CAPITOLO 30

1K 35 48
                                    

La Capitale

Era di nuovo nella radura vicino alla casetta sulla collina. Ripensò all'incontro con Arya. Aveva quasi sperato di averla convinta, ma alla fine... perchè aveva sfoderato Brisingr? Forse avrebbe potuto schivarlo quel colpo, ma aveva agito d'istinto e ora l'elfa ce l'aveva con lui per la morte di Eragon. Aveva mandato all'aria qualsiasi possibilitá di alleanza con i Cavalieri e, di conseguenza, con l'Impero.
Aveva questi pensieri nella mente mentre varcava la soglia e non si accorse del vecchio fino a quando non ci andò a sbattere contro.
"Com'è andata?" Chiese E
"La missione bene, è riuscita. Ma come sapevi che aveva lui Brisingr?"
"Io non sapevo nulla, mi affido alle profezie. Raccontami cos'è successo di preciso"
Il resoconto del viaggio del Cavaliere Azzurro fu lungo e dettagliato e il vecchio si limitò ad annuire senza mai commentare.
"A Dras Leona ho incontrato Arya"
"Lo so. Ho fatto in modo che vi incontraste"
"Perfetto, allora potevi evitare"
E gli raccontò anche di quel che era successo con l'elfa
"Ma gli alleati che cercavi non li ho trovati"
"Forse erano solamente voci... peccato perchè avrebbero potuto sollevarti dal tuo ruolo e per farti tornare alla tua vita. Tranquillo ho bisogno di te solo per qualche mese, poi saremo giá sufficentemente forti per proseguire da soli"
Lo aggiornò su quello che era successo dopo la battaglia di Valle Palancar: i Cavalieri insieme ai maghi liberati e alla cavalleria surdana avevano raggiunto Teirm ormai senza una guida, data la morte di Akastos, e avevano preso la cittá. Gli Urgali e i soldati dell'Impero erano rimasti per contrastare i nemici in caso di bisogno. Gli Antawryst si preparavano ad avanzare mentre gli elfi sarebbero rimasti indietro a proteggere Valle Palancar e l'eventuale ritirata degli alleati. Nasuada si preparava a fermare gli invasori con una linea di difesa che sarebbe probabilmente caduta alla prima battaglia lasciando via libera verso Ilirea. Il Cavaliere Azzurro avrebbe dovuto stare ben attento ad evitare tutte le truppe durante il compimento della missione.
"A proposito del mio ruolo... perchè Cavaliere Azzurro?" Chiese il giovane a E
"Era il nome con cui potevo chiamare Akastos senza che fosse scoperto. Dato che aveva..."
"...un antenato Cavaliere con un drago azzurro... si la so giá la storia, ma quello era il suo nome, il suo mantello, perchè non posso essere qualcuno di diverso?"
"Perchè così sei giá conosciuto"
"Si, e ricercato"
"Non ti prenderanno mai. E poi ho pensato che il nome non stava poi così male su di te"
"Va bene" lasciò perdere il giovane
"E ora cosa devo fare?"
"Dovrai prima andare a nord, poi da li ripartirai. Starai via per più di un mese"
Gli spiegò il piano nei dettagli.
Infine si alzò e andò a prendere un grosso baule e lo mise sul tavolo davanti a lui.
"Visto che dovrai reclutare due nuovi alleati... penso che potresti aver bisogno di questi" disse estraendo dal baule due mantelli identici al suo, con la differenza che uno era rosso fuoco e l'altro viola.
"E loro chi sarebbero? Il Cavaliere Rosso e il Cavaliere Viola?" Chiese il giovane ridendo
"Chiamali come ti pare ma ci saranno piuttosto utili"
"Si, sono d'accordo" li piegò e grazie alla magia riuscì ad infilarli in uno zaino riempito con cibo e monete.

Salutò il vecchio e si teletrasportó a pochi metri dalla Du Weldenvarden.
Stanco per l'energia sottratta dall'incantesimo entrò nell'antica foresta dagli alberi secolari camminando a fatica, si accasciò a terra vicino ad un albero e cadde in quella dormiveglia che ormai da parecchio tempo caratterizzava i suoi sonni. Lo risvegliò il giorno dopo un fruscio a pochi metri da lui e, pochi secondi dopo, qualcosa di caldo umidiccio che gli sfiorava il viso. Aprì gli occhi imprecando, mentre si asciugava la bava che il cavallo dal manto candido che l'aveva svegliato gli aveva lasciato sulla guancia mentre lo annusava. Si alzò e l'animale si alzò sulle zampe posteriori spaventato e il Cavaliere Azzurro si affrettò a tranquillizzarlo prima che fuggisse; non aveva intenzione di teletrasportarsi nuovamente se poteva evitarlo. Blodgarm doveva aver fatto arrivare lì quel cavallo per lui e il giovane fu più che grato all'elfo di quella cortesia che E non gli avrebbe mai concesso, ma che gli sarebbe stata così utile.
Dopo una cavalcata che occupò tutta la sua mattinata giunse finalmente ad Ellesmera. Smontò da cavallo poco prima di arrivare tra le case cantate direttamente negli alberi e si rese invisibile poi, strisciando tra le ombre, camminò fino a raggiungere il palazzo reale elfico.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 18, 2016 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Eragon's serie: WirdrekaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora