Mi accompagnò il padre di Harry a casa perché voleva che suo figlio stesse a casa. Styles mi promise che quella notte sarebbe venuto da me di nascosto ma fino a quel momento ero da solo con mio padre e Yasmine.
In macchina non volava una mosca, io ero imbarazzato e spaventato e lui era incazzato. Lo salutai solo quando scesi.
Suonai al campanello e subito sentii la voce di quella donna rispondermi. Dissi il mio nome e lei mi aprì dopo qualche secondo. Presi l'ascensore e in breve fui in casa dove Yasmine mi teneva la porta.
"Cosa ci fai qui?"
Mi disse senza nemmeno salutarmi.
"Posso stare qualche giorno qui? Poi me ne vado, tranquilla"
Non mi rispose ma alzò le sopracciglia scocciata. Cosa voleva? Era casa di mio padre quella e decideva lui se farmi stare o meno. Entrai con qualche difficoltà per la valigia e notai subito un qualcosa che non avrei dovuto notare.
Mio padre uscì dal corridoio che collegava le camere alla cucina e mi guardò un po' confuso.
"Niall? Cosa ci fai qua?"
"Se posso..vorrei stare qualche giorno, poi torno da Harry"
Anche lui annuì con una faccia scocciata e portai la valigia fino alla mia stanza. O quella che una volta era la mia stanza. Appena aprii la porta vidi delle scale, dei giornali a terra e la camera completamente vuota.
Mi girai guardando mio padre e urlando dal corridoio.
"Ma la mia stanza?"
Yasmine mi raggiunse e chiuse la porta. Indossava una minigonna e dei tacchi con una canottiera scollata, come sempre dopo tutto.
"Sei arrivato tardi Niall, la tua stanza ora sarà della tua sorellastra"
Mentre lo disse, si accarezzò la pancia. Quello avevo notato. E non avrei dovuto farlo.
Seriamente mio padre a cinquant'anni voleva ancora una figlia?
La donna mi disse di dormire sul divano quindi appoggiai il mio bagaglio accanto ad esso, poi presi mio padre da parte e ci chiudemmo in camera sua e della sua compagna per parlare.
"Papà hai messo incinta Yasmine?"
Gli dissi serio, penso di non esserlo mai stato così tanto.
"Sì, perché hai problemi?"
"Papà hai cinquant'anni.. Non vedrai i tuoi nipoti e se ti va bene vivrai vent'anni dei tuoi figli"
Mi guardò serio e poi sbuffò.
"Perché a te importa qualcosa?! Ti è mai importato di me e della mia vita? No! Tu vuoi solo fare sesso con il tuo stupido ragazzo! Niall devo essere sincero sai? Non ti ho mai accettato per quello che sei, per quanto io possa odiare gli omofobi, non avrei mai pensato che tu lo fossi e sai una cosa? Mi si è spezzato il cuore quando l'ho scoperto da tua madre e non da te, sei consapevole che non potrai avere figli? Che non sarai mai un ragazzo normale ma perennemente malato? E se adotterai bambini di certo passerai questa malattia di generazione in generazione!"
"A differenza tua la mamma mi chiama dall'Irlanda anche se spende l'ira di Dio ma almeno chiede come sto, se sto bene o male e io la chiamo ogni tanto! Tu? Quando l'hai fatto? Tu hai sempre pensato più a Greg che a me e ora mi dici che non mi accetti? Sul serio papà, se fai così significa che sei omofobo perché non ammetti che tuo figlio porti a casa un ragazzo invece che una ragazza!"
"Fai schifo! Niall mi fai schifo. Non te l'ho mai detto ma io ho sempre voluto un figlio maschio e una femmina, tu non dovevi nemmeno nascere! Greg mi basta e mi avanza e ora nascerà una bambina! Tua madre è stata troppo buona a non abortire diciotto anni fa"
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The Irish boy. || Narry Storan
Fiksi PenggemarDal capitolo 2: Quegli occhi verdi come lo smeraldo mi fecero incantare e rimanere qualche secondo immobile. Non guardai però solo gli occhi, ma anche i ricci, le labbra, le fossette, tutto. Mi risvegliarono solo un paio di mani che si posarono su...