capitolo 52

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EMMA
Io: Ehi
Mattia mi guarda ma non dice niente, ha gli occhi lucidi, rossi e gonfi. È pallido e giuro che non l'ho mai visto così.
E: Sicuro di stare bene?
Gli scende una lacrima dall'occhio destro. Non smette di guardarmi.
Gliela asciugo e una volta finito di passare il pollice sulla guancia ne scendono altre due.
Io: No ehi Matti
Inizia a piangere e subito lo abbraccio coccolandolo a me.
Dopo qualche minuto si calma, gli porgo un fazzoletto, si ricompone e si alza.
M: Devo andare da sabrina
Io: Sì, poi vieni da me? Mi racconti un pò cosa è successo?
Annuisce debolmente guardando per terra. Mi alzo anche io, gli scompiglio i capelli, gli do un bacio sulla guancia e vado fuori.
Le lezioni mano a mano finiscono e di Mattia nessuna traccia, controllo il cellulare e vedo un messaggio, é lui.
M: Emma scusa ma non sto molto bene, vado a casa. Quando hai finito se vuoi vieni da me che ti racconto cos'è successo
Io: Va bene Matti, appena finisco arrivo . Tra l'altro, devi recuperare il tema della scorsa volta che non hai ancora consegnato e devi fare i compiti di domani
M: Per ora i compiti sono i miei ultimi pensieri
Io: Dovrebbero essere al primo posto dei tuoi pensieri
M: Ma il primo è già occupato da te
Sorrido, amore mio ❤
Io: Spero bene Hahaha ❤... stai piangendo?
M: Ho finito da poco
Io: Asciugati la faccia che a furia di lacrime ti si consuma
M: Vogliamo parlare di te? Ormai le hai consumate le lacrime
Io: Non importa, era per una buona causa, dovevo sfogarmi
M: Anche io devo sfogarmi
Io: Allora piangi... ma aspettami così ti consolo un pò
M: Mi abbracci?
Io:
M: Allora aspetto
Io: Vado a lezione, ci vediamo tra un'oretta circa
M: Ok a dopo
Finite le lezioni corro a casa di Mattia.
Mi apre e sembra mezzo morto, pallido e debole.
Io: Madonna Mattia che diavolo mi combini?
M: Innanzitutto mi chiamo Mattia e non madonna e poi mettere la madonna e il diavolo nella stessa frase non mi sembra il caso eh Hahaha
Io: Dai Imbecille. Guarda che faccia hai
M: Non sono bello?
Io: Ti preferisco con il sorriso, i capelli curati, la pelle colorata di rosa e...
M: E basta dai
Andiamo a sederci sul divano.
Io: Ma sei sicuro di non avere la febbre?
Annuisce con gli occhi chiusi.
Io: Mh dai allora racconta
Mi metto comoda sdraiandomi e allungando le gambe su Mattia.
M: Ma fai pure eh
Io: Sisi, sono comoda ❤ hahaha
M: Allora non ti dico niente
Io: Quindi possiamo iniziare i compiti
M: Nono, la storia è lunga
Io: Hahaha te pareva
Torniamo seri.

MATTIA
*ricordo*
Sono appena uscito dalla classe e ora vado da sabrina, cappuccio in testa, mani in tasca e via.
Busso ed entro.
S: Mattia, accomodati
Io: Grazie
Mi siedo di fronte a lei e la osservo
S: Allora, perché hai tirato una pallina di carta a Luca?
Io: Me l'ha lanciata anche lui
S: Ma non siete alle elementari Mattia, potevi evitare?
Io: il problema non era la pallina di carta, ma quello che c'era scritto dentro.
S: E cosa c'era scritto dentro?
Io: Una cosa che mi ha fatto sia incazzare che male
S: Posso saperla?
Io: No, mi dispiace
S: C'entra la storia appena finita tra te e la professoressa Marrone
Io: Più o meno.. ma credo che stiamo entrando un pò troppo nei dettagli
S: Certo scusami, ma ascolta, come è nata questa relazione tra voi due?
Io: Per caso
S: Ho capito non vuoi dirmelo... E ti piace?
Io: Sì
S: Sei innamorato?
Io: Io credo di essere in presidenza per un altro motivo, tra me e la professoressa Marrone è finta, é una relazione conclusa e che non si ripeterà almeno fino a quando uno dei due non uscirà di qua
S: E tu terrai quel muso da cane bastonato e quel viso stracolmo di lacrime per tutto l'anno?
Io: Se non mi passa si
S: Emma come sta?
Io: Deve chiederlo a lei
S: Bene Mattia, puoi andare
Io: Grazie Arrivederci
*fine ricordo*

EMMA
Io: Quindi non ti ha detto niente di che?
M: Esatto
Io: Cosa aveva scritto Luca nel bigliettino
M: Mha niente, tranquilla
Io: Eh no caro mio voglio saperlo
Sbuffa.
Io: E non Sbuffare
M: Ha scritto che non ti merito perché hai bisogno di un.. uomo e non di un bambino...
Che piange..
Io: Oddio Matti ma lo ascolti pure? Ma scherzi? Eddai
Mi metto seduta e lui si passa una mano sul viso e poi tra i capelli.
Io: Ooh roccia dai
M: Sono un cretino
Io: Sì lo sei
Ride.
Rido anche io.
Ma deve smetterla sennò lo bacio




EMMA E BRIGADove le storie prendono vita. Scoprilo ora