Capitolo 33

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Quando riapro gli occhi vedo solo buio, i polsi sono legati da una catena e sento un forte bruciore in due punti delle braccia, come se fossero perforate da due aghi. Non riesco ad alzarmi e percepisco l umido della terra attraverso lo strato sottile dei vestiti. Il cuore mi batte a ritmo irregolare nel petto mentre sforzo la vista nel tentativo di capire dove sono. Cerco di rompere le catene che mi legano i polsi inutilmente provocandomi fitte di dolore lungo le braccia a causa degli aghi. Non so da quanto sono qui so solo che mi sento debole e ho paura.
-'il capo non vuole che entri nessuno'- sento dire da una voce non troppo distante. Mi blocco immediatamente.
-'infatti il capo non dovrà saperlo, giusto?'- chiede una seconda voce. Una voce che mi sembra di conoscere.
-'non so se..'-
-'giusto?'- chiede in tono minaccioso la voce familiare.
-'si'- risponde il primo poco convinto.
Trattengo il respiro quando sento dei passi avvicinarsi e qualcosa scorrere, un rumore metallico che mi fa intuire che mi trovo in una prigione.
Una volta aperta la porta entra un fascio di luce che mi brucia agli occhi. Quando vedo di nuovo distinguo il viso di Sam sull uscio con un sorriso stampato in faccia che non promette nulla di buono.
Lo guardo avanzare verso di me senza sapere cosa aspettarmi. È talmente viscido da farmi del male legata con siringhe nella braccia? Arriverebbe a tanto? Non ne dubito.
-'ciao. Ma guarda la tua stupidità dove ti ha portato. Credevo avessi imparato a reagire ma evidentemente mi sbagliavo'- dice piegandosi verso di me. Non rispondo per non dargli soddisfazione fissandolo negli occhi con tutto il ribrezzo che provo per lui. È frustrante essere legati per terra doloranti mentre una delle persone che odi di più al mondo troneggia soddisfatto davanti a te.
-'togliamo queste'- dice prendendo il lucchetto delle catene sfiorandomi i polsi. Rabbrividisco al suo contatto.
-'perché mi stai aiutando?'- chiedo secca.
-'non ti sto aiutando'- risponde con una luce negli occhi che non promette nulla di buono.
Accende una luce al neon sul soffitto, facendomi bruciare nuovamente le pupille ora vedo quello che ho attaccato alle braccia sono flebo che estraggono il sangue dal mio corpo. Mi stanno dissanguando. Dovevo aspettarmelo, era il mio sangue che volevano speravo solo in una morte più rapida. La morte.. Mai come ora mi sembra una cosa vicina.
Mi strappa senza troppi complimenti le siringhe provocandomi fitte di dolore.
-'che stai facendo?'- chiedo.
Mi prende per i fianchi e mi fa alzare senza sforzo. Mi allontano subito dalle sue mani. Ho paura a chiedermi cosa sta per succedere.
-'sei cambiata, vediamo quanto.'-
Mi tira uno schiaffo in pieno viso con il dorso della mano facendomi cadere rovinosamente a terra. Il dolore alla guancia è acuto e faccio fatica a rimettermi in piedi a causa di tutto il sangue che mi hanno tolto ma riesco comunque a rimettermi in piedi. Non striscerò ai suoi piedi.
-'questo è per lo schiaffo che mi hai tirato. Ora non c'è il tuo amico a di fenderti non è vero? Vediamo se te la cavi meglio della tua amica.'- a quelle parole l autocontrollo che ho cercato di mantenere mi abbandona e lo colpisco con un pugno nello stesso modo che mi ha insegnato jake. Debole come sono però non esce esattamente come mi aspettavo e dopo aver fatto un sorrisino divertito mi spinge contro la parete e mi si butta addosso bloccandomi i polsi. Il cuore mi batte all impazzata mentre vado nel panico. sto rivivendo immagini già viste e non posso sopportarlo.
-'lasciami!'- grido divincolandomi.
Lui mi schiaccia ancora di più contro la parete. Non lascerò più che nessuno mi faccia quello che mi ha fatto Josh non sono più quella ragazza. Userei il potere se non fossi così debole ma posso riuscire a cavarmela anche senza, gli tirò una ginocchiata in mezzo alle gambe. Lui si piega a metà ma dopo poco reagisce tirandomi un pugno in faccia facendomi sentire il sapore del sangue in bocca. Nel cadere sbatto la testa. Sono a terra debole e dolorante quando qualcun altro entra nella cella.
-'dovevo immaginarlo. Ti avevo detto di non avvicinarti a lei! Ci serve ancora lo vuoi capire? La tua stupidità non se ne è andata con la tua anima. Per questo sarai punito.'- dice una figura che vedo a malapena perché mi si chiudono le palpebre.

