18. Doccia.

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Mi svegliai con la sveglia del telefono di Harry. Avevamo la stessa dato che avevamo entrambi l'Iphone 4.

Mi trovai in una posizione piuttosto ambigua. Avevo la testa appoggiata sul petto di Harry e una coscia tra le sue gambe che premevano sul suo inguine. Lui mi abbracciava normalmente e dormiva ancora anche dopo la sveglia. Cercai di girarmi a pancia in su ma Harry mi teneva stretto, come se fossi un pupazzo. Gli accarezzai i ricci, spostandoglieli dal viso per vederlo da vicino. Era così perfetto quel ragazzo.

Aveva tutte le proporzioni giuste: gli occhi capaci di farti perdere la testa, le labbra un po' femminili ma che baciavano da dio, le guance e gli zigomi al loro posto, i ricci ribelli che gli davano quel tocco che bastava per essere perfetto.

Ora mi direte: "La perfezione non esiste Niall!"

Lo so che non esiste, ed è vero infatti. Ognuno considera perfetto qualcosa che agli altri magari fa schifo.

Gli accarezzai una guancia dolcemente, sussurrando il suo nome piano, cercando di svegliarlo in qualche modo.

Dopo un paio di minuti lo vidi strizzare gli occhi come se gli avessi dato fastidio e piano piano Harry li aprì, facendo vedere di nuovo quel verde che visto da così vicino appena sveglio era un qualcosa di indescrivibile. Stetti un paio di secondi a fissarlo con un sorriso sulle labbra ma poi lui si girò a pancia in giù borbottando qualcosa di incomprensibile.

"Ancora cinque minuti Niall.."

Sussurrò. Io guardai l'orologio e vidi l'ora. Non era tardi quindi cinque minuti glieli potevo lasciare.

Io mi alzai, non ero capace a stare ancora in letto con lui in quello stato. Mi rimbombò nella testa la sua frase, detta con quella voce roca da appena svegliato. Non l'avevo notato subito ma era stupendo anche tutto scompigliato e con la voce diversa.

Con i capelli che andavano per i cavoli loro, aprii l'armadio e presi i soliti jeans con un maglione pesante dato che come ero uscito dal letto avevo sentito un brivido di freddo.

Appoggiai i vestiti sulla sedia della scrivania e poi sentii Styles girarsi e alzarsi, mettendosi seduto. Lo guardai con gli occhi ancora mezzi addormentati.

Me li stropicciai e inconsapevolmente mi misi gli occhiali per vedere qualcosa. Lo vidi con i capelli che andavano ovunque sulla sua testa e la faccia assonnata. Quando si alzò si avvicinò a me accennando un sorriso.

"Buongior-"

"La prossima volta svegliami con un bacio mh?"

Non mi lasciò finire la frase che mi diede un bacio a stampo sulle labbra. Non me l'aspettavo quindi non ricambiai ma baciare Harry Styles appena sveglio era un qualcosa di incredibile. È un po' come dire "Sono appena sveglio ma ho voglia di baciarti e non mi interessa dell'alito cattivo, lo faccio e basta".

Andammo a fare colazione. Papà era andato a prendere le brioches alla panetteria sotto casa così mangiammo cioccolata già alle sei e mezza del mattino.

Mentre portavo entrambi i piatti in cucina mia madre mi disse qualcosa che non voleva far sentire a Harry.

"Non riuscite a farvi la doccia uno alla volta. Siete amici, fatela insieme."

Spalancai gli occhi di colpo, svegliandomi all'istante.

"C-cosa?! Fare la doccia con lui?"

"Sì, perché no?"

"Non lo so se lui si fa la doccia ogni mattina prima di andare a scuola.."

"Chiedi e al limite la fai solo tu."

The Irish boy. || Narry StoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora