CAPITOLO 12

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Johrn

Eragon era sdraiato sul letto quando Arya era arrivata per chiamarlo davanti allo specchio che Nasuada usava per comunicare con lui quando era ancora nel suo palazzo. Quando i due arrivarono videro che la Regina era seduta su una poltrona argentata e stava parlando con qualcuno di cui lo specchio mostrava solo la testa.

"Orik!"

"Eragon" rispose il re dei nani "è tanto che non ci sentiamo, finalmente sei tornato!"

"Giá" rispose lui. Inizió a raccontargli come era tornato ma Orik lo fermó.

"Sono in un accampamento a non più di venti miglia da lì. Entro domani sera saremo lì e mi racconterai tutto"

Interruppe la comunicazione magica. Eragon sorrise, era bello essere di nuovo a casa. La Regina contraccambiò il suo sorriso, anche se sembrava molto stanca. Arya invece rimase seria.

"Nasuada ha convocato un consiglio di guerra per domani, tutti i capitani dell'esercito saranno qui e decideremo cosa fare" disse.

"I Cavalieri resteranno qui fino a domani?" domandó la Regina

"Si, poi decideremo come agire. Gli elfi si rifiutano ancora di difenderci?" disse Eragon

"No, molto peggio: sembra che si stiano preparando ad invaderci"

Arya abbasó la testa, sconsolata.

"Non è colpa tua, lo sai" le disse Nasuada

"Lo so, peró..."

Eragon chiamó un servo che passava lì accanto in quel momento.

"Porta qua il messaggero"

"È un messaggero, non un prigioniero, puó fare ciò che vuole finche resterá qui ad Ilirea" gli rispose egli

"Bene, allora ditegli di venire qui immediatamente perchè ho bisogno di parlare con lui"

Il servo se ne andó.

"Cos'hai intenzione di fare Eragon?"

"Aspetta e vedrai".

Dopo qualche minuto il messaggero entrò.

"Mi è stato riferito che avete bisogno di me, eccomi, che cosa volet..."

Eragon lo interruppe pronunciando il vero nome dell'Antica lingua. Arya e Nasuada lo guardarono perplesse. Il viso del messaggero divenne improvvisamente serio. Poi si deformó in diverse smorfie strane e alla fine tornó normale come se nulla fosse successo, ma sembrava concentrato, come se stesse combattendo un duello mentale. Alla fine il suo volto si rilassó ed egli cadde a terra svenuto. Eragon chiamó un servo e lo fece riportare nelle sue stanze dicendogli di avvisarlo non appena fosse stato meglio. Dopodichè si accorse che la Regina e l'elfa lo stavano ancora guardando, cercando di comprendere cos'era successo, e gli spiegò tutto.

"Tranquille sta bene. Era sotto l'influenza di un incantesimo degli Antawryst. Non ero sicuro che lo fosse finchè non ho visto la sua reazione al vero nome dell'Antica Lingua. Era un incantesimo difficile da rimuovere, ma ce l'ho fatta. Quando si risveglierá non sará più costretto ad obbedire a loro e forse ci rivelerá informazioni utili".

Qualche ora dopo erano tutti e quattro, messaggero compreso, in una delle sale riservate ai Cavalieri. La stanza era troppo piccola perchè potessero entrarci anche i draghi, ma Saphira e Fìrnen ascoltavano attraverso la mente di Eragon e Arya, fuori dal Palazzo, in una caverna scavata nella roccia come rifugio per i draghi. Il messaggero, che si chiamava johrn, raccontó di aver preso parte ad una rivolta pacifica contro l'Impero a Dras Leona perchè Nasuada voleva costringere i maghi a non usare quasi piú la magia. Con lui c'erano altri centinaia di maghi, non sapeva esattamente quanti, ma erano tra i settecentocinquanta e i mille. Ad un certo punto erano arrivati strani esseri in sella a creature volanti ancora più bizzarre e li avevano rapiti tutti. La gente comune si era spaventata, ma non aveva mosso un dito per fermarli. Avevano tutti paura che i Ra'zac fossero tornati, ma non era così. Erano gli Antawryst, che li avevano rapiti e portati molto più a nord, sulla Grande Dorsale, in un immenso accampamento, dove gli avevano imposto l'incantesimo e li avevano fatti giurare fedeltá nell'Antica Lingua. Da lì in poi Johrn non ricordava più nulla, se non di essersi risvegliato nelle stanze del palazzo.

"Bene, ci hai rivelato informazioni importanti" concluse Nasuada "ora riposati, domani verrai al consiglio di guerra e ci aiuterai con le poche informazioni che ricordi. Considerati fortunato che io non ti faccia impiccare per aver partecipato ad una rivolta contro l'Impero".

E, detto questo, se ne andó.

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Eragon's serie: WirdrekaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora