MATTIA
Torno a casa, lancio la cartella vicino alla scrivania e poi mi butto sul letto affondando la faccia sul materasso.
Sono troppo stressato infatti inizio a piangere.
È così strano per me vedermi così fragile. Mi sento inutile, come se in questo mondo non servissi a niente, sembra tutto così vuoto senza di lei.
"Come se non fosse successo nulla" come si fa? Io non ci riesco.
Passo tutto il giorno a letto e alle 3:15 del mattino con gli occhi gonfi e rossi mi addormento.
Mi sveglio alle 6 meno 15. Non ho dormito un cazzo e per cercare di levare le occhiaie vado a fare una doccia.
Pantaloni neri della tuta, maglia a maniche corte, felpone bianco, cappello di lana e via. Andiamo a scuola.
Appena entro sono già tutti nelle rispettive classi, io sono in ritardo ma d'altronde alla prima ora abbiamo Emma con sabrina si può?
Entro.
Io: Giorno, scusi il ritardo
Mi siedo al mio posto (attaccato alla cattedra).
E: Domani devi portare la giustifica per il ritardo
Io: Ok
S: Il cappello in classe Mattia. Toglilo.
Obbedisco, mi riavvio i capelli passandoci una mano in mezzo e tiro un po su il cappuccio, in modo tale da coprire metà testa.
Mi rannicchio sul banco e cerco di non piangere anche qua.
Anche Emma è a disagio, non si nota ma io lo so.
Non smetto di fissarla e quando finalmente si gira a guardarmi deglutisce come se stesse per mandare giù un groppo per non piangere.
Alzo la mano.
E: Dimmi Mattia
Ho la voce smorzata e bassa.
Io: Posso andare in bagno?
E: È proprio urgente?
Annuisco
E: Sei già arrivato in ritardo
Io: Lo so è che non sto molto bene
E: Vai
Mi alzo e vado in bagno.
Entro, mi siedo e portandomi una mano alla faccia, molto silenziosamente piango.
Passa qualche minuto e decido di uscire dopo essermi lavato la faccia.
Infilo il cappuccio, incrocio le braccia e torno in classe.
S: Mattia vuoi andare in segreteria se stai male?
Faccio di no con la testa, non voglio parlare.
S: Se stai male vai pure
Annuisco.
Mentre sabrina ed Emma finiscono di fare il loro discorso mi arriva una pallina di carta, la apro. È un messaggio
Scusa ma Emma non ti merita, ha bisogno di un uomo, non di un bambino che piange se si lasciano.
È Luca. Brutto stronzo Imbecille.
Accartoccio la palla, giro lo sguardo e mi sorride. Lancio la pallina con tutta la forza che ho è lo prendo in pieno in faccia.
Parte un boato generale.
S: ZITTI
S: BELLEGRANDI, DOPO NEL MIO UFFICIO
Io: Come sempre
S: HAI PURE IL CORAGGIO DI RISPONDERE?
Io: Perché è sempre colpa mia? Faccio le cose così perché mi va? Chieda a Luca cosa succede? Chieda perché mi viene voglia di ammazzarlo di botte
E: Mattia calmati dai
S: Nel mio ufficio, dopo
Io: Ok
Finisce questa stupida lezione e mentre tutti lasciano l'aula per andare in laboratorio Emma si siede accanto a me con una sedia.
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EMMA E BRIGA
Fiksi PenggemarALUNNO E PROFESSORESSA. SARÀ POSSIBILE AVERE UNA RELAZIONE?