Capitolo 5

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Le fitte di dolore impediscono alle mie gambe di continuare a correre e mi accuccio come un animale ferito mentre fisso il mio braccio aspettando di vederlo tornare blu.

Sento dei passi e subito dopo jake è al mio fianco.

-'sono un mostro'- ammetto più a me stessa che a lui.

-'non lo sei'- mi corregge sedendosi vicino a me.

-'cosa ho fatto?'- chiedo incrociando il suo sguardo.

-'non lo so. Questa storia è complicata ma se non mi permetti di aiutarti continuerai a rischiare.'-

il suo tono calmo riesce a tranquillizzarmi.

-'le persone nel locale? Hanno visto? Sono vive?'-

-'si. Ora Lucy e Bryan stanno rimuovendo il ricordo di quello che hanno visto oggi dalle loro menti'-

-'potete farlo?'- chiedo sgranando gli occhi.-'e cos'altro sapete fare?'- continuo ormai rassegnata.

-'possiamo guarire, riconoscerci tra noi, percepire le emozioni, rappresentiamo il bene in tutte le sue forme.'-

mentre parla mi lascio scivolare lungo il tronco di un albero fino a sedermi per terra mentre lui mi guarda perplesso, evidentemente aspettandosi che cominci a dare di matto.

-'è tutto vero?'- chiedo sapendo già la risposta.

Lui annuisce.

Mi ostinavo a non accattare quello che mi dicevano nonostante io stessa, in cuori mio, sapevo che certe cose non si potevano spiegare. Ma a volte è più facile credere alle bugie che ha una verità sconvolgente.

-'chi sa di voi?'-

-'nessuno. Siamo umani anche noi..in un certo senso,quindi passiamo inosservati.'-

si piega verso di me e il suo sguardo si posa sul sangue che mi scorre sul viso e sui segni lasciati dai vetri che si intravedono dalla maglietta leggermente alzata.

-'devo guarirti'- constata.

-'fa male?'- chiedo con ansia rannicchiandomi e provocandomi altre fitte dolorose che mi fanno gemere.

-'no, è piacevole.'- mi tranquillizza avvicinandosi.-'tirati su la maglietta.'-

deglutisco a fatica ma ubbidisco perchè il male è insopportabile.

Distendo le gambe mentre lui appoggia una mano sulla mia pancia facendo scorrere brividi lungo la schiena e aumentare I battiti cardiaci. Finiscila mi ordino mentre spero che non noti la cicatrice.

Ha un espressione concentrata, le labbra leggermente socchiuse e un ciocca di capelli castani gli ricade sulla fronte, mentre dalla sua mano scaturisce un calore appagante che scorre fino alle zone ferite e le cura.

Chiudo gli occhi abbandonandomi a quel calore intenso mentre sento il vuoto che ho dentro riempirsi. Ho il respiro rilassato e la sensazione che tutto da ora in poi andrà bene, finchè non interrompe il contatto e la realtà mi colpisce come uno schiaffo.

-'fatto'- dice rimettendosi in piedi. Ha una strada espressione sul volto che non riesco a decifrare, mi porge una mano e io la afferro tirandomi giù la maglietta umida di sangue.

-'grazie'- mormoro incamminandomi al suo fianco. -'e ora?'-

-'ora dovrò tenerti d'occhio. Attiri cacciatori come una calamita.'-

le parole del cacciatore mi tornano in mente. Il loro capo mi vuole ma non capisco il motivo.

-'il loro capo mi sta cercando.'-

SOULDove le storie prendono vita. Scoprilo ora