Capitolo 21

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vado dritta sotto la doccia sperando di riuscire ad abbassare un po' la temperatura del corpo e quando esco per lo meno mi sento meglio.  mi avvolgo in un asciugamano ed esco.

appena metto piede fuori dal bagno della mia enorme stanza trovo un vestito appoggiato con cura sul letto.

è nero e senza spalline con la parte alta aderente mentre quella bassa si apre in un tessuto leggero.

le parole di Flo mi tornano in mente. non aveva mica detto ballo? evidentemente è stasera.

mi sento sollevata. per lo meno non dovrò passare una serata imbarazzante cercando di stare lontana da jake pur vivendo sotto lo stesso tetto.

infilo il vestito. è veramente bello. è leggero e il tessuto morbido. mi guardo allo specchio e noto che il colore scuro fa risaltare il biondo dei miei capelli e la tonalità chiara, per non dire cadaverica, della mia pelle. sembro quasi bella. non sono abituata a sentirmi così. passo un po di matita nera negli occhi e del mascara vado in bagno alla ricerca di un phon e affianco a questo trovo una piastra. non ne uso una da quanto... sei mesi? un anno?

piastro i capelli e torno davanti allo specchio. un'estranea mi sta fissando con sguardo stupito e anche malinconico. lisa sarebbe disicuro orgogliosa di me e anche carly approverebbe.

una morsa mi chiude lo stomaco a pensare a loro, anche se non lo do a vedere sto pensando a loro da quando abbiamo lasciato la sede dell'ordine. ho paura che possa succedere qualcosa e non arrivare in tempo per aiutarle.

faccio un respiro profondo e vado alla finestra quando sento delle voci provenire dal portico davanti casa.

un jake in giacca e camicia sta parlando con un Wade altrettanto elegante che non si avvicina neanche lontanamente alla perfezione di jake. Flo intanto, che indossa una vestito rosa striato di rosso lungo fino ai piedi si guarda intorno con aria annoiata finchè non incrocia il mio sguardo. mi ritraggo immediatamente e sussulto quando la porta di camera mia si apre pochi minuti dopo.

-'ehilà, stavi spiando?'- mi chiede divertita buttandosi sul letto. i capelli legati in un nodo dietro alla testa le donano un aria più seria ma i lineamenti delicati del viso le conferiscono comunque un aria infantile.

-'stai benissimo.'- dice guardandomi ancora impalata davanti alla finestra. -'ero sicura che ti sarebbe stato bene.'-

le sorrido.-'non dovevi disturbarti a prendermelo, comunque perchè c'è un ballo stasera?'- chiedo sedendomi accanto a lei.

-'stasera c'è la luna piena. è tradizione per la nostra gente dare un ballo sera quando la luna piena fa il suo ingresso nel cielo, traiamo energia da questa durante tutta la notte e il mattino dopo ci svegliamo più forti.'- mi informa.

per un attimo ho temuto che si mettesse a parlare di lupi mannari, non credo che lo avrei sopportato.

-'ma stasera l'ospite d'onore sei tu. tuo padre è una specie di leggenda per tutti noi, i sacrifici che ha fatto per salvare i guardiani sono ammirevoli e sono tutti molto colpiti dalle tue potenzialità... ma noi non vogliamo obbligarti a fare nulla, noi pensiamo a preservare l'equilibrio: finché ci sarà qualcuno in grado di porre fine al potere dei cacciatori ci sarà equilibrio. solo questo importa.'-

cinque minuti dopo quando scendiamo non troviamo nessuno nel portico e non riesco a nascondere una punta di delusione.

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