Mi sveglio nella stessa cella, sono sola, le flebo ancora attaccate ma qualcuno ha lasciato accese le luci e medicato le mie ferite. Che carini..
Le catene ai polsi fanno male e la stanza continua a girarmi intorno. Non so da quanto sono qui, mi sembra di continuare a svegliarmi e a perdere i sensi. Non ho idea di quanto sangue rimanga ancora nel mio corpo, so solo che è una sensazione orrenda sentire la vita che ti abbandona lentamente goccia dopo goccia. A giudicare dalle sacche di sangue che sono state riempite dubito che ci vorrà ancora molto.
Le lacrime cominciano a scendere mentre penso a jake. Penso che lo amo, che vorrei averlo conosciuto diversamente. Magari incrociandolo una sera in un locale o a scuola. Vorrei che avessimo avuto una vera possibilità. Vorrei che mio padre non fosse mai stato un guardiano che tutto questo non fosse mai esistito, che i cacciatori di anime fossero solo i cattivi di uno dei libri fantasy che amo leggere ma purtroppo non è così.
Sto per perdere i sensi di nuovo quando qualcosa nella mia tasca diventa improvvisamente incandescente, un calore piacevole quasi confortante, guardo la pietra chi mi ha dato mio padre, non pensavo di averla ancora in tasca. Perché sta facendo così?
Diceva che serviva se le cose non fossero andate come previsto... Non so cosa significhi. Spero solo che non facciano nulla e che mi lascino qui. Se vorrei essere salvata e andarmene da questo posto? Certo, ma non ho fatto tutto questo per vederli morire qui anziché nella radura.
Osservo impotente il sangue attraversare le flebo.
Le forze mi abbandonano velocemente, sento che se ora mi addormentassi non mi sveglierei più. Ma non può andare così! Non posso arrendermi non dopo tutto quello che ho passato non può finire così, non in questa cella.
L adrenalina comincia a corrermi sotto pelle, sento l arma dentro di me risvegliarsi, debole come me, ma attenta ai miei comandi. La luce blu illumina le mie braccia. Posso farcela devo solo volere che le catene si spezzino. Lo immagino lo desidero con tutta me stessa e dopo un tempo che sembra interminabile succede lasciandomi senza fiato. Tolgo gli aghi dalle mie braccia e mia alzo barcollando appoggiandomi a alla parete. Fatto questo come farò ad uscire? Come farò ad affrontare tutti loro in queste condizioni? Un problema alla volta. Arranco fino alla porta della cella e richiamando a me nuovamente il potere la apro facendo pressione con le mani sulle sbarre. Esco tentando di orientarmi nel buio.
-'dove pensi di andare?'- chiede un cacciatore avvicinandosi. Con un gesto della mano lo mando a sbattere contro le sbarre della porta e comincio a correre da dove era arrivato lui. Il corridoio è libero ma non mi illudo, ce ne saranno un centianaio ad aspettarmi ma se loro moriranno con me almeno la mia morte avrà un senso. Sento di avere ancora abbastanza potere per farcela, almeno porterò a termine la missione di mio padre, lascerò loro un mondo senza i mostri che devono combattere, permetterò ai guardiani di non dipendere più da un ordine spietato e in questo modo nessun bambino verrà più sottratto dai suoi genitori per essere addestrato a combattere mostri senza anima, posso accettare di morire per questo.
Appena fatta una rampa di scale mi trovo davanti dieci cacciatori che insieme mi lanciano un attacco e prima che possa reagire, vengo lanciata a diversi metri di distanza, atterro sulla schiena sentendo un dolore mai provato prima che mi mozza il respiro, in un attimo sono intorno a me ma riesco a sbalzarli lontano utilizzando l intensità del dolore che sto provando. La stanza viene illuminata di blu e i cacciatori diventano polvere dopodiché mi alzo a stento arrancando verso la porta, continuo a trovare cacciatori e continuo ad uccidere ma ogni volta non ne esco indenne e mi è stato tolto tanto potere quindi l arma è efficace ma non potente come vorrei che fosse, ci impiega troppo tempo a fare quello che le chiedo e mi richiede il quadruplo in più delle forze rispetto al solito, non so quanto potrò resistere. Uso anche i pugnali che ho preso a casa e che ho abilmente nascosto all interno degli stivali sperando che non li trovassero, fortunatamente sono ancora nel loro nascondiglio e mi permettono di uccidere altri cacciatori senza sprecare le ultime forze. Continuo a salire le scale consapevole che dovrò arrivare in alto per capire dove sono e avere una visuale migliore e permettere al potere di coprire più distanza possibile.
Arrivo all ingresso di quell enorme edifico grigio e mi trovo davanti Sam, un' ondata mi investe buttandomi fuori dalla porta d ingresso ed è allora che, alzando la testa, li vedo.
Carly, jake, mat, Lucy e Brian, ma non sono soli. Dietro di loro ci sono i membri dell ordine e i membri della Dike uniti, i secondi capeggiati da Walt con affianco Flo che mi sorride rassicurante e i primi guidati da... Non può essere... Davanti a loro c'è Will! Will di Lisa! Non ho il tempo di farmi domande perché Sam mi è di nuovo addosso fregandosene degli altri.
Mi colpisce con un calcio nello stomaco mozzandomi il respiro ma un attimo dopo non troneggia più su di me ma giace per terra e jake è sopra di lui e lo sta colpendo con tutte le sue forze.
Mat lo raggiunge e aiutato da Brian riescono a toglierlo da Sam che giace a terra probabilmente senza vita,se può definirsi vita l esistenza di qualcosa senza anima.
Non riesco ad essere dispiaciuta per lui.
Carly intanto mi fa alzare e appoggiare a lei, sento che potrei crollare da un momento all altro. Jake in un attimo mi è affianco e mi stringe a se, comincio a piangere per la paura che ho avuto in quelle ore, per me, per loro, per la certezza di non rivederlo più.
Appoggia la fronte sulla mia mentre dietro di noi scoppia il finimondo, i membri della Dike e l ordine hanno attaccato e lo stesso hanno fatto i cacciatori.
-'non osare mai più fare una cosa del genere, come stai?'- chiede prendendomi il viso tra le mani.
-'b-bene'- balbetto troppo debole per parlare.
Intorno a noi c'è il caos ma da quello che vediamo siamo la maggioranza.
Vedo l uomo che era nella mia cella e che ha fermato Sam, probabilmente il capo, che sta lottando con Walt ma l attenzione di tutti a un certo punto si posa sul tetto dell edificio. Mi volto anch'io nella direzione dove guardano tutti. Mio padre è sul bordo del tetto e posso vedere da qui che è ferito al petto e sta perdendo molto sangue, dietro di lui noto chiaramente la figura di marcus che lo tiene per il retro della giacca da guardiano.
Non sento e non vedo più niente mentre comincio a correre con una forza e una velocità che non sapevo di avere, seguita a ruota da jake e gli altri. Continuo a pensare a mio padre, al sangue, al tetto, a marcus che lo tiene mentre il panico minaccia di riaffiorare per l ennesima volta quella sera.
-'non è possibile! Era con me'- dice mat mentre corriamo. -'Richard era di fianco a me!'
Arriviamo sul tetto dove marcus tiene ancora mio padre che è piegato in due mentre preme sulla ferita. Nel vedermi il suo sguardo si illumina.
-'ero sicuro che la pietra ci avrebbe portati da te.'- ha un filo di voce e io faccio per avvicinarmi per aiutarlo ma jake mi tiene per un braccio.
-'cosa vuoi marcus? Che stai facendo?'- chiede Carly.
-'questo è il momento giusto. I cacciatori devono morire'- risponde, solo ora mi rendo conto della follia nel suo sguardo.
-'i cacciatori stanno morendo, siamo più di loro.'- ribatte Brian.
-'ma tu non vuoi che muoiano solo loro vero? Tu vuoi che muoiano tutti.'- dice jake ragionando e guardandolo con disprezzo. -
-'devono morire, hanno ucciso la mia famiglia! Lo cospisci? Mia moglie! I miei figli! Io non posso permettere che sopravvivano! Non mi è mai importato nulla dell ordine è lei che ho sempre voluto! È lei che deve ucciderli'- dice indicandomi con lo sguardo.
Continuo a tenere sott'occhio mio padre. Ha bisogno di aiuto non resisterà a lungo.
-'lascialo marcus, ti prego ha bisogno di aiuto!'- lo imploro.
-'se qualcuno tenterà di avvicinarsi lo lascerò cadere.'- minaccia.
-'cosa vuoi?'-ringhia jake.
-'ancora non l hai capito?'-
Jake stringe la presa del mio braccio.
-'Alexis è arrivato il tuo momento. Fai quello per cui sei nata, togli una volta per tutte il male da questa terra, vendica la mia famiglia! Fallo e tuo padre vivrà.'-
Eccola la realtà, lo schiaffo che si riceve dopo essersi illusi dopo aver creduto di potercela fare.
Jake non dà segno di voler lasciare il mio braccio e tutti si guardano senza sapere cosa fare o dire.
-'se non lo farai lui morirà.'- aggiunge marcus stralunato.
-' è troppo debole il suo potere non funzionerà come deve! Morirà per niente, le hanno tolto gran parte dell arma'- dice Lucy cercando di farlo ragionare.
-'funzionerà. Lo so.'- ribatte irremovibile.
