Capitolo 26

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Il giorno seguente ci svegliamo presto e jake torna nella sua camera per non destare sospetti, soprattutto in mio padre.
Ma non ci rimettiamo a dormire perché dopo poco qualcuno bussa alla porta d ingresso.
Guardo l ora della sveglia che ho sul comodino. Chi può essere alle sei di mattina?
Scendo le scale seguita a ruota da jake.
-'chi pensi che sia?'- gli chiedo. Lui alza le
Spalle e si affretta ad aprire prima di me.
Lucy e Brian seguiti a ruota da Mat entrano nel mio salotto.
-'non avete idea di quello che abbiamo passato!'- esordisce lucy dando libero sfogo a tutta la potenza della sua voce svegliando mezza casa.
-'scommetto che non mancherai dal raccontarcelo.'- commenta Lisa raggiungendoci con aria assonnata e i capelli arruffati.
-'ovviamente'- sottolinea lucy.-' marcus è dovuto andare di corsa alla sede dell ordine, come ti è saltato in mente di aggredirli jake?! Per colpa tua ora siamo tutti controllati e marcus potrebbe venire accusato di averti aizzato contro di loro.'-
Sinceramente non posso provare pietà per quell uomo e non posso avercela con jake per avermi salvato.
-'è stato necessario.'- ribatte jake.
Mentre come al solito lucy mi tira in mezzo come 'causa di tutte le loro disgrazie' venendo subito aggredita da Lisa e Carly io mi accorgo che Met è particolarmente solitario e taciturno.
-'ciao'- dico avvicinandomi.
-'ciao'- risponde senza guardarmi.
Mi dispiace che le cose siano andate in questo modo per noi, lui è un bravo ragazzo e non avrei mai voluto che stesse male a causa mia.
-'è da tanto che non ci vediamo.'- gli faccio notare.
-'già.'- detto questo fa per riavvicinarsi agli altri e lasciarmi li, possibile che ce l abbia così tanto con me?
-'mat aspetta. Mi dispiace tanto per tutto, non voglio questo, non voglio non parlarti più e considerarti un estraneo.'- dico riaffiancandomi a lui.
-'lexi è tutto a posto non c'è problema.'-
So che non è vero, lo capisco dal tono che usa. Ma cosa posso fare? Più che diglielo non posso fare altro.
Quando torniamo dagli altri Brian sta parlando con Carly, lucy e jake stanno parlando con mio padre mentre Lisa sta digitando qualcosa al telefono.
-'è will?'- chiedo facendola sussultare.
-'può essere.'- dice alzando due volte le sopracciglia.
Mat si allontana da noi è va verso mio padre.
-'che gli prende?'- chiede Lisa seguendolo con lo sguardo.
Alzo le spalle sconfitta.
Gli altri hanno finito i loro discorsi e lucy sembra più arrabbiata del solito.
-'beh... Facciamo colazione?'- chiedo per smorzare la tensione.

Dopo aver fatto colazione ci vestiamo e decidiamo di uscire.
Siamo davvero uno strano gruppo e se ne accorgono anche le persone che ci camminano affianco. Lucy bella come al solito nei suoi vesiti costosi, Carly che come al solito sembra un hippy, Lisa con una maglietta di una band sconosciuta, jake bello da togliere il fiato...
Ogni tanto qualcuno mi ferma per chiedermi come sto e perché ero scomparsa, altri fermano mio padre stupiti di vederlo.
Nel pomeriggio dovremmo andare a trovare la mamma al cimitero ma stamattina abbiamo deciso di andare a fare un giro per il paese e calmare un po' gli animi in attesa di avere notizie di marcus.
Sto parlando con jake e Carly quando una figura familiare si ferma a guardarmi sul marciapiede opposto. Una donna magra, alta, vestita di tutto punto e con un paio di occhiali che le conferiscono un'aria severa.
Attraversa la strada e mi si avvicina con passo sicuro. So esattamente di chi si tratta: è l avvocato di Josh.
-'signorina Anderson.'- mi saluta freddamente. -'potrei parlarle qualche minuto?'-
-'sinceramente vorrei evitarlo. Contatti il mio avvocato se vuole chiacchierare, io non ho niente da dirle'- rispondo brusca.
Durante l ultima udienza era arrivata a dire che le ferite me le ero inflitte da sola per far andare nei guai Josh e prendere un risarcimento quindi no direi che in questo momento lei è l ultima persona con cui vorrei parlare.
-'molto bene allora mi obbliga a parlargliene qui davanti a tutti. Ci sarà una nuova udienza il mese prossimo e le è richiesto di presenziare. Il giudice sembra ben disposto a farlo uscire su cauzione dopo tutto questo tempo di carcere'- usa un tono di accusa come se fosse mia la colpa.
-'senta, io non ho problemi a presenziare e mi auguro che rimanga in carcere ancora a lungo ma non per me per le persone a cui potrebbe fare del male. Lei ha figlie signora james?'- chiedo avvicinandomi.
-'non vedo come questo sia..'-
-'bene, se ne avesse una come si sentirebbe se le capitasse quello che è successo a me? Io non ho problemi di coscienza, credo proprio che lei dovrebbe averne.
Ci vediamo in tribunale'- detto questo mi incammino seguita dagli altri che hanno assistito a tutta la scena. Jake mi prende per mano e mi accarezza il dorso con il pollice, Lisa mi sorride soddisfatta e Carly si volta a guardare male l avvocato che alza la testa ostentando sicurezza e si rincammina.
Mio padre mi si avvicina. -'sono fiero della donna che sei diventata, avrei voluto esserci quando hai dovuto affrontare tutto questo'- ha le lacrime agli occhi e nonostante sia ancora ferita dal fatto che non ci fosse gli sorrido e cambio discorso.
-'allora che ne dici se andiamo al porto?'-

La giornata passa tranquillamente e io non penso proprio a Josh. Se vogliono liberarlo facciano pure, però mi impegnerò perché non accada e perché continui a pagare perché quello che mi ha fatto, anche se ora l ho superata non vuol dire che vorrei saperlo di nuovo libero a godersi la vita.
Siamo seduti sul pontile ad ammirare i colori grigiastri dell oceano in inverno mentre Carly e Brian si rincorrono e ridono. Brian sembra allegro e spensierato, il contrario della sorella che rimane seduta in disparte.
Lisa continua a lanciare occhiate furtive a me e a jake che ci troviamo sempre ad essere vicini.
Pranziamo al porto e poi marcus chiama per rovinare l atmosfera di pace facendo sì che a turno mio padre e jake si alzino per parlare al telefono.
Il pomeriggio andiamo a trovare la mamma al cimitero del paese, entriamo solo io e mio padre e lui appena vede la lapide si inginocchia e accarezza il viso sorridente della mamma.
Quando le persone muoiono lasciano un vuoto, smettono di esistere da un momento all altro e sconvolgono le vite di chi resta ma il legame che unisce quella persona con chi rimane, se è vero e profondo non si spezza, il detto: niente dura per sempre è una grandissima cavolata, i sentimenti se reali e profondi sono per sempre. Mia madre è per sempre perché non smetteremo mai di ricordarla.
Piangiamo entrambi, era da tanto che non andavo da lei e vorrei raccontarle tutto: di me, dell'arma di cui probabilmente lei sapeva ma non ha fatto in tempo ad avvisarmi, di jake, di Lisa, di Carly, di quanto vorrei che lei fosse qui e potesse conoscerli e che mi manca ma lo faccio solo dopo aver lasciato mio padre da solo per un po' in modo che possa salutarla e dirle che è tornato.
Uscita dal cimitero mi sento più leggera, sapevo che tornare a casa avrebbe significato fare i conti nuovamente con la sua morte ma sono contenta di essere venuta qui e di averle parlato, mi ha fatta sentire come se lei fosse realmente davanti a me e stesse ascoltando ogni mia parola.
Appena usciti dal cimitero però noto qualcosa che mi fa scomparire il buon umore. Jake sta abbracciando lucy.
Ma perché cavolo lo sta facendo?!
Li sorpasso e mi dirigo a gran passo dalla parte opposta.
-'tutto bene?'- mi chiede Carly affiancandomi.
-'quella era la nuova tattica di lucy? Farsi consolare?'- chiedo acida.
Carly ride e io le lanciò un occhiataccia.
-' lucy può provarci quanto vuole ma jake è te che vuole.'- mi assicura.
A quelle parole mi addolcisco un pochino.
-' è un momento difficile, per lei l ordine è sempre stato un sogno e si sta rendendo conto di che cos è veramente. Pensa a come deve essere aver sempre avuto un sogno, un obiettivo per poi renderti conto che era solo nella tua testa e che non è reale.'-
Odio quando è così saggia..
-'ok'- dico con poco entusiasmo facendola sorridere di nuovo.
-'stasera sappi che tu e Lisa verrete nella mia stanza e comincerete con i rispettivi racconti: tu mi devi parlare di Brian e lei di will.'-
-'e tu ovviamente di jake'- mi fa l occhiolino e si allontana perché proprio in quel momento, come chiamato in causa, jake mi mette un braccio intorno al collo.
-'cos'è oggi sei in vena di abbracci?'- lo punzecchio.
Lui ride e mi tira di più a se.
-'gelosa Alexis?'- chiede divertito.
-'neanche un po.'- mento trattenendo un sorriso.
-'non ne hai motivo, se vuoi te lo dimostro.'-
Detto questo si guarda un attimo intorno poi mi trascina dietro un angolo e bloccandomi contro il muro mi bacia. Un bacio che non ha nulla di casto e mi toglie il respiro. Aggroviglio le mani nel suoi capelli mentre le sue sono sotto la mia maglietta e mi accarezzano la schiena.
La sua lingua accarezza la mia e il suo profumo mi riempie la testa cancellando all'istante tutti i dubbi che avevo su lui e lucy e facendoli sembrare stupidaggini.
Ci stacchiamo per riprendere fiato e ritorniamo sulla strada principale dove gli altri sono ancora indietro e spero non abbiamo notato niente anche se scommetto che il sorriso che ho sulle labbra e il rossore delle guance mi tradiranno.

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