Incubi
Quella notte Eragon dormí male. Il suo sonno fu tormentato da incubi in cui strane creature lo rincorrevano per ucciderlo, deformando la terra sotto i suoi piedi in modo che facesse piú fatica ad avanzare, tanto che ad un certo punto si svegliò di soprassalto. Non aveva piú fatto sogni dall'Agaeti blodhren, quando aveva completato la sua trasformazione in Cavaliere. Di solito non dormiva era sempre in dormiveglia, ma quella notte era stato diverso. Gli sembrava di essere tornato indietro nel tempo.
Stava per rimettersi a dormire quando sentì un rumore. Si alzó dal letto attento a non fare il minimo rumore. Si infiló i pantaloni con la cintura azzurra che gli legava in vita Brisingr. Era senza maglia perché quell'estate faceva molto caldo e si era abituato a dormire senza. Pensó che se doveva combattere non sarebbe stato un problema, anzi, la maglia stretta che usava per dormire sarebbe stata solo d'intralcio. Si appostó vicino al muro, accanto alla porta, i muscoli tesi, pronto a battersi. Pensó a vari modi in cui avrebbe potuto fermare chiunque si fosse intrufolato lì, ma perchè non entrava? Durante un duello l'adrenalina non lo faceva preoccupare per quello che poteva succedergli, ma il problema era la tensione prima del duello. Perchè ci metteva così tanto? Forse si era sbagliato ed era entrato nello studio? O forse si era sbagliato lui e in realtá non c'era nessuno? Aspettó, paziente. Poi la porta inizió ad aprirsi, piano e senza rumore. L'intruso entró senza accorgersi di Eragon e avanzó cauto. É piú facile del previsto pensó il cavaliere. Non riusciva ancora a capire chi potesse essere, la poca luce che entrava nella camera era quella proveniente dalle torce del corridoio, che peró non facevano abbastanza luce. Gli scuri della finestra erano chiusi e anche se non fossero stati non sarebbe entrata comunque abbastanza luce a parte quella dei fulmini del temporale. I fulmini! Eragon si maledisse per aver chiuso la finestra per paura che un po' di pioggia entrasse in camera. Ma ormai non poteva farci niente. Così uscì dall'ombra e puntó la spada alla gola dell'intruso, rimanendo comunque alle sue spalle. Fu colto di sorpresa e sobbalzó di paura. No, fu colta di sorpresa, si corresse: ormai si era accorto che si trattava di una ragazza. Si avvicinó lentamente, tenendole sempre la spada alla gola con la sinistra; con la destra la strinse a sè il piú forte possibile in modo che avesse le braccia attaccate al corpo e non potesse muoverle. Lei non si mosse. Sembrava che nonostante fosse stata scoperta di notte in camera di un Cavaliere con una spada legata alla cintura e qualcuno che le puntava una spada alla gola non avesse paura, o almeno non lo faceva vedere. Probabilmente è abituata a situazioni in battaglia o di spionaggio ben peggiori di queste. Devo stare attento si disse Eragon.
Lentamente la fece girare su sè stessa per poterla vedere in faccia. I suoi capelli morbidi gli sfiorarono il viso mentre lei si voltava. Eragon allentó leggermente la presa e la ragazza, mentre si girava gli diede contemporaneamente un calcio al ginocchio sinistro e una spinta per fargli perdere l'equilibrio. Ci riuscí, ma lui si aggrappó a lei mentre cadeva all'indietro. Eragon rotoló di pochi centimetri di lato per evitare che la ragazza gli cadesse sopra e poi si avventó su di lei. Prima che lei potesse riprendersi dalla caduta gli fu sopra e le attaccó la mente, deciso a ucciderla. Appena le loro menti si toccarono peró la riconobbe.
"Arya? Che ci fai qui? " la lasció andare. Lei si alzó e si massaggió la schiena.
"Non riuscivo a dormire" si giustificó lei.
"Potevi avvisarmi, mi hai fatto prendere paura"
"Scusa, pensavo dormissi e non volevo svegliarti, me ne sarei andata subito se non avessi visto il tuo letto vuoto e se non avessi trovato qualcuno che mi puntava una spada alla gola. Speravo solo di poter chiacchierare un po' con te se non dormivi, non riesco a credere che Nasuada si dovrá arrendere agli invasori e cedergli il trono dell'Impero. Gli elfi per ora hanno solo minacciato di attaccarli, ma prima o poi lo faranno e i soldati della Regina non avranno scampo"
"Se Nasuada si arrende gli elfi non attaccheranno"
"Peggio ancora! Saremo governati da un popolo di invasori che potrebbero essere come Galbatorix, se non peggio. Ed è colpa mia, sono stata una pessima regina. Se avessi fatto di meglio gli elfi si sarebbero schierati dalla parte dell'Impero e forse avremmo avuto una possibilitá"
"Non è colpa tua Arya, hai fatto del tuo meglio" Eragon la abbracció e la fece sedere sul letto, tentando di farla calmare. L'elfa si sedette, ma si sciolse subito dall'abbraccio.
"Forse il mio meglio non è abbastanza" mormoró.
"Abbiamo ancora tempo, se entro domani mattina avremo trovato una soluzione..."
"No, io parto, non mi interessa"
"Morirai" disse Eragon disperato "L'incantesimo che ti hanno imposto ti ucciderá se tenterai di tornare"
"Eragon non posso stare qui senza nemmeno provare a fare qualcosa mentre Alagaësia viene invasa!"
Si alzó e corse per il corridoio fino a raggiungere la porta. Eragon la imitó, ma l'elfa era piú veloce.
"Almeno pensa a Fìrnen se non ti interessa la tua vita, morirá anche lui se tenterai di tornare" gli gridó mentre lei si avviava verso la stanza dove dormivano i due draghi.
"Hanno imposto l'incantesimo solo su di me" gli rispose lei, senza smettere di correre.
"Non puoi esserne certa"
Arya parve esitare e rallentó.
Eragon la raggiunse e si fermarono entrambi.
"Vuoi veramente tentare? Sarebbe un suicidio"
"Probabilmente moriremo comunque quando verremo attaccati"
"Qui siamo al sicuro"
"Più o meno... il primo giorno che sono arrivata qualcuno è riuscito ad entrare senza farsi scoprire"
Il Cavaliere ignoro la risposta.
"Abbiamo ancora più di due ore per trovare una soluzione; poi se sarai ancora decisa ti lascieró partire"
"Forse prima potremmo consultarci con Nasuada, magari ci aiuterá a capire qualcosa"
"Si, hai ragione, andiamo"
Il Cavaliere la prese per mano per assicurarsi che lei lo seguisse e la condusse verso la stanza dello specchio.
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Eragon's serie: Wirdreka
FanficDopo aver sconfitto Galbatorix e aver conquistato Uru'baen, Eragon è andato a est di Alagaësia e si é costruito un palazzo dove addestrare i nuovi cavalieri. Ma una nuova minaccia incombe da nord di Alagaësia e tutti, urgali, elfi, umani e nani sono...