-'non farlo alexis'- dice mio padre con voce rotta mentre posso sentire la difficoltà che fa
Per respirare. Tenta di sottrarsi dalla presa di marcus ma è troppo debole per riuscirci.
-'lasciami jake'- dico con voce roca.'- lasciami'- lo prego con le lacrime agli occhi.
Carly mi si aggrappa all altro braccio disperata.
-'no non possiamo lasciartelo fare.'- dice mat avvicinandosi. Jake continua solo a guardare in cagnesco marcus e a tenermi saldamente.
-' è mio padre!'- sbottò divincolandomi.
-'è mio padre! Se morisse così, perché io mi sono rifiutata di fare come mi dice, non sopravviverei comunque!'
-'non lasciateglielo fare'- tenta di gridare mio padre disperato, ma viene zittito da marcus.
-'no. Tu.. Io non posso lasciarti morire. Sarò egoista o quello che vuoi ma tu non puoi morire, non dopo tutto questo. Marcus apri gli occhi non funzionerà! Non credi di avermi portato via abbastanza?'- sento il panico di jake nella sua voce.
-'lasciatela venire o lo lascerò cadere.'-
Mi divincolò dalla presa di Carly e porto una mano alla guancia di jake.
-'va bene così, ok? Va bene così'- dico con le lacrime agli occhi cercando di rassicurarlo. Gli dò un bacio veloce sulle labbra.
-'è così che doveva andare, siamo riusciti a prendere più tempo. Mi avete dato più tempo e ve ne sono grata.'-
Cominciano a scendere delle lacrime anche a lui e la mano con cui mi tiene comincia a tremare.
-'non posso.'-
-'si che puoi. Puoi. Sei forte jake, Andrà tutto bene. Doveva succedere.'- continuo a parlare per cercare di calmarlo e piano piano riesco a liberare il braccio.
-'è giusto così.'- lentamente mi allontano da lui che mi guarda come se Dentro di lui qualcosa si rompesse nel momento stesso in cui lascio la sua mano. È distrutto, lo sono tutti. Sorrido a loro con gli occhi lucidi di lacrime sorreggendo a stento il dolore in quello di Carly che scoppia in singhiozzi.
Mi volto e cammino tremante verso marcus e mio padre.
-'lo faccio. Ma tu lascialo.'- dico in tono freddo.
-'non farlo non farlo.'- continua a ripetere mio padre scuotendo la testa.
-'lo lascerò quando lo avrai fatto. Non ho nessun interesse ad ucciderlo.'-
Non ho scelta.
Chiamo a me l arma per l ultima volta. Devo sbrigarmi perché so che da un momento all altro jake o Carly o mat o chiunque di loro potrebbe fermarmi,
Persino Lucy sembra sul punto di intervenire ma capiscono che per me perdere mio padre per colpa mia sarebbe troppo da sopportare.
Traggo un respiro profondo mentre i cacciatori si buttano sul terrazzo tentando di fermarmi ma vengono tenuti indietro da jake e gli altri.
L arma scaturisce dalle mie vene meno intensa del solito ma comunque potente, la notte viene illuminata a giorno dalla luce del mio potere, rivedo tutta la mia vita passarmi davanti ed è così che capisco che è la fine.
Tra poco sarà tutto finito. L arma scorre inarrestabile da me e fa quello per cui è stata creata e io vedo solo luce mentre sento la pelle andarmi a fuoco e le gambe non sorreggermi più, finisco in ginocchio ma continuo comunque, continuo anche quando il dolore è insopportabile e quando le forze mi abbandonano, finché non fa più male, finché non sento più nulla.
Quando la luce svanisce vedo tutto a rallentatore.
Jake mi prende prima che io vada a terra e mi tiene tra le braccia, vedo le sue lacrime e le sue labbra che mi dicono ti amo.
Carly disperata rimane in disparte nascondendo il viso tra le mani, Brian la abbraccia mentre mat ha le mani tra i capelli.
Dico ti amo a jake incrociando per l ultima volta il suo sguardo.
Cerco mio padre per essere sicura che sia al sicuro ma non lo vedo perché una nebbia inesorabile mi sta oscurando la vista mentre sono tra le braccia dell'unica persona che abbia mai amato, l unica persona che amerò sempre. Se la morte è quella posso sopportarlo...il vuoto non c'è più, la rabbia la paura se ne sono andate.. Sono in pace.

Nota: Ciao a tutti, spero che la storia fino a qui vi stia piacendo e vi abbia coinvolto almeno un po'.. Vi invito a continuare per scoprire cosa succederà! Nel prossimo capitolo scoprirete cosa succederà a lexi, se si salverà e cosa succederà dopo questa sera infernale.

SOULDove le storie prendono vita. Scoprilo ora