Chiacchierata notturna
"Lady Nasuada"
"Lady Nasuada!"
"Maestá si svegli"
La Regina aprì gli occhi. Dov'era? Poi ricordó. Non era più a palazzo, era nell'accampamento dove dormivano tutti gli abitanti di Ilirea da quando la cittá era stata abbandonata. Qualcuno stava bussando alla porta della sua capanna, ma cosa volevano? Guardó l'orologio elfico che le aveva regalato Blodgarm come dono prima di partire con Eragon, quando era stata incoronata Regina. Era fatto interamente di legno, cantato da Blodgarm dagli alberi di Ellesmera. Era un cubo di quercia che si poteva aprire a metá. Al suo interno c'era una riproduzione in miniatura della grande meridiana di Ilirea. Pronunciando la parola Fuoco nell'Antica Lingua (Brisingr) si accendeva una piccola fiamma sullo stoppino di pioppo che, per magia, non bruciava mai e proiettava magicamente l'ombra sulla meridiana in modo che segnasse sempre l'ora giusta; cosí la Regina poteva sempre sapere l'ora, anche di notte. Erano le tre di mattina, dopo neanche tre ore sarebbe sorto il sole e lei avrebbe dovuto arrendersi ai ribelli. Dopo ore a pensare al destino del suo Regno era finalmente riuscita ad addormentarsi e ora qualcuno l'aveva svegliata.
"Chi è? Cosa vuoi?" Chiese con voce assonnata.
"Sono Farica"
"Entra"
La donna entró e spiegó a Nasuada che Eragon e Arya la aspettavano allo specchio. L'aiutó a vestirsi e poi l'accompagnó nell'altra sala della capanna, davanti allo specchio. La regina osservó l'accampamento dalla finestra. Era l'unica ad abitare in una capanna di legno, gli altri abitanti di Ilirea alloggiavano temporaneamente in tende di pelle bianche, con la speranza di poter tornare presto ad abitare nella loro cittá. Le ricordava l'accampamento militare dei Varden quando anni prima avevano combattuto contro Galbatorix.
Si sedette davanti allo specchio e vide che i due Cavalieri la stavano giá aspettando.
"Spero che portiate buone notizie, siete riusciti a trovare una soluzione?"
"Proprio di questo volevamo parlare" rispose Eragon "noi non abbiamo ancora trovato il modo per risolvere il problema, speravamo che potessi aiutarci"
"È da giorni che cerco una soluzione, ma non ne trovo, dubito che la troveremo questa notte, peró possiamo provare"
Discussero per un'ora senza peró raggiungere nessun risultato. Arya spiegó alla Regina quello che gli aveva detto Angela e raccontó quello che si erano detti a cena, e, alla fine, ripetè le stesse parole che aveva usato prima:
"A quanto pare né io nè Eragon potremo tornare in Alagaësia in futuro, neanche se riuscissimo a modificare il suo vero nome con l'Antica Lingua"
Nasuada vide gli occhi di Eragon illuminarsi.
"Che succede Eragon?"
"Ripeti quella frase Arya"
"A quanto pare nè io nè te potremo tornare in Alagaësia in futuro, neanche se..."
"Ci sono! Ho capito!" esclamó il Cavaliere
"Eragon, dove vai? torna qua, spiegaci cos'hai capito" disse Nasuada, ma lui era giá scappato di corsa. La Regina guardó Arya.
"Ci penso io" disse l'elfa "cercheró di capire cos'ha in mente e tra poco saprai se partiremo"
Erano di nuovo entrambe speranzose.
"A dopo" concluse Nasuada. Arya si alzó di scatto e in pochi secondi era scomparsa dalla visuale.
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Eragon's serie: Wirdreka
Fiksi PenggemarDopo aver sconfitto Galbatorix e aver conquistato Uru'baen, Eragon è andato a est di Alagaësia e si é costruito un palazzo dove addestrare i nuovi cavalieri. Ma una nuova minaccia incombe da nord di Alagaësia e tutti, urgali, elfi, umani e nani sono...