Capitolo 22

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qualcosa dentro di me scatta quando sento il freddo familiare invadermi il corpo.

non ho paura. so che sono in grado di combatterli ma non voglio che qualcuno si ferisca, qui ci hanno trattato come se fossimo di famiglia, ci hanno accolti, ci hanno aiutati e noi abbiamo attirato qui i nostri problemi. Evidentemente la zona neutrale nella quale ne bene ne male potevano entrare non è poi così neutrale.

io e jake ci separiamo.

-'dobbiamo andarcene, magari ci seguono.'- grido per sovrastare le grida.

donne e bambini stanno scappando nelle loro case mentre sembra che sopra di noi ci sia una cupola fluorescente che ci separa dalle macchie nere. ogni tanto vibra probabilmente come reazione ai colpi che riceve, non reggerà a lungo, lo leggo sui volti preoccupati delle persone che ci circondano.

-'è troppo pericoloso e noi siamo solo in due.'-

-'jake.. io posso..'-

-'non esiste.'- dice stringendo i denti.'-il potere ti ucciderebbe.'-

-'abbi fiducia in me, posso farcela.'-

-'no.'- dice categorico. so che anche secondo lui sarebbe l'unica via d'uscita ma si preoccupa per me e se da una parte vorrei che si fidasse dall'altra il cuore accellera all'idea che tiene a me così tanto.

Wade si avvicina trafelato.

-'le misure di sicurezza stanno cedendo, sono in troppi. stanno entrando.'- dice pallido guardando le figure scure che oscurano il cielo.

-'come è possibile? Le misure di sicurezza sono state create apposta.'- grida Jake per sovrastare il chiasso della piazza.

-'sono più potenti jake, non li ho mai visti così... credo siano spinti dalla sopravvivenza. è lei che cercano.'-

si lo so..

jake si irrigidisce e guarda anche lui il cielo come se potesse uccidere il nemico con lo sguardo.

-'li distraggo.'- dico prendendo coraggio.-'uso un po' del mio potere per cacciarli e in quel lasso di tempo ce ne andiamo.. torniamo a casa.'- dico senza incrociare il suo sguardo che so che mi incenerirebbe.

-'non se ne parla. è troppo pericoloso e potrebbero seguirci fino a casa.'- ribatte lui.

-'lo è anche non fare nulla! e credi davvero che non ce ne siano gia appostati davanti a casa ad aspettarci? sarà stato il primo posto in cui sono andati insieme ai membri dell ordine.

-'motivo per non tornare.'- dice esasperato.

io gli prendo le mani e lo contringo a guardarmi, è combattuto tra quello che deve e quello che vorrebbe fare.

-'andrà tutto bene.'- dico cercando di crederci.

-'non posso permettere che ti succeda qualcosa.'- dice con una tale forza nello sguardo che vorrei baciarlo per i successivi trenta minuti.

-'non mi succederà niente e neanche a tutti loro se facciamo in fretta. lasciamelo fare'- lo imploro.

fa un cenno impercettibile con la testa che io prendo come un segno di assenso ma toglie le mani dalle mie e le al poggia sulle mie guancie prima di darmi un bacio che mi toglie il respiro e mi da tutta la sicurezza di cui ho bisogno.

quando ci siamo staccati riprendo fiato e mi rivolgo a Wade che ha assistito a tutta la scena.

-'puoi portarci a dove finiscono le difese?'- chiedo ostentando sicurezza.

lui mi guarda sollevato come se non vedeva l'ora che dicessi quelle parole.

corriamo dietro di lui mentre jake chiude la mia mano nella sua con una presa ferrea.

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