovevamo nemmeno iniziare questa storia, è tutto fottutamente sbagliato, non si può controllare una relazione di nascosto, non si può controllare nemmeno che uno dei due si innamori, era solo divertimento ed ora ci troviamo in un casino.
Di certo non lascio tutto per divertimento, perché era solo divertimento.
Forse mi sto solo prendendo in giro... per me cos'era divertimento? Di certo non era amore ma non credo che fosse solo divertimento.
E ora cosa scelgo?
Mattia o il lavoro?
Se scelgo Mattia potrei avere cosa? Delle ore di sesso/amore e magari la felicita?
Non lo so
E se scelgo il lavoro? Avrei un lavoro, professoressa, la cosa che mi piace di più fare, potrei avere una relazione normale magari con un ragazzo più grande e non con un alunno, però... Con Mattia? Lo vedrei tutti i giorni e ci sarebbe imbarazzo, non saprei come comportarmi e di certo mi rinfaccerá di essere andata a letto con lui.
Dio mio che casino e tutto per una stupida idea di fare sesso, di fare gli Scopa amici. Ma vaffanculo va.
La notte non dormo e la mattina vado a scuola, non vedo Mattia da nessuna parte e direi meglio anche se sono un tantino preoccupata che abbia fatto qualche stronzata.
Alla terza ora ho la sua classe e di mia consuetudine entro con il sorriso stampato in faccia e vedo che hanno cambiato i posti, Mattia al posto di Cristian.
Io: Buongiorno
Loro: Giorno prof
Salutano tutti, pure Mattia.
Io: Questo cambiamento Bellegrandi?
C: Volevo sta davanti prof, accanto a lei hahahah
Io: Hahah dai cambiatevi regá, Mattia là non va bene
M: Con chi parlo?
Io: Nun me stai concentrato Matti dai vie qua
Cristian si alza e Mattia palesemente scocciato raggiunge il suo banco, si mette il cappuccio e si accuccia sul banco, mi fa una tenerezza incredibile.
Inizio a spiegare la lezione fino al suono della campanella, sistemano i libri nelle cartelle ed escono per l'intervallo, Mattia e Cri sono gli ultimi.
Io: Matti rimani qua due minuti
M: Ho l'intervallo prof
Io: Te li faccio recuperare dopo
M: Ma nun ce stanno gli amici miei dopo
Io: Va be vai allora
Esce senza salutare.
C: Oggi non riuscirai a parlargli, non parla manco con Rebbi
Io: Ok, grazie Cri
Mi sento una merda, che idiota che sono, davvero.
Non dovevo parlargli così..

EMMA E BRIGADove le storie prendono vita. Scoprilo ora