Capitolo 31

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Il giorno dopo le immagini del sogno di quella notte continuano a comparirmi nella mente, cerco di convincermi per un po' che non si tratti realmente di un 'sogno premunitore' ma di un semplice incubo dovuto all ansia per quello che dovremo fare ma ben presto capisco che mi sto solo illudendo. Quello era esattamente un sogno premunitore ma se volevo cambiare quello che sarebbe successo non potevo farne parola con nessuno.
Rimango a letto più del dovuto senza sapere come comportarmi, so che se non fingo abbastanza bene capiranno tutti che ho qualcosa che non va ma per far sì che il mio piano funzioni non devono sospettare di nulla.
Sgattaiolo fuori dalla mia camera, quella di jake è ancora chiusa segno evidente che ieri sera ha fatto tardi. Sento Carly e Brian intenti in un discorso particolarmente intenso a giudicare dai loro toni. Mi riprometto di chiederle spiegazioni più tardi. Mio padre intanto è nel suo studio piegato sulla scrivania a leggere uno dei suoi libri polverosi, inavvertitamente passando davanti alla stanza, faccio cigolare un asse di legno.
-'ciao tesoro'- dice togliendosi gli occhiali.
Maledetta me.
-'ciao papà, scusa stavo andando a bere un bicchier d acqua poi credo che andrò a fare una passeggiata.'-
-'ok, vuoi che ti accompagni a fare un giro?'- chiede alzandosi prontamente.
-'no no tranquillo volevo solo fare una corsetta per smaltire tutto quello che ho mangiato ieri. Con te che cucini probabilmente diventerò più larga che alta e non ci vuole poi tanto considerata la mia altezza...'- quando mento comincio a parlare a macchinetta.
-'ehm ok'- dice risedendosi guardandomi tra un misto divertito e confuso.
Faccio un sorriso e procedo lungo il corridoio. Appena fuori dalla sua vista alzo gli occhi al cielo imprecando contro me stessa.
Vado verso la sala di addestramento in cantina. È la prima volta che ci entro e mi stupisco di quanto sia attrezzata, è identica alla sala che avevano a casa loro jake e gli altri solo che qui ci sono il doppio delle armi.
Jake mi aveva spiegato i vari tipi di pugnali: a cosa servono e i vari colori quindi prendo quelli che potrebbero aiutarmi contro i cacciatori.
Lo sguardo mi cade sulla catenina che ho al collo, il cuore blu mi pesa al collo come un macigno al pensiero che in qualche modo sto tradendo jake. Lui non approverebbe mai quello che sto per fare e non approverebbe il fatto che lo sto tagliando fuori ma lo faccio per lui. Lo faccio per tutti loro, per i problemi che ho causato. So che non è stata completamente colpa mia ma non posso fare a meno di pensare che se non fossi mai arrivata a River le cose per loro sarebbero andate diversamente, però tornando indietro rifarei tutto. Ora finalmente mi sento bene, mi sento io, il vuoto è sparito e ho trovato il mio posto, la mia famiglia. Mi dispiace solo che proprio ora dovrò lasciare tutto...
Però posso sopportarlo se è per salvare le persone che amo. Sono disposta a qualsiasi cosa per loro perfino a dirgli addio.
Prendo un paio di pugnali blu li nascondo sotto la felpa con le mani che mi tremano.
-'che ci fai qui?'- chiede Lucy alle mie spalle.
-'cosa?'- sussulto volandomi verso di lei. Ora cosa mi invento?!
-'lexi, tutto bene? Percepisco quello che provi.'- dice corrucciando lo sguardo.
Certo.. I loro poteri non ci avevo pensato dovrò controllare i sentimenti.
-'tutto bene tranquilla! Vado a fare una passeggiata stavo solo cercando una cosa che ieri jake ha perso, ci vediamo dopo'- dico frettolosamente uscendo dalla stanza
e poi a grandi passi dalla porta di ingresso.
Faccio un respiro profondo stringendomi la felpa premendo i pugnali freddo contro il costato.
Il mio piano funzionerà, ne sono certa. Devo solo mantenere la calma.
Faccio quattro passi in paese giusto per cercare di calmare i nervi e vado a prendere delle brioches.
Torno a casa e scopro che sono tutti svegli. Lucy mi lancia un' occhiata indagatrice che io ricambio con un finto sorriso per non destare sospetti.
-'buon giorno'- dico allegra appoggiando il sacchettino con le brioches sul tavolo.
-'bella passeggiata?'- chiede mio padre prendendone una.
-'si bella'- dico evitando il suo sguardo.
In quel momento entrano in sala Carly e Brian e si siedono tenendosi per mano.
-'abbiamo un annuncio da fare'- dice lei tutta allegra osservando jake di sfuggita.
Jake di rimando li guarda sospettoso. -'so già cosa volete dire.'- dice serio.
I loro sguardi si rabbuiano e anche il mio. Pensavo che jake ne sarebbe stato felice..
-'tu non.. Io pensavo.. Noi'-
Jake la interrompe sorridendole. -'sei troppo divertente quando cerchi la mia approvazione. Non ne avete bisogno, se siete felici voi lo sono anch'io'- assicura.
Tutti nella stanza traggono un sospiro di sollievo.
E io stringo il ginocchio di jake sotto al tavolo per punizione. Lui con un sorrisino invece appoggia la sua mano sulla mia coscia.
-'buon giorno'- dice con un finto sguardo da Angelo.
Le mie labbra gli sorridono automaticamente e la mia mano si appoggia sulla sua. Lui la prende e incrocia le sue dita con le mie. Forse anche noi dovremmo annunciarlo... Ma non è il momento. Mi sento morire dentro sapendo quello che gli sto nascondendo...

Nei giorni seguenti sono più taciturna del solito e sia Carly che mio padre che jake me lo fanno notare. Passo con loro più tempo possibile perché so che poi non potrò più farlo.
Lisa chiama tutti i giorni per raccontare a me e a Carly di quanto sia perfetto Will. Per ora vivono nella casetta dopo aver chiesto il mio benestare. Secondo lei Will le sta nascondendo qualcosa ma insiste nel dire che vuole aspettare che sia lui ad aprirsi con lei senza pressioni perché tanto non può essere nulla di grave. Sono contenta che abbia trovato Will e che ora possa vivere normalmente.
Un giorno Lucy ci avvisa che tre giorni dopo sarebbero arrivati i cacciatori e che dovevamo dirigerci verso una radura poco distante da casa mia perché sentiva che sarebbero arrivati da lì e noi dovevamo impedirgli di arrivare alle altre persone.
Per i restanti tre giorni passo tutto il tempo ad allenarmi con loro a parte la sera quando mi alleno per il mio piano. Sto provando una cosa che spero davvero funzioni. Per ora mi riesce ma non so in che condizioni sarò quel giorno.
La sera prima della grande battaglia c'è un silenzio concentrato. Tutti noi sappiamo che è un enorme rischio, solo io però so che ci saranno migliaia di cacciatori ad aspettarci e dovrei avvisarli ma se lo facessi cambierebbero il piano e io ho bisogno che lo seguano per portare a termine il mio. Quella sera andiamo a dormire solo dopo aver ripetuto il piano ed esserci allenati ulteriormente.
-'ce la faremo. Ricordate che ormai siamo una famiglia e ci guarderemo le spalle a vicenda ok? Domani sera saremo tutti di nuovo a casa.'- dice mio padre.
Annuiamo e ci guardiamo con sguardi carichi di determinazione. Farò in modo che tutti siano qua la sera prossima.

Io e jake stiamo per incamminarci sulle scale dopo Carly e Brian che ormai dormono nella stessa camera quando Lucy mi chiama.
-'so che stai architettando qualcosa'- dice a bassa voce per non farsi sentire da jake che dopo averci lanciato una strana occhiata sale da solo le scale. Per lui è ancora strano che io e Lucy possiamo stare nella stessa stanza senza ucciderci e lo è anche per me in realtà.
-'non so di cosa..'- dico scuotendo la testa.
-'lo so lexi ma non dirò niente. Solo spero che tu sappia cosa stai facendo. Lui'- dice indicando le scale che poco prima ha solito jake.
-'non permetterà che ti succeda niente, a costo di rischiare la sua vita e noi faremmo lo stesso per lui quindi se tu ti metterai in pericolo ci metterai tutti in pericolo con te. E non è un accusa o cose del genere, non sei così male alla fine... È solo un avvertimento. Pensa bene a quello che stai facendo'- detto questo sale le scale a sua volta e mi lascia ammutolita a guardare il pavimento. So che ha ragione ma Jake non avrà il tempo di fare nulla se il mio piano funzionerà.
Mi incammino stringendo con un po' troppa forza la catenina che ho al collo e cerco di sgombrare la mente e calmare i miei sentimenti prima di entrare nella stanza di jake. Non deve sospettare nulla.
Spero che Lucy non dica niente.
Questa potrebbe essere l ultima notte che io e lui passiamo insieme e voglio che sia perfetta. Voglio stargli il più vicina possibile, voglio svegliarmi domani mattina e dire a mio padre che gli voglio bene e che non ho mai smesso di volergliene, dire a Carly che è la mia migliore amica, chiamare Lisa per dirle che per me è una sorella e ringraziarla per esserci sempre per me, dire a mat che spero trovi la ragazza in grado di amarlo come merita e a Lucy e Brian che sono stata davvero felice di conoscerli nonostante tutto.
Da un momento all altro possiamo perdere tutto quindi è nostro dovere vivere a
Pieno ogni singolo secondo della vita, dire alle persone 'ti voglio bene' ogni giorno, senza mai aspettare perché non sappiamo cosa succederà il giorno dopo.
Nel mio caso so esattamente cosa succederà domani ma non ho paura. Il mio non è un sacrificio, se ami qualcuno faresti di tutto persino mettere il suo bene prima del tuo se necessario.
Domani sarà la prima volta che combatterò e ho capito che non ho mai trovato la forza di farlo perché non ne avevo motivo, non riuscivo a lottare per me stessa ma per loro posso farlo, ho trovato la forza mentale di cui parlava jake, ho scoperto di averla e adesso è ora di dimostrarlo.
Entro nella stanza di jake e lui si volta verso di me trafiggendomi con lo sguardo.
-'cosa sono questi?'- mi chiede indicando i pugnali presi dalla sala d addestramento.
-'pugnali. Dove li hai presi? Sei entrato in camera mia?' - chiedo cercando di mantenere la calma e,nonostante la fatica, a sorreggere il suo sguardo.
-'si, ho notato che eri strana e temevo che avresti fatto di testa tua. Ora ne sono certo'- dice alzando la voce.
-'non ho nessun piano.'- dico felice che non riesca a leggermi nella mente per merito del arma. -'li ho presi per precauzione, non sono brava come voi con i poteri. Potevano essermi utili.'- continuo avvicinandomi a lui.
Il suo sguardo si fa meno penetrante ma capisco di non averlo convinto del tutto.
Si avvicina con due falcate e mi prende il viso tra le mani. -'non fare niente di stupido. Non farlo perché sappi che tutto quello che succederà a te succederà a me. Se tu soffri soffro io.'- mi sussurra sulle labbra.
-'non farò nulla di stupido. Te lo prometto.'- dico con un filo di voce.
Lui mi stringe a sé e io mi riempio i polmoni del suo profumo.
-'andrà tutto bene'- dice stringendomi più forte.
-'si, andrà tutto bene'-

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