CAPITOLO 22

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La nuova profezia

Era sdraiata sotto uno degli alberi del giardino interno del Palazzo di Ilirea. La neve ricopriva tutto, e ora la cittá era veramente, completamente bianca. Gli alberi le ricordavano la Du Weldenvarden; le mancava talmente tanto. Fírnen chinò la testa e le scompigliò i capelli corvini con un leggero soffio. L'elfa sorrise malinconica.
Ti ricordi la prima volta che hai incontrato Saphira? disse Arya al suo drago tramite il loro collegamento mentale.

Fírnen emise un brontolio cupo: la sua risata.
Certo, come posso averlo dimenticato?
È stata la prima volta che hai sputato fuoco gli disse il Cavaliere ed è stato quando Eragon mi ha chiesto di andare a vivere con lui lontano da Alagaësia, lontano da tutto questo, per sempre. A volte mi chiedo cosa sarebbe successo se avessi accettato. Penso che poi alla fine non sarebbe stato poi così male, ma ero troppo presa dall'idea che avrei dovuto seguire le orme dei miei genitori.
Forse pretendevi troppo da te stessa; eri un'ottima regina, ma questo ti ha allontanata dagli altri Cavalieri. Sei stata cinque anni senza andarli mai a trovare e dovevano sempre essere loro a venire da te.
Sì, forse ho sbagliato, anche perchè sono stata lontana da Eragon per troppo tempo; ora lui mi sembra così diverso, è cambiato molto, non è più l'Eragon che conoscevo.
Non ti preoccupare, non è cambiato così tanto. Sta solamente cercando di sembrare più sicuro di sè stesso, di sembrare una buona guida per i Cavalieri.
Lui è una buona guida per i Cavalieri.
Si, ma non ha ancora molta esperienza, gli servirebbe una come te al suo fianco. E comunque anche tu sei molto cambiata da quando vi siete visti per l'ultima volta, quasi sei anni fa; entrambi nascondate i vostri sentimenti dietro una spessa barriera protettiva. Tu l'hai sempre fatto, ma ora sembra sempre più evidente. Però mi sembri più insicura...
"NON È VERO! Io non sono insicura..." lo interruppe lei urlando.
Da quando gli elfi ti hanno bandito da Alagaësia e dalla Du Weldenvarden sì rispose il drago.
"Hai ragione" disse l'elfa abbassando lo sguardo "è che non so mai se quello che sto per fare sia giusto... Islanzadi era una regina molto migliore di me"
Lei era sul trono da più tempo di Galbatorix, aveva imparato a leggere bene la situazione e a capire cosa fare, forse un giorno anche tu diventerai come lei
No, non voglio diventare la regina degli elfi. Sarò un Cavaliere e sarò fiera di esserlo, senza bisogno di un trono.
Sei sicura? le chiese Fírnen

"Lo giuro" rispose lei nell'Antica Lingua.

Seguì qualche minuto di silenzio, in cui le loro menti rimasero chiuse, separate l'una dall'altra. Nessuno dei due sapeva più cosa dire.
È rischioso fare un giuramento del genere, lo sai disse allora il drago verde al suo Cavaliere.
Lo so, ma so anche che è ciò che voglio
Ciò che vuoi ora, ma in futuro?
Non cambierá nulla, la penserò sempre allo stesso modo... si bloccò improvvisamente. Erano esattamente le stesse parole che gli aveva detto Eragon quando lei gli aveva chiesto se in futuro i suoi sentimenti per lei sarebbero cambiati. Alla fine è stato meglio così pensò. Sembra che si sbagliasse, e non gli interesso più; siamo solo amici e, a me va bene così. Fìrnen sentì i suoi pensieri e si avvicinò a lei, scaldandola sotto l'abbraccio caldo delle sue ali.

"E con Saphira come va?" chiese lei all'improvviso, sorridendo.
Cosa vuoi che ti dica? Sai giá tutto.
"Dai, raccontami almeno cosa fate insieme"
Cose da draghi. Arya scoppiò a ridere e cercó di scappare dal drago, che nel frattempo l'aveva presa con i denti per i vestiti e l'aveva issata in sella. L'elfa si lasciò cadere nuovamente sulla neve, sentendo che Fìrnen non aveva voglia di una cavalcata. Saphira è la dragonessa più bella che io abbia mai visto sentì nei suoi pensieri. Probabilmente non pensava che il suo Cavaliere lo stesse ancora ascoltando.
E di sicuro è anche la più forte.

Eragon's serie: WirdrekaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora