Capitolo 15

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il mattino dopo la consapevolezza che una volta aperti gli occhi potrò uscire e tornare alla vita reale mi rende più leggera. Queste ultime settimane sono state piene di rivelazioni e preoccupazioni e non vedo l'ora di poter smettere per qualche secondo di pensare a tutto questo e preoccuparmi soltanto del mio lavoro, di sistemare la casa e di continuare con il mio personale programma di recupero.

Il lato positivo di quello che è successo è che mi ha distolta dai miei soliti pensieri ma sento che al di fuori di quelle mura torneranno a tormentarmi, ma perchè essere negative?

-'buon giorno'- sveglio lisa che ha I capelli scompigliati e mi guarda con aria assonnata poi come se le fosse venuta un'intuiozione improvvisa li spalanca.

-'oggi si esce!'-

-'già. A meno che tu non preferisca dormire'-

-'ma per favore! Ho dormito più in questi giorni che in tutta la mia vita mentre tu eri occupata a farti diventare un neon.'-

ridiamo entrambe e poi ci vestiamo per scendere a fare colazione, come nel caso della cena siamo tutti riuniti e considerato che è successo di rado credo che sia una specie di saluto non ufficiale.

-'sarà strano non avervi più qui'- dice mio padre versandosi del caffe.

Lo sarà davvero. Col fatto che non viviamo più sotto lo stesso tetto credo che ci vedremo di meno.. non so se sono ancora pronta a passare giornate padre-figlia come se niente fosse.

-'sarò qui particamente tutti I giorni. Ci rivedremo.'- gli faccio notare.

-'si Richard non temere. Lei sarà sempre qui.'- non mi ero accorta della presenza di Lucy fino a questo momento ma decido di non darle peso.

-'pensavo di andare a stare da lexy e lisa. Così non saranno da sole.'- dice Carly lanciandoci un'occhiata complice.

-'non saranno sole comunque. Controlleremo che vada tutto bene più volte al giorno.'- ribatte marcus.

Altro che grande fratello.

-'ma non è una brutta idea, vedremo se sarà il caso e naturalmente se lexy è d'accordo'-

-'Carly è la benvenuta. Infondo è la casa di Camille lei ha il diritto di starci.'- rispondo.

Al nome di Camille sul viso di Marcus passa un'ombra che poi scompare più lentamente di come è arrivata e non riesco a ignorare la sensazione che lui non sia del tutto onesto.

Mi guardo intorno per vedere se qualcun'altro l'ha notato ma sono tutti intenti in altre coversazioni tranne jake che quando incontra il mio sguardo smette di parlare con mio padre.

Non devo fargli domane: so già che non riceverei risposte.

Mi limito a finire il mio tè per poi salire a preparare le poche cose che jake mi aveva portato e prima di mezzogiorno stiamo uscendo. Il gruppo al completo ci sta accompagnando come se volessero accertarsi che nulla sia cambiato dalla sera precedente. Ci sono tutti tranne marcus.. quell'uomo non esce mai a quanto pare ma sicuramente non mi manca.

Il cielo è nuvoloso ma non lascia presagire pioggia, mentre camminiamo in silenzio nella strada che costeggia il bosco per arrivare alla casa di Camille si sente scorrere il fiume e tutto sembra uguale al sogno ma cerco di non pensarci, soprattutto la parte che riguarda Sam.

Quando arriviamo nel portico sto per aprire la porta che come al solito non è chiusa a chiave ma jake mi precede mettendosi tra me e la porta facendomi sussultare per l'improvvisa vicinanza, finirà mai di farmi quest'effetto?

La casa è libera e non vi è nulla che lasci intendere il passaggio di un cacciatore.

-'dovete rovesciare il contenuto di questa davanti a ogni finestra, porta o possibile entrata. È zolfo e non permette ai cacciatori di entrare, la stessa polvere che avevamo già messo sul perimetro della casa tempo fa.'- dice Mat porgendomi un boccettino di polvere grigia.

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