Capitolo 14

321 20 0
                                    

La sera quando torno nella mia stanza la trovo vuota. Probabilmente lisa è ancora con Carly, decido di andare a cercarle perché non ho voglia di rimanere da sola a scervellarmi su quello che è successo oggi e poi loro due mi mancano.

Inizio dalla cucina e dalla sala ma nulla, poi però passando vicino alla finestra sento la risata familiare di lisa.

Apro la porta finestra e le raggiungo sotto il portico godendomi il calore del sole sulla pelle.

-'eccola! Parlavamo proprio di te.'- mi saluta lisa sbarazzandosi della terra che le è finita sulle mani. Lisa che fa giardinaggio? Mai vista.

-'devo preoccuparmi?'- chiedo ironica lanciando uno sguardo di saluto a Carly.

-'ovvio. Se sono io che parlo c'è sempre da preoccuparsi.'- ribatte lisa.

-'concordo'- fa Carly rinunciando a piantare un bulbo e avvicinandosi.-'ora che ci siete entrambe ho una bella notizia da darvi, domani pomeriggio faremo un giro di pattuglia e se tutto andrà bene potrete uscire da qui.'- annuncia raggiante.

-'avevo capito che volevate aspettare la fine dell'addestramento'- dico assaporando l'idea di uscire da qui e potermi sentire dinuovo libera.

-'si ma tuo padre ha convinto Marcus. Si sta davvero impegnando a riguadagnare punti con te.'- dice Carly ammirata.

-'peccato che non l'abbia fatto per 10 anni'- ribatte lisa acida.

-'si ma lui non sapeva come stavano le cose e non ha mai smesso di volerle bene.'- continua Carly.

Stanno veramente discutendo di mio padre?

Sia io che lisa la guardiamo interrogative. Non pensavo fosse una sua fan.

-'scusate credo che sia il fatto che non vedo mio padre da troppo tempo.'- si scusa lei.

-'tranquilla, deve essere orribile essere costretti a lasciare la propria famiglia.'- dico senza pensare che forse è stato proprio quello che mio padre ha dovuto fare.

-'non ho lasciato solo la mia faliglia.'-

da qui in poi Carly ci svela il motivo dell'ombra dietro al suo sorriso e mi trovo nuovamente a chiedermi come faccia a sembrare la ragazza solare e spensierata mentre dentro soffre così tanto.

Racconta del ragazzo di cui era follemente innamorata, Ethan, del fatto che lui fosse senza poteri e dei loro incontri segreti a casa di lui. Aveva solo 13 anni ma era innamorata, glielo si legge negli occhi mentre parla di lui. Erano felici ma lei da lì a breve fu costretta ad abbandonare la sua vita per seguire un addestramento che non poteva scegliere di rifiutare lasciando per sempre la sua famiglia e Ethan senza poter spiegare a quest'ultimo le vere ragioni per cui doveva farlo. Di lì a poco lui morì per un incidente d'auto e lei non si perdonò mai il fatto di essere sparita e di non averlo potuto rivedere.

Quando finisce di raccontare la sua storia ha gli occhi lucidi di lacrime. Nonostante siano passati anni il dolore che prova per quello che è accaduto la soffoca.

Anche io e lisa siamo vicine alle lacrime. Per la nostra amica così brava a celare il dolore dietro a un sorriso.

Ci abbracciamo sentendoci tutte e tre come un'unica persona, tentando di condividere il dolore che tutte in modi diversi siamo state costrette a provare ma che può diventare meno pesante se condiviso con qualcuno.

C'è chi passa la vita a cercare qualcuno con cui riuscire a condividere il dolore che prova per riuscire a respirare per qualche secondo senza che faccia male e io mi sento incredibilmente fortunata ad avere loro.

Dopo un po' rientriamo senza dire nulla e beviamo una cioccolata davanti al camino mentre fuori il sole è stato sostituito da un forte temporale che fa apprezzare di più il calore del fuoco.

Stiamo parlando di quello che faremo una volta uscite quando mio padre entra dalla porta d'ingresso completamente bagnato e pallido in viso.

-'tutto bene?'- chiedo senza riuscire a trattenermi.

-'si. Non volevo aspettare fino a domani. Il paese è libero e da domani lo sarai anche tu.'- mi annuncia con un sorriso.

Sento quelle parole riempirmi di gioia. Ha passato tutto il giorno a controllare se il paese fosse siicuro per permettermi di poter uscire domani?

-'grazie'- dico porgendogli la mia cioccolata riconoscente mentre lui si siede al mio fianco sul divano avvolgendosi nella coperta. Guarda la tazza che gli sto porgendo vedendo in quel gesto la mia riconoscenza e gli occhi stanchi sembrano rianimarsi.

-'era il minimo.'- risponde prendendola.

Ora alle nostre chiacchiere si aggiunge anche mio padre consigliandoci posti da vedere nel paese il giorno dopo, posti che neanche Carly sembrava conoscere.

Io tornerò alla casetta con lisa e Carly ci ha assicurato che cercherà di passare più tempo possibile con noi... Marcus permettedo.

Spero di poter tornare a lavorare al Crazy, mi piaceva la routine che stavo cominciando quando sono stata catapultata in questa situazione.

Ma a cena non Marcus non tarda ad elencarmi quelli che saranno i miei doveri: dovrò allenarmi con loro tutte le mattine e seguire quelle specie di sedute con jake e nel caso I cacciatori fossero ritornati sarei dovuta ritornare a vivere qui.

Qualsiasi condizione pur di poter uscire da questa scatola grigia anche se sarà strano non rischiare di incrociare jake nei corridoi tutti I giorni.

-'Ma questi temibili cacciatori a me non sembrano così forti. Non hanno ancora provato una volta ad attacare questo posto a parte quella mattina.'- esordice lisa dopo aver riflettuto qualche momento.

Mio padre mi lancia un occhiata evidentemente ricordandosi della mia richiesta d'aiuto per consegnarmi a loro per un giochino mentale. Stupida.

-'sono creature scaltre attaccano solo quando sono sicuri del loro successo. È sopravvivenza'- ribatte Mat. Non lo vedo da stamattina e spero che non sia arrabbiato con me per quello che è successo.

-'comunque si tratta di settimane, arriveranno. Lo sento.'- informa lucy. Tutti sembrano prendere seriamente le parole di lucy. Evidentemente fa parte delle sue capacità percepire quello che sta per accadere. Sempre meglio dei miei sogni poco utili o chiari.

-'saremo pronti.'-chiarisce jake.

-'tu dici?'- chiede bryan poco convinto.-'sono troppi questa volta e l'Ordine ancora non ha inviato rinforzi, dovremmo fare affidamento solo su di lei? Senza offesa lexi ma dubito che una ragazza alle prime armi possa fare la differenza in tutto questo. È una situazione troppo grande.'- è preoccupato. La stessa preoccupazione che se pur nascosta sta dietro lo sguardo di tutti loro.

-'ce la faremo.'- ribatte Jake con convinzione.

Spero che non si sbagli. Spero di riuscire a rendermi utile e a non deluderli.

SOULDove le storie prendono vita. Scoprilo ora