CAPITOLO 30

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EMMA
Sento il cellulare vibrare sul comodino con la luce abbagliante che illumina la stanza e mi acceca... Chi diavolo è alle 00:13?
Stacco il cellulare e leggo 'MATTIA', Rispondo subito preoccupata che sia successo qualcosa.
Io: Matti pronto? Stai bene? È successo qualcosa?
M: No cioè sì ma calmati, sto bene
Io: Che devi dirmi a quest'ora?
M: Scusa per averti svegliata ma mia mamma vuole un colloquio con te
Io: Scherzi? Mi hai chiamata per questo? Giuro che domani ti uccido
M: Ma che faccio Emma? Se non mi ammazzi tu lo fa mamma
Io: Che ne so Mattia... Fammi dormire
M: Aspe Emma, mia mamma non è scema sa cosa provo per te, scoprirà che siamo andati a letto insieme
Io: Allora non prendere il colloquio
M: E mi chiederà perché non lo prendo cosa dico?
Io: Che sono impegnata
M: Tutto l'anno?
Sbuffo
Io: Senti Matti ho sonno, voglio dormire... Ne riparliamo domani eh
M: Va bene, scusa ciao
Io: Ciao
Spengo il cellulare e torno a dormire.
La cosa migliore per me è dire la verità a sua mamma, tanto io e lui siamo amici.
Amici.
Come suona male questa parola, quanto vorrei non aver fatto la stronzata di dire che non potevamo continuare.
Mi piace stare con lui, adoro quando ride, quando mi prende in giro, quando si offende, quando fa il tenero, quando vuole le coccole... Lo adoro sempre, però me ne sono resa conto tardi... Magari riesco a riprenderlo? Non lo so.
Per ora però non voglio pensarci, domani è venerdì e loro hanno una verifica, voglio dormire e poi voglio godermi raimbow magicland sabato al meglio.

EMMA E BRIGADove le storie prendono vita. Scoprilo ora