CAPITOLO 23

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Litigio

Era nuovamente in cima alla torre sulla quale era stato la mattina con Arya. Nasuada lo aveva chiamato nuovamente lì insieme al cugino, all'elfa, a Johrn e a Jormundur. Nessun altro. Erano i più fidati consiglieri della Regina. Tutti a parte Johrn, ma lui era la spia da cui volevano le informazioni, non poteva mancare. Egli spiegò loro le poche cose che ricordava dal consiglio di guerra dei nemici e anche la disposizione degli accampamenti e le nuove notizie provenienti da nord. Nasuada e Arya osservavano la mappa, concentrate. L'unico obiettivo che Eragon si era prefissato, invece, era quello di dissuaderle dall'attaccare Valle Palancar; aveva un piano, ma non ci contava molto e, soprattutto, non voleva rischiare, quindi cercava di rimandare il più possibile il momento in cui la profezia si sarebbe avverata. Aveva utilizzato come la volta precedente il vero nome di Alagaësia e la mappa comparsa disegnata sul tavolo di vetro ora mostrava proprio la valle che il capo dei Cavalieri voleva evitare. A sud, all'entrata di Valle Palancar, si trovava l'accampamento degli Antawryst. Avevano eretto mura di legno lungo tutta la valle per bloccarne l'entrata. Torri di legno erano poste lungo tutte le mura. L'unica torre di pietra era quella sulla montagna, utilizzata come torre d'avvistamento. L'unica porta era posta al centro ed era sorvegliata da una miriade di guardie. Dietro c'erano le tende. Quelle dei soldati semplici e degli antawryst con i ferblaka circondavano le tende degli ufficiali e quelle che contenevano cibo e armi, più importanti. Circa venti miglia più a nord si trovava l'accampamento degli uomini, più o meno la distanza della fattoria di Garrow da Carvahall prima che Eragon trovasse l'uovo si Saphira. Dopo, tutto era cambiato, tutto era stato distrutto.

L'accampamento degli uomini non aveva protezioni, ma i suoi abitanti erano tutti maghi esperti, difficili da battere in duello. Sulle montagne ad ovest l'accampamento degli elfi, il più grande, ma era posizionato male, perché solo uno stretto passaggio largo non più di dieci metri garantiva una discesa sicura dalle montagne; questo non permetteva all'esercito di scendere al completo dalla Grande Dorsale, ma costringeva gli elfi a scendere in piccoli gruppi alla volta. Nasuada aveva intenzione di usare questo a loro favore per attaccare l'accampamento degli umani.

"Loro attaccheranno l'Impero solo dopo aver avuto rinforzi dal loro re, vero?" chiese la Regina a Johrn. Egli annuì.

"Allora penso che potremo fare così: raccoglieremo seguaci a Narda. Da lì saliranno a nord, attraverseranno la Grande Dorsale e raggiungeranno gli elfi. Ci servono soprattutto arceri, in modo che possano tenersi lontani senza essere uccisi, ma creare danni e distrarli. A quel punto i Cavalieri, andranno a nord, seguendo il fiume Anora e aggirando le montagne che difendono Valle Palancar da est. Gli Urgali attaccheranno Theringsford e, dopo che l'avranno conquistata lascieranno entrare la cavalleria di Re Orrin che sará subito pronta a ripartire. Subito dopo altri Urgali attaccheranno la torre di avvistamento sulla Grande Dorsale. Gli elfi saranno impegnati con gli arceri che bruceranno le loro tende e la foresta intorno a loro e non correranno a proteggerla. Dopo la conquista della torre, voglio altri arceri che seguano gli urgali e che incendino le mura di legno. Poi si lanceranno tutti sulle mura ad uccidere le sentinelle. Gli Antawryst saranno attirati lì e i Cavalieri attaccheranno il campo degli umani. Cercheranno di uccidere il meno possibile e di catturarne molti e portarli a Theringsford. Lì la cavalleria surdana li trasporterá velocemente verso Ilirea. I Cavalieri invece torneranno sulla Grande Dorsale e sulle mura a recuperare i sopravvissuti e a portarli in salvo a Narda"

"Non sono sicuro che sia una buona idea" intervenne Eragon

"Perchè?" ribattè la Regina

"Perderemo molti uomini, e molti seguaci per aver sacrificato così tante vite"
"Allora dimmi il tuo piano"
"Abbiamo bisogno di più tempo"
"Non capisci Eragon? Se aspettiamo ancora saranno loro ad attaccare e noi non avremo scampo"
"A me sembra un buon piano" li interruppe Roran "ma forse ha ragione mio cugino; abbiamo bisogno di più tempo, di avere maggiori informazioni su di loro, prima di attaccarli, o rischieremo un intero esercito senza quasi concludere nulla"
"Avremo tempo di scoprire qualcosa su di loro durante gli spostamenti delle truppe"
"Potrebbero avere anche loro delle spie e scoprire in anticipo i nostri piani" aggiunse Eragon

Eragon's serie: WirdrekaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora