10. Segreti e bugie.

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Sono passati circa due mesi e mezzo e siamo a Dicembre. Odio Londra perché di inverno non c'è la neve ma la pioggia. Pioggia costante che mi mette malumore, come se non stessi già male.

In questo periodo ho capito una cosa: sono gay. Mi piacciono gli uomini e in particolare un uomo. Harry Styles.

Perché sto male? Perché semplicemente non accetto l'idea di essere omosessuale, non mi accetto. Non ho nulla contro i gay, non fraintendetemi. Però è un trauma capire da un giorno all'altro che sei dell'altra sponda. Ne ho parlato con Zayn e mi ha semplicemente detto che ognuno ha i suoi tempi per accettarsi e a me ci sono voluti mesi. Sembra strana come cosa ma stavo veramente male e avrei continuato a stare male se non fosse stato per Harry.

In quel periodo stavo il più lontano possibile da lui e da Louis, stavo con Ed, Zayn e Melissa. Lei ormai era diventata la mia migliore amica e le dicevo tutto. Era lei quella che mi aiutava a tirarmi su di morale ogni tanto e mi strappava una risata. Sono sempre stato uno che rideva ma quando sto male lo capiscono tutti, semplicemente perché non rido, non sorrido, mi chiudo in me stesso. Lei è stata la prima ad accorgersene e per questo le voglio un bene dell'anima. MI ha sostenuto e mi ha aiutato come poteva.

Zayn e Ed fecero lo stesso. Mi stavano vicino e quando ne avevo bisogno loro c'erano.

Avevo smesso di stare con Harry e Louis anche se con Tomlinson parlavo dato che eravamo compagni di banco ma nulla di personale. Lui non sapeva nulla di quello che mi stava succedendo anche se lo consideravo comunque un amico.

Andavo male a scuola, cioè, non proprio male, ma neanche benissimo. Avevo tre materie insufficienti e quelle erano Storia, matematica e fisica. Le tre materie che odio.

Potevo studiare tutto ma quelle materie no, non mi entravano in testa nemmeno a pagarmi oro.

In quel periodo Louis non mi chiese nulla, non mi chiese "Niall stai bene? Sei chiuso." "Niall stai male? Sei strano..". Non mi disse niente di niente.

Quando Harry veniva in classe nostra io mi mettevo le cuffiette e lo ignoravo, cercando di convincermi che non ero innamorato di lui.

L'essere gay mi andava bene, c'erano un sacco di ragazzi dell'altra sponda. Ma potevo innamorarmi di tutti, ma non di Harry. Sapevo che avrei sofferto se mi innamoravo di lui e infatti, cercavo di dimenticarlo, cercavo di ignorarlo, ma la realtà era che il suo sorriso mi ammazzava. Quando veniva in classe per Louis e lo vedevo sorridere e ridere sentivo i fuochi d'artificio dentro di me, sorridevo inconsciamente anche se stavo male. Poi vedevo i baci che dava a Louis e morivo. Per questo cercavo di stargli lontano, magari non vedendolo avrei smesso di essere innamorato.

Ma anche dopo due mesi e mezzo continuavo a guardarlo di nascosto e cercare di ammirarlo da lontano.

Lui aveva tentato di chiedermi cosa avevo, si era accorto che non ero più il Niall carino e sorridente di inizio anno. Lo ignoravo o se non lo facevo gli rispondevo con una bugia.

Era il 23 Dicembre quando Harry scoprì tutto. L'ultimo giorno di scuola e poi c'erano le vacanze, finalmente. Però c'era anche il compleanno di Louis a cui io ero invitato. Lo faceva il 28 a casa sua e l'unica volta che parlai con Harry era stata quando mi aveva detto dello scherzo che volevano fargli.

Era semplice, nulla di complicato. Semplicemente ci dovevamo nascondere tutti e quando lui tornava a casa si trovava la casa vuota, non arrivava nessuno e per tutta la sera stava da solo. Poi a mezzanotte saltavamo fuori tutti e se dormiva gli tiravamo una secchiata d'acqua in faccia.

L'ultimo giorno tornai come sempre da solo a casa perché Zayn e Ed andavano dall'altra parte. Quando arrivai a casa saltai il pranzo, come spesso facevo da quando stavo male. E quando Niall Horan salta il pranzo, è grave.

The Irish boy. || Narry StoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora