Capitolo 8

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Mi sveglio in un letto a una piazza con un piumone color corallo in una stanza dalle pareti bianche adornate di ghirigori dello stesso colore delle coperte.

Sento gli occhi pesanti e sono stanchissima, mi metto a sedere e cerco di ricordare come sono finita qui ma non ricordo nulla.

Scendo dal letto e vado verso la porta.

Chiusa a chiave.

Inizio a bussare e a gridare di aprirmi mentre mi sale una rabbia cieca per jake. Per quello che ha detto, per avermi fatto perdere I sensi e avermi portata qua.

La porta si apre e un jake spettinato con I vestiti stropicciati entra nella stanza.

-'non potevi aspettare ancora un po' prima di svegliarti?'- mi chiede assonnato chiudendosi la porta alle spalle prevedendo, evidentemente, una mia scenata.

Decido di non dargli la soddisfazione. Sono arrabbiata ma sono anche ferita e per questo non mi metterò a urlare.

-' mi hai portata qui per un paio di giorni prima di servirmi ai cacciatori? Oppure hai trovato il modo di usare I miei poteri e quindi ti servo?'.- chiedo cercando di non far trapelare nessuna emozione.

Lui sembra voler dire qualcosa ma poi si trattiene e mi risponde con un semplice:-'esatto. Ci servi e quando non ci servirai più ci libereremo di te.'-

mi stringe lo stomaco e sento che da un momento all'altro potrei prenderlo a schiaffi o scoppiare a piangere.

Si avvicina e non riesco a non indietreggiare e a tenere gli occhi bassi.

-'domani capiremo come poter usare I tuoi poteri.'-

-'cosa ti fa credere che io farò quello che mi direte?'-

-'lo farai di tua volontà'-

guarda l'orologio che ha al polso.

-'ora scendi lisa, mat e carly sono giù.'-

lo sorpasso senza dire niente e scendo le scale. Sono nella loro 'tana'. L'ultimo posto in cui vorrei essere.

Appena scendo l'ultimo gradino mi trovo carly in lacrime mentre lisa che dorme sul divano con accanto mat che legge un libro.

-'lexi mi dispiace tanto per tutto! Non faccio che pensare che tutto questo sia inziato per colpa mia perchè ti ci ho portata io a quella festa e se non l'avessi fatto loro non avrebbero saputo che eri qui e non sarebbe iniziato tutto questo!'- sembra disperata e mi si stringe il cuore a vederla così.

Non abbiamo parlato più di tanto noi due ma lei è l'unica ad essere stata carina e gentile con me.

-'non è colpa tua'.- dico stringendole un braccio.-'mi avrebbero trovata comunque, la colpa è mia anche se ancora non mi è chiaro perchè.'-

mi abbraccia di slancio e mi ritrovo le narici piene del suo odore di fragole e vaniglia.

Quando si stacca da me il suo viso è perfetto nonostante il rossore del pianto.

Mat intanto ha messo giù il libro e mi guarda comprensivo e solidale.

-'jake non pensa quelle cose e anche se fosse intenzionato a farlo non glielo permetterei.'-

mi prende in contropiede, pensavo che anche lui fosse d'accordo dato che la sera precedente non aveva detto niente.

-'grazie'- mormoro e lui mi sorride.

Ha un bel viso e gli occhi di un colore simile a quelli di Carly, credo proprio che siano fratelli.

'ora vieni ti preparo qualcosa, avrai fame. In genere quando ti fanno perdere I sensi hai bisogno di ricaricarti.'-

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