capitolo 63

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MATTIA
Sono al telefono con un amico che ha bisogno di una mano per capire come funziona un nuovo aggeggio elettronico eh si, non ci crederete mai ma in questo sono bravo.
Emma è appoggiata a me e si sta annoiando, spero solo che non inizi a dare i suoi soliti giochini che mi distraggono (e che adoro).
Con una mano tengo il cellulare e con l'altra abbraccio Emma.
Mentre simone mi parla Emma mi lascia un bacio sul collo, nulla di che.
Passano due minuti e ora ha iniziato a giocare coi cordini dei miei pantaloni della tuta, li lega e li slega e per sbaglio, o forse no, tocca la zona in basso.
Non mi eccito più di tanto perché lo sfiora al pelo fortunatamente.
Io: No simo, devi collegare un altro cavo, non quello.
Ora Emma passa le mani dietro la mia schiena e infila le mani sotto la maglietta costringendomi ad inarcare in avanti la schiena, inizia a fare su e giù con le dita e io inizio a muovermi, Emma mi guarda perplessa e gli mimo:" mi fai il solletico"
Sorride e toglie le mani.
Mi fa segno di tagliare la conversazione e gli dico che non posso, così appoggio il cellulare sul mobile e metto il vivavoce.
Stringo Emma tra le mie braccia mentre termino di parlare e finalmente chiude.
E: Alleluia, possiamo andare
Io: Sì, sei stupenda
Sì sposta e va verso la porta, io scendo dal bancone e corro a prender gli occhiali da sole, afferro Emma per la vita e usciamo.
Mentre camminiamo per il parco che ci conduce in centro chiacchieriamo del più e del meno, tra qualche bacetto e parecchie risate.
Quando arriviamo in gelateria ordiniamo due coni e poi andiamo a sederci in piazza su una panchina.
Ci sono due bambini che giocano, sono proprio belli, chissà se un giorno anche io ed Emma avremo dei piccoletti... Lo spero.
E: Oh ci sei?
Io: Eh?
E: Vuoi assaggiare?
Io: Nono grazie, tu?
E: No ma che guardavi?
Io: I bimbi che giocavano
E: sono carini
Io: Già, sono bellissimi.
Appena termino la frase bacio Emma.
E: Ti amo
Io: Anche io
Mi alzo per buttare la carta e intercetto appena in tempo un pallone che stava per arrivare addosso a Emma.
E: Grazie
Io: Tutto bene?
Annuisce
Arriva la mamma dei bambini allarmata
X: Oh madonna, scusatemi. Spero non vi siate fatti male.
Io: No tranquilla signora, non si preoccupi.
X: Mattia chiedi scusa ai due ragazzi forza
M: Scusi io non l'ho fatto apposta. Scusate
Io: Hahaha tranquillo campione. Credo che questa sia tua
Gli ridó la palla e gli accarezzo la testa e torna a giocare.
Mi risiedo accanto a Emma che mi guarda..
Io: Che c'è?
E: Eravate bellissimi
Io: Hahaha che c'è ti va un piccolo Mattia che scarrozza per casa?
E: Hahaha ma va dai
Io: Ah no?
E: Sei serio?
Io: Sì, che c'è non ti piacerebbe?
E: N-non lo so
Alzo le spalle, ci sono rimasto un pò male a dirla tutta, credevo lo volesse anche lei un bambino con me, magari non crede che io sia la persona giusta.
Spero di no.
Io: Vabe, torniamo a casa? Che tra poco andiamo da Cri

EMMA E BRIGADove le storie prendono vita. Scoprilo ora