Capitolo 17

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Il giorno seguente carly, mio padre e tutti gli altri tornano, a detta di Carly I membri dell ordine erano piuttosto interessati a conoscermi... non so se esserne onorata o preoccupata. Comunque I giorni passano tutti allo stesso modo tra le lezioni con jake, in cui sono molto più motivata a picchiarlo, il lavoro e le sedute per controllare il mio potere con alcuni degli altri. Praticamentee passo più tempo lì dentro che a casa ma sono troppo inesperta e a quanto pare troppo potente per evitare di allenarmi.

Ancora non capisco se quello che sto facendo è per avere più possibilità di sopravvivere o la certezza di morire dopo aver fatto quello che devo.

Con Jake non tocchiamo più l'argomento dell'altra sera e ci comportiamo abbastanza freddamente ma va bene così perchè sono arrabbiata con lui, anche se non ne so Il motivo esatto. Forse per quella ragazza o perché credeva di poter avanzare qualche diritto su di me o forse solo perchè mi ha detto chiaramente che non possiamo stare insieme ma si comporta come se volesse.

A parte questo però l'addestramento sta andando davvero bene e mi sento più forte con ogni giorno che passa, riesco a controllare il potere e fin ora a battere tutti tranne jake e Brian. Mat per qualche ragione non si è più presentato alle sedute.

Sto recuperando il tempo con mio padre e mi sembra di tornare indietro a quando ero bambina ogni volta che camminiamo per strada o ci mettiamo sul divano a guardare qualcosa alla tv. Non dico che riesca a fidarmi cecamente di lui come un tempo ma anche se non condivido la scelta che ha fatto posso capirla e passare del tempo insieme mi mette pace e di buon umore quindi non vede perchè non farlo.

Pochi giorni fa abbiamo toccato l'argomento più difficile: la morte di mie madre. Sono riuscita a non piangere mentre raccontavo di come erano andati gli anni dopo che se ne era andato e della sua malattia ma a lui qualche lacrima è scappata. Io ho avuto più tempo per accettare l'idea mentre lui l'ha saputo da poco e non nel migliore dei modi...

quella sera abbiamo passato tutto il tempo a parlare di lei e delle domeniche che passavamo in famiglia quando io ero piccola, di come non stessi mai ferma e ridessi continuamente.

Ricordare con lui quei momenti è come riviverli e anzichè essere triste mi sento grata di averli avuti.

Lui racconta dei suoi anni dopo che se ne è andato e di come ha reagito quando gli hanno detto quello che succedeva qui a River e che io ero qui.

Ora sono nella biblioteca della 'casa dei guardiani' e sto cercando un libro che lisa mi ha pregata di prenderle per il suo corso, me l'ha descritto ma qui sono tutti ugali. Studio gli scaffali per più di un quarto d'ora accarezzando distrattamente il ciondolo di zaffiro che ormai porto sempre con me e poi lo vedo. Il libro bianco con lelettere oro. Finalmente. Peccato che sia troppo in alto per una 'alta' come me. Mi arrampico senza successo e chiamo a me tutto il mio equilibrio per non cadere.

-'ti serve una mano?'- mi volto e mi trovo Mat davanti. Non lo vedo dal giorno in cui jake mi ha chiesto di seguirlo.

-'grazie-' dico quando mi porge il libro dopo averlo preso allungando appena il braccio.

-'è da tanto che non ci vediamo.'- gli faccio notare.

-'vero. Ma sei stata impegnata no?'-

è una frecciatina?

-'che vuoi dire?'-

-'solo che hai passato molto tempo con jake.'-

certo ma per I motivi che lui sa e in più perchè gli importa di quello che faccio?

-'si. Sto migliorando.'- ribatto.

-'lo so. Ho sempre saputo che ce l'avresti fatta.'-

sorrido anche se abbastanza in difficoltà dal tono profondo delle sue parole.